Dopo l’accoglienza tiepida del primo Elex, Piranha Bytes torna alla carica con il sequel Elex 2: in questa recensione andremo a vedere in che modo si sarà evoluto il titolo, e se rispetterà le aspettative dei fan
A seconda di quale generazione un giocatore appartenga, parlare di videogiochi action GDR nel 2022 fa emergere nella propria mente titoli profondamente diversi tra loro. Per le persone piuttosto giovani, è impossibile non pensare ad opere dall’enorme successo realizzate da Bethesda, come la serie di The Elder Scrolls e, tra i tanti, il suo quinto capitolo Skyrim; Per quanto riguarda invece coloro che si trovano più avanti con gli anni, capaci di guardare il proprio passato videoludico con una vista tinta dal rosa della nostalgia, i nomi che emergono sono ben diversi, e tra essi vi è certamente Gothic, dello studio Piranha Bytes.
Piranha Bytes è uno studio tedesco che sin dal 1997 ha iniziato la propria avventura nella costruzione di giochi di ruolo estremamente ambiziosi, contribuendo a portare il genere a una svolta. Tra le opere più iconiche, la saga di Gothic è senza dubbio una delle più rilevanti, con il suo mondo impietoso, violento, pieno di contrasti. Il gioco era composto da un’atmosfera terrorizzante e coinvolgente per le sue meccaniche, che portavano l’anonimo giocatore verso un solo obiettivo principale: quello di sopravvivere. Le premesse che fondarono Gothic si ripresentarono in seguito anche nei titoli successivi dello studio, seppur con minore efficacia e in universi narrativi completamente differenti.
Elex, uscito nel 2017 con risultati non molto esaltanti, fu uno di questi esperimenti di Piranha Bytes, con la creazione da zero di un’ambientazione inedita per i propri giochi di ruolo. Dopo una catastrofe che prese di mira la Terra, l’umanità rimasta si sarebbe trovata a ricercare in vari modi il proseguimento del proprio dominio sul pianeta, trasformatosi in una landa post-apocalittica e infestata dal pericolo. Dal primo titolo ne consegue adesso Elex 2, e in questa recensione andremo a vedere i risultati ottenuti in questa seconda nuova creazione del team.
Un mondo ancora in rovina
Il primo capitolo di Elex si mostrò troppo grezzo agli occhi della critica per essere giudicato favorevolmente, figurando un sistema di gameplay alquanto rozzo e macchinoso. Ma come si suol dire, “ciò che non ti rompe può renderti più forte”: con le potenzialità infuse dal primo capitolo, lo studio con Elex 2 ha voluto tentare di rimediare agli errori passati, cercando di offrire un’esperienza drasticamente più rifinita rispetto al titolo precedente. Eppure, nonostante questa grande forza di volontà, il titolo presenta comunque degli aspetti problematici, ereditati dal suo gioco originale.
Prima di proseguire con la recensione, vogliamo chiarire come, a detta degli sviluppatori, Elex 2 sarebbe giocabile anche nel caso non si avesse familiarità con l’episodio precedente. Tuttavia, dalla nostra prospettiva, è consigliabile recuperare il primo gioco in ogni caso, poiché solo così si potranno vivere gli eventi in un modo più personale, ben diverso dall’estraneità che si proverebbe giocandolo senza conoscerne gli avvenimenti, i personaggi e le fondamenta della storia sulla quale si reggerà questo nuovo arco narrativo.
Il secondo atto – Recensione Elex 2
Incominciando dunque la nostra recensione di Elex 2, scopriremo all’inizio del gioco come esso prenda luogo nei sei anni successivi alla conclusione del primo capitolo, dopo che il “problema” dell’ibrido è stato “risolto” per mano del nostro protagonista, Jax, che nel frattempo ha anche avuto un figlio. Non avrà purtroppo molta importanza il finale che sarà stato intrapreso nel primo atto, poiché la decisione canonica è stata già posta dagli sviluppatori. Al termine di Elex, l’ibrido ci aveva preannunciato l’arrivo di potenti invasori, ma il mondo di Magalan da allora è rimasto in uno stato di relativa quiete, seppur restando profondamente divisa tra gli ideali delle varie fazioni, perlopiù bramanti di gloria e supremazia.
Tuttavia, la comparsa di una nuova minaccia non si farà più attendere oltre: dal cielo infatti giungeranno i profetizzati mostri alieni, denominati Skyanidi, che cominceranno ad erigere torri in tutti gli angoli della regione, e a mietere ogni essere vivente nella loro vista. Dopo essersi trovato faccia a faccia con questo potentissimo nemico, e scampando in qualche modo alla morte grazie all’aiuto di una vecchia conoscenza, Jax comprenderà sin da subito la necessità di chiedere aiuto ai gruppi di combattenti presenti a Magalan. L’obiettivo sarà rafforzare il più possibile la propria base, il Bastione, accrescere le proprie forze e garantire sufficienti certezze per l’ottenimento di una vittoria contro i nuovi aggressori.
Nel frattempo, però, egli sarà anche vittima di un’infezione di Elex nero sul braccio, ricevuta in seguito allo scontro con le pericolose entità oscure, e che si rivelerà essere molto più di un semplice intralcio; mentre Jax dovrà cercare di riunire le varie fazioni, mirando a sconfiggere il male incombente, ci saranno anche altri conti in sospeso da portare a termine, e nuovi grossi problemi si pareranno all’orizzonte, tra cui gli inevitabili intrighi e ambizioni dei vari schieramenti.
I resti della civiltà – Recensione Elex 2
Spostiamo un momento il focus della recensione verso l’ambientazione di Elex 2, descrivendone in breve la struttura che essa possiede. Elex è ambientato in una landa mutata dal sopraggiungere di una Cometa sulla Terra, che con il suo schianto ha devastato ogni paesaggio, annientato qualunque civiltà esistente e stravolto le vite di coloro che in qualche modo sono sopravvissuti. Con la Cometa, la popolazione di Magalan arrivò a conoscere l’Elex, un materiale inedito sino ad allora, in grado di cambiare la propria vita e donare poteri a coloro in grado di controllarlo. Le fazioni che si composero dopo questa rivoluzione forzata sul pianeta iniziarono a seguire ognuna un principio diverso sull’utilizzo dell’Elex; ma Jax, comandante delle Albe, la popolazione dominante, riuscì ad alterare il corso del proprio destino.
In questo capitolo si scopriranno anche le origini della Cometa, e il collegamento che essa possiede con gli Skyanidi. La sensazione che traspare dal mondo di Magalan è molto particolare: esso viene impostato in un’epoca moderna caduta in rovina, similmente a Nier o Mad Max, con scheletri di grattacieli, strutture industriali ormai senza più alcun proposito, tecnologie cadute in disuso e sostituite con altra oggettistica futuristica, come i jet pack, droni e robot combattenti, piattaforme per il teletrasporto e molto altro. L’atmosfera prevalente è quella medievaleggiante, che a sua volta si mescola al fantasy, allo sci-fi e a un desert-punk apocalittico.
Anche in Elex 2 si potranno esplorare vari biomi, come zone innevate miste ad aree vulcaniche, canyon deserti, prati verdi e località urbane, e in ogni bioma sono relegati i rispettivi nemici. Dal primo capitolo sono state apportate delle modifiche alla struttura dell’ambiente e che sicuramente salteranno all’occhio dei giocatori già vicini al titolo, come l’area desertica tramutata in oasi rigogliosa. Anche la mappa è diversa rispetto al primo titolo, concentrandosi su una nuova zona e includendo parte di quella già visitata in precedenza. E mentre all’apparenza questa sembra essere molto grande, attraversarla tutta darà un’inaspettata sensazione di brevità.
Chi non muore si rivede – Recensione Elex 2
Nel caso si abbia già giocato il primo capitolo, si dovrebbe avere familiarità con le fazioni presenti in Elex 2, ma ne parleremo comunque nella nostra recensione per dare un’idea generale della società che strutturerà il gioco. A seconda di quale fazione ci si unirà, si andrà anche a specializzare ulteriormente il proprio personaggio, sbloccando delle abilità mirate come la magia, l’alchimia o il potere del sangue. In Elex 2, l’obbligo di entrare in una fazione sin dall’inizio è stato declinato, consentendo di muoversi liberamente sulla scelta d’unirsi o meno e in quale frangente.
Nel primo gioco, Jax era proveniente dalla popolazione delle Albe, esseri umani che hanno imparato ad opprimere le proprie emozioni e che necessitano di nutrirsi di Elex per continuare a reprimerle. Altro gruppo rilevante sono i Berserker, che trasmetteranno la tipica sensazione di gioco fantasy medievale per via della loro filosofia di rifiuto della tecnologia, con il perseguimento di far tornare la natura al suo stato originario e in grado di usare la magia. In opposizione ad essi si troveranno i Chierici, gruppo di religiosi e grandi fautori di ogni tipo di strumento alimentato dall’Elex, costruttori di potenti mecha da combattimento e armi laser.
