La storia di Doom Eternal arriva alla sua conclusione con The Ancient Gods Part 2 e in questa recensione scopriremo com’è quest’ultimo DLC
Per tutti gli appassionati quest’ultima espansione rappresenta una pietra miliare per il Doomguy che ha accompagnato per anni varie generazioni di videogiocatori. In questo DLC infatti i giocatori affronteranno lo scontro definitivo fra la razza umana e i demoni. Come lo avranno strutturato gli sviluppatori? Non ci resta che iniziare questa recensione su The Ancient Gods Part 2 e scoprire se il ciclo di Doom Eternal ha una degna conclusione o meno.
Niente di quello che sappiamo è reale
Questa frase potrà risultare strana ai lettori che non hanno giocato il DLC e anche io avrei dubbi a comprenderne il senso se non avessi avuto questa fortuna. Tranquilli, non farò spoiler sulla storia. Mi limiterò a descrivere la mia avventura nel gioco, ma senza raccontare la storia vissuta in questo capitolo. Per chi non ricordasse tuttavia, ci eravamo lasciati con il risveglio del Signore Oscuro, la reincarnazione del male in persona.
In questo viaggio il nostro compito sarà quello di raggiungerlo per poi eliminarlo. Fin qui ovviamente è sempre il solito Doom che abbiamo imparato a conoscere negli anni. Una fucilata di qua, una granatina di là, qualche uccisione epica e così via. Eppure in questa nuova espansione gli sviluppatori hanno creato un gioco nuovo, più dinamico, più frenetico e, per quanto possibile, ancora più violento e intrigante.
Storia a parte quindi, dalla quale si potrebbe trarre qualche scritto filosofico se osservata con un occhio critico, l’espansione segue la buona linea tracciata dal gioco base e dal The Ancient Gods Part One prima di lui. Tuttavia, alcune meccaniche lo “allontanano” da i suoi predecessori. Andiamo a vedere cos’è cambiato in questo DLC.
Molte novità per un gameplay perfetto – Recensione Doom Eternal: The Ancient Gods Part 2
Meritano un paragrafo a parte, in questa recensione sul DLC The Ancient Gods Part 2 di Doom Eternal, tutte le novità apportate al gameplay. Una fra le prime novità la si può notare subito nell’UI. Al centro dell’interfaccia infatti notiamo non solo il mirino, ma anche le varie icone riguardanti il nostro arsenale, come la tanica di benzina della motosega, le varie granate e così via. Questo ci permette di non distogliere lo sguardo dal combattimento e di sapere sempre quando uno dei nostri gadget è pronto all’uso.
Un’altra importante novità a livello di gameplay che rende il gioco più complesso dal lato platform è legata all’introduzione dei Punti di aggancio. Queste particolari agganci sospesi sono molto utili nella nostra avventura per raggiungere punti sempre più elevati e distanti. Tuttavia, per poterne usufruire dovrete utilizzare il Gancio da macellaio presente sulla doppietta. Questi punti di aggancio sono anche utili durante i combattimenti per spostarsi rapidamente da un punto all’altro, per allontanarsi da molti demoni e/o avvicinarsi rapidamente ad altri.
Dal lato Slayer, un’altra importante novità riguarda la nuova arma: il Martello delle Sentinelle. Durante la prima espansione infatti ci eravamo ritrovati senza il Crogiolo, la spada ottenibile durante il gioco base. Essendo una storia standalone, ambientata qualche anno dopo gli avvenimenti di Doom Eternal, è anche normale che si “ricominci” tutto da capo. Questa nuova arma tuttavia non ci permetterà di annientare i nemici in un sol colpo come avveniva con il Crogiolo.
Il potere del Martello delle Sentinelle infatti ci permette di stordire i nostri avversari o di prolungarne l’effetto di stordimento – come nel caso del Razziatore – per poterli sconfiggere in poco tempo. L’effetto della martellata ovviamente è ad area, quindi potremo colpire più nemici contemporaneamente. Tuttavia, una volta utilizzato dovremo raccogliere il potenziamento dal terreno per poterlo riutilizzare o in alternativa eseguire due uccisioni epiche.
Oltre ad una nuova UI, ai Punti di aggancio a una nuova arma, sono stati introdotti anche molteplici nuovi demoni. Non aspettatevi che siano tutti demoni giganti dotati di innumerevoli abilità, sebbene tra questi vi sia anche il Barone Corazzato. Alcuni di questi infatti sono veramente deboli e facili da uccidere. Tuttavia i loro poteri hanno spesso degli effetti che rendono l’uccisione quasi una “controindicazione”. Si prenda ad esempio lo Zombie Urlatore. Sebbene possa essere abbattuto in un sol colpo, alla sua morte questo demone potenzia tutti i demoni vicini, rendendoci la vita un vero inferno.
Pochi boss, ma tanti combattimenti sfrenati – Recensione Doom Eternal: The Ancient Gods Part 2
Ebbene sì, in questo DLC non ci sono molti boss da sconfiggere. A onor del vero, non vi sono proprio boss, tranne che per il Signore Oscuro ovviamente. Questo infatti è l’unico boss che incontrerete nel corso della vostra avventura. La sua boss-fight tuttavia non risulta essere molto avvincente e, per alcuni versi, può sembrare molto lunga e ripetitiva. Il Signore Oscuro sarà dotato di uno scudo e una spada, attraverso le quali potrà recuperare salute. Inoltre è anche dotato di vari attacchi a distanza che difficilmente vi daranno tregua nel corso del combattimento.
È dotato di ben 4 vite e il suo unico punto debole è quando caricherà l’attacco con la luce verde. Tuttavia questo non avviene così spesso come si spera e sottrargli vita, soprattutto nelle ultime due tranche, sarà un’impresa ardua. In più, il più piccolo calo di concentrazione ci renderà vulnerabili ai suoi attacchi, permettendogli di recuperare quel poco di vita sottratta. A lungo andare ovviamente può risultare veramente stancante, soprattutto se si considera il fatto che anche alla difficoltà minima richiede una buona dose di bravura per abbatterlo.
A migliorare la nostra avventura però come sempre vi sono i combattimenti con le orde dei mostri che, grazie alle novità introdotte, sono a dir poco perfetti. Cambiare ripetutamente arma a seconda dei demoni che fronteggiamo e correre di qua e di là nell’area di combattimento per cercare di sopravvivere non sarà mai così avvincente come in questo caso. Bisognerà agire con furbizia e pianificare una tattica ben dettagliata, altrimenti rischieremo di perdere anche i combattimenti meno impegnativi.
Importante introduzione sotto questo lato riguarda gli eventi Escalation. Questi nuovi combattