Empire of Sin, sviluppato da Romero Games, è uno strategico-gestionale ambientato a Chicago durante il proibizionismo e in questa recensione ve ne parleremo dettagliatamente
Se siete dei fan degli sparatutto in prima persona di sicuro conoscerete John Romero, co-fondatore di idSoftware nonché uno dei padri di DOOM e Quake. Nel corso degli anni il game designer ha lavorato in diverse compagnie, fino a quando nel 2015 non ha fondato con sua moglie Romero Games.
La software house ha lavorato a diversi piccoli progetti ma ora finalmente ha rilasciato un grosso titolo multipiattaforma: Empire of Sin. Sarà riuscito il grande Romero a centrare il bersaglio con questo particolare strategico-gestionale ambientato nella Chicago degli anni 20? Scopritelo insieme a noi grazie alla nostra recensione di Empire of Sin.
I volti del proibizionismo
In Empire of Sin dovrete vestire i panni dei più grandi boss mafiosi degli anni 20 e lottare con le altre fazioni per il controllo completo di Chicago. In totale sono disponibili ben 14 boss. Alcuni, come Al Capone o Frank Ragen, sono ispirati a persone realmente esistite, mentre altri invece sono completamente inventati da zero. Ognuno di questi personaggi possiede tratti, abilità e background unici, che andranno ad influenzare il modo in cui porterete avanti la vostra partita.
Ad esempio alcuni boss potrebbero ottenere maggiori vantaggi stipulando accordi diplomatici con clan rivali, mentre altri invece sono portati ad utilizzare metodi più brutali e diretti per dominare la città di Chicago. Inoltre, nonostante il titolo si basi su delle singole partite personalizzabili e non su campagne dedicate, nel corso del gioco ogni personaggio avrà la possibilità di portare avanti una missione principale basata sul suo background che avrà esiti diversi in base alle scelte effettuate. Tutto questo vi permetterà di conoscere a fondo il vostro protagonista e di immedesimarvi molto meglio in lui nel corso della partita.
L’impero del vizio – Recensione Empire of Sin
Per vincere una partita di Empire of Sin dovrete eliminare tutti gli altri boss da Chicago ma per farlo avrete bisogno di tanto denaro. Il metodo principale per guadagnare soldi nel gioco è ovviamente quello di creare un proprio impero del crimine. Chicago è piena di attività di cui potrete impadronirvi per poi tramutarle in racket capaci di riempire le vostre tasche nel tempo. Queste strutture possono essere acquistate legalmente, ma nella maggior parte dei casi vi troverete a sottrarle con la forza alle gang rivali oppure a piccoli gruppi disorganizzati di criminali.
Una volta che avrete ottenuto il controllo di un’attività, potrete decidere di spendere qualche soldo per convertirla in un racket specifico oppure mantenere gratuitamente quello precedente. In totale ci sono quattro tipi diversi di racket: le distillerie impiegate per la produzione di alcol, le speakeasy che si occupano di rivenderlo al pubblico, i casinò e infine i bordelli. In più, oltre a queste strutture che vi garantiranno un guadagno costante, potrete creare anche degli hotel che aumenteranno il numero di clienti del vostro quartiere e delle safehouse da dove gestire il tutto.
Queste strutture possono essere potenziate in modo da offrire guadagni maggiori, una produzione più varia o una sicurezza più elevata, ed è qui che entra in gioco il lato gestionale di Empire of Sin. Nel corso del gioco dovrete decidere attentamente come spendere soldi, ad esempio per poter produrre il tipo di liquore più richiesto nel vostro quartiere o magari migliorare l’attrattiva dei vostri bordelli. Inoltre è importante anche disporre in modo omogeneo i vari racket, in modo che non si facciano concorrenza fra loro.
Sfortunatamente però il lato gestionale del gioco non è molto curato, dato che per arricchirvi non avrete minimamente bisogno di dedicarvici. Visto il loro alto costo i miglioramenti non offrono quasi mai dei seri vantaggi e semplicemente conquistando nuovi racket in giro per la città riuscirete a guadagnare molti soldi in poco tempo. Di conseguenza non ci sarà mai motivo di impegnarsi nella creazione di un impero del crimine equilibrato e basato sul corretto impiego delle finanze.
Disequilibrio di potere – Recensione Empire of Sin
Continuiamo la nostra recensione parlando dell’aspetto diplomatico di Empire of Sin. Anche se il vostro obiettivo è quello di conquistare tutta Chicago, non è affatto saggio cercare di abbattere le gang rivali sin dall’inizio. Prima di passare all’attacco dovrete prepararvi abbastanza e nel mentre è saggio stipulare qualche accordo con i vostri rivali. Ad esempio potete firmare dei patti di non aggressione, accordi commerciali, alleanze difensive e così via. Anche questo aspetto del titolo però non offre molti vantaggi nel gioco. Fatta eccezione per le primissime fasi della partita, le relazioni con le altre fazioni saranno solamente un fastidio e riuscirete a progredire più in fretta semplicemente ignorandoli.