Altro gruppo che torna dal primo gioco è quello dei Fuorilegge, individui guidati solo dal profitto che occupano una base contenente mucchi di rottami e impalcature, posizionata al centro del cratere della Cometa. Infine, oltre agli Skyanidi, un’altra fazione è stata aggiunta al gioco: quella dei Morkon. Rifugiati nelle profondità di una grotta, essi possiedono principi guidati dalla cieca fede verso il dio Ravaac, un proprio rigido codice di comportamento, e il godimento nella violenza di ogni tipo, sia inferta, che subita.
Svolte inaspettate – Recensione Elex 2
Appena avremo il controllo del nostro protagonista, alla base ci saranno affidate diverse missioni principali da portare a termine, e che ci porteranno sin da subito ad esplorare il mondo di gioco. Nelle varie città ed avamposti non sarà difficile trovare missioni secondarie da completare, e ogni volta che si giungerà all’interno di un qualche nuovo insediamento si dovrà necessariamente effettuare un “tour guidato” dei vari quadranti. Poiché uno dei nostri compiti primari sarà convincere le varie fazioni a contribuire alla difesa della Terra, per ottenere il loro favore sarà indispensabile completare le richieste effettuate dai vari capi. Però, prima d’incontrarli, dovremo soddisfare le richieste dei personaggi, aumentando così la loro fiducia e ottenendo eventualmente un’udienza con chi di dovere. Piccola nota: molto spesso si potrebbe rimanere “chiusi fuori” da una quest, se non si avranno ancora degli attributi ad un livello sufficiente.
Il tono delle quest è piuttosto variabile: ci si imbatterà in missioni molto curiose, che porteranno a scoprire anche dei gruppi di “dissidenti” infiltrati in una certa fazione a cui potersi unire. Numerose altre missioni invece avranno un andamento piuttosto monotono, consistendo nel più classico andir vieni da un NPC all’altro, o il compito di recuperare certi oggetti. Un aspetto davvero gradevole sono le conseguenze delle proprie scelte per concludere le missioni ricevute, poiché si presentano numerose variabili che conducono a diverse diramazioni della trama, e a seconda di ciò che si farà e dirà si potranno ottenere delle inimicizie o un trattamento di favore. Un fattore che ha fatto storcere un po’ il naso, invece, si trova nella fase di completamento di una quest: se si conclude una missione, essa viene deselezionata, costringendoti a tornare manualmente sul menu per proseguirne la narrazione.
Ci saranno diversi personaggi con cui poter creare un rapporto più stretto: nel caso uno di essi ci stesse seguendo, egli/ella potrebbe all’occorrenza intervenire durante un dialogo con un personaggio, esprimendo la sua opinione o aiutando a negoziare una ricompensa migliore. Altro tratto interessante è come non sempre le quest saranno prevedibili come accade di solito negli RPG: alcuni NPC infatti potrebbero star testando il nostro comportamento, e nel caso dessimo le risposte sbagliate o compissimo azioni scorrette per la loro morale, potremmo poi dover pagare un caro prezzo (letteralmente, nel caso compissimo una scelta che ci porti ad essere cacciati da una fazione).
Devo davvero imparare tutto di nuovo? – Recensione Elex 2
Come per ogni GDR che si rispetti, il personaggio si ritroverà con zero abilità all’inizio dell’avventura, e avrà modo di crescere attraverso i punti esperienza, ricevuti completando le missioni e uccidendo gli esseri nemici, o anche immettendo nel proprio corpo pozioni di Elex. Salendo di livello si andranno ad aumentare cinque attributi, scegliendo tra forza, costituzione, destrezza, intelligenza e astuzia, e sarà una buona prassi basarne la distribuzione a seconda dei requisiti delle armi e delle capacità che si vogliono sbloccare.
Questo poiché gli attributi non influiranno in alcun modo sulla potenza del personaggio, e saranno solo la chiave d’accesso alle caratteristiche che degli NPC specializzati potranno insegnare a Jax; in più, per essere ottenibili esse necessiteranno anche di punti abilità e denaro, e bisognerà obbligatoriamente dirigersi dagli addestratori sparsi nella mappa per impararle. Ad un certo punto, per raggiungere una quantità sufficiente d’esperienza ci si troverà eventualmente a girare per la mappa, cercando nemici da uccidere e risorse per creare pozioni di Elex, conducendo a un monotono grinding..
Miglioramenti indistinti – Recensione Elex 2
Proseguendo la nostra recensione di Elex 2, continuiamo a ripercorrere le orme del primo Elex per quanto concerne l’impegno nel sopravvivere alle numerose insidie del mondo di Magalan. Il cibo e le pozioni di cura saranno fondamentali contro i boss e le loro orde, e il controllo della stamina e della salute mentre si schiveranno i vari colpi saranno di nuovo alcune delle caratteristiche da dover tenere d’occhio. Il titolo si presenta con una difficoltà mordente nelle prime ore di gioco, quando si sarà sprovvisti di armi sufficientemente potenti e ancora saranno da sbloccare le varie abilità.
Aprirsi la strada tra le impervie vie abbandonate della regione sarà facilitato dal jet pack, che si riceverà nelle fasi iniziali e che permetterà di librarsi lontani dal pericolo; inoltre, in Elex 2 è stata aggiunta anche la possibilità di potenziarlo ulteriormente. Si potrà anche contare sulla collaborazione di un qualche compagno una volta avuto modo di reclutarlo, ma nei combattimenti non si riveleranno essere sempre molto d’aiuto.
E parlando di combattimento, anche se è stata apportata una lieve miglioria generale nel bilanciamento, esso rimane ancora uno degli aspetti critici, rimanendo legnoso e poco gestibile. Oltre all’aggiunta del combattimento aereo, sbloccabile evolvendo il jet pack, non sono stati visibili cambiamenti significativi, ritrovando ancora una certa lentezza e pesantezza durante gli scontri, e una semplicità piuttosto sprecata per il genere a cui il gioco appartiene. Una parte frustrante del combattimento appare anche quando ci si troverà a lottare insieme ad altri alleati, poiché non sarà così semplice colpire l’obiettivo evitando di inferire un colpo anche agli altri.
Vedo, sento, gioco – Recensione Elex 2
Siamo quasi alle fasi finali della recensione di Elex 2, ma c’è sicuramente ancora spazio per discutere della performance tecnica e grafica del gioco. Per quanto riguarda il comparto visivo, si può notare un salto di qualità per gli effetti di luce ed ombra, che cambiano di gradazione quando si entra o esce da una zona buia e che nel primo titolo si mostravano alquanto fastidiosi. Per tutto il resto, Elex 2 rimane comunque con una grafica di medio livello, non troppo avanzata rispetto al titolo scorso, e certamente non realizzata per far parlare di sé.
Seppur presentando fino a 300 NPC, la varietà dei modelli non è salita sensibilmente, e neanche in questo capitolo essi sembrano avere un qualche genere di distinzione fisica significativa. In riferimento a eventuali bug che potrebbero minare l’esperienza di gioco, durante la nostra run non sono stati riscontrati particolari problemi, se non per alcuni crash in rari frangenti. Un pollice in su va al comparto sonoro, costituito da orecchiabili musiche in puro stile fantasy che oscillano di tonalità a seconda delle situazioni e delle località in cui ci si trova.
La passione si scontra con i risultati
Arriviamo dunque a concludere la nostra recensione: ci sarebbero alcuni appunti da fare, che riguardano delle mancanze utili nella quality of life di Elex 2, come la possibilità di avanzare il tempo in altri modi oltre a dover dormire, o una gestione migliore della UI per quanto riguarda l’inventario e gli oggetti equipaggiati. Nel complesso, il gioco si è presentato in modo migliorato nella maggior parte dei problemi individuati con Elex, e si può notare lo sforzo del team che ha tentato inoltre di aggiungere un’ulteriore tinta d’innovazione ove possibile.
Alcuni punti deboli, tuttavia, rimangono tutt’ora presenti (il combattimento tra quelli più rilevanti) e la loro incisione nella visione d’insieme del titolo porta inevitabilmente a considerare Elex 2 ancora un gioco troppo acerbo per competere con i nomi più grossi della sua categoria. Fatte queste considerazioni, può comunque darsi che il fascino proiettato dal suo mondo inedito consenta ad alcuni di non farsi scoraggiare, portando a voler soprassedere ai suoi lati negativi più evidenti.
Punti a favore
- Un mondo vasto ed esplorabile in ogni direzione
- Coinvolgimento nello sviluppo della narrazione
- Ampia libertà di scelta con numerosi esiti
Punti a sfavore
- Combattimento ancora troppo grezzo
- Storia che perde di mordente
- Progressione del personaggio poco funzionale
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