Per fortuna però le relazioni fra i vari gangster sono gestite molto meglio. Nel corso della partita avrete la possibilità di reclutare diversi gangster e, proprio come i boss, ognuno di loro avrà la propria storia che sarà possibile approfondire con delle missioni secondarie. Inoltre tutti questi personaggi avranno dei legami prestabiliti con altre figure di rilievo del crimine organizzato di Chicago. Ad esempio alcuni potrebbero essere amici di gangster appartenenti ad altre fazioni, oppure addirittura loro amanti.
Per ottenere il massimo rendimento dal proprio team, è fondamentale far collaborare persone che vanno d’accordo fra loro e cercare di incrementare la loro lealtà. Se i vostri compagni vi sono fedeli infatti avranno dei bonus in combattimento e saranno meno propensi a tradirvi. Ricordate solamente di controllare quali sono i membri di rilievo di una fazione prima di attaccarla, dato che i gangster si rifiuteranno di attaccare i propri cari e potrebbero ribellarsi in caso doveste finire con l’ucciderli.
Lottare per Chicago – Recensione Empire of Sin
Passiamo ora a uno dei punti più importanti della nostra recensione: il sistema di combattimento di Empire of Sin. Il titolo possiede un sistema di combattimento a turni molto classico, dove tutti i personaggi agiscono in ordine in base al proprio valore di iniziativa. Ogni volta che toccherà ad uno dei vostri gangster potrete eseguire varie azioni come attaccare, muoversi verso una copertura, utilizzare equipaggiamenti speciali e così via. Inoltre, in base alla classe dei vostri personaggi e al loro equipaggiamento, potrete utilizzare anche tante abilità speciali. Per eseguire una qualsiasi di queste azioni sono richiesti degli AP e normalmente ogni personaggio inizia il suo turno con due di questi punti.
Il sistema di combattimento ricorda molto quello utilizzato nella serie XCOM ma, rispetto ai giochi di 2K, risulta molto meno complesso. L’IA degli avversari è estremamente limitata e per questo spesso si ritroveranno ad eseguire azioni davvero stupide e controproducenti. Anche le abilità sono molto limitate, dato che si basano tutte sull’eseguire azioni semplici come attacchi ad area oppure cure.
Inoltre le mappe adibite al combattimento sono piccole, semplici, e costruite sempre su un solo livello, limitando così davvero molto le possibilità strategiche. Come se non bastasse poi sono anche molto poche, quindi dopo qualche ora di gioco vi ritroverete ad averle già imparate tutte a memoria.
Un disastro tecnico – Recensione Empire of Sin
Per quanto riguarda l’aspetto artistico, Empire of Sin riesce subito a far immergere il giocatore nella fascinosa Chicago del proibizionismo. Il design dei personaggi, le musiche e le ambientazioni sembrano provenire direttamente da quell’epoca e riescono a creare un’atmosfera davvero eccezionale. Sfortunatamente tutta quest’immersione viene prontamente rovinata a causa dei tantissimi problemi tecnici che affliggono il gioco.
Sorvolando sul comparto grafico, molto carente sia per quanto riguarda le texture che i modelli, il vero problema di Empire of Sin sono i bug. Il titolo è infestato da una quantità davvero elevata di problemi tecnici legati quasi ad ogni aspetto del gioco. Ci sono personaggi che non riescono a utilizzare le coperture, negozi non funzionanti, missioni che non possono proseguire, problemi nei movimenti, errori nelle percentuali di precisione degli attacchi e così via. Tutti questi bug danneggiano seriamente l’esperienza di gioco e rendono davvero difficile riuscire ad immergersi nella splendida ambientazione del titolo.
Conclusioni
Concludiamo infine questa recensione tirando le somme su Empire of Sin. Questo titolo riesce a ricreare davvero molto bene l’atmosfera della città di Chicago durante gli anni del proibizionismo. Vivere la vita di un boss mafioso durante quest’epoca così particolare è davvero coinvolgente e grazie alla presenza di tante missioni abbastanza curate è possibile calarsi con facilità nei loro panni. Sfortunatamente però Empire of Sin soffre davvero molto per quanto riguarda il gameplay vero e proprio. La maggior parte delle meccaniche di questo titolo mancano di profondità e come se non bastasse i numerosi bug peggiorano ancora di più la qualità complessiva. Se siete dei grandi amanti di questo particolare periodo storico potreste trovare qualcosa in Empire of Sin, ma se siete più interessati agli elementi di gioco veri e propri allora probabilmente ne resterete delusi.
Empire of Sin è disponibile ora per PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttoteK.
Punti a favore
- Boss molto vari e con un background ben curato
- Buona gestione delle relazioni fra gangster
- Atmosfera ottima
Punti a sfavore
- Combattimenti poco profondi
- Accordi diplomatici poco utili
- Aspetto gestionale irrilevante
- Tecnicamente pessimo
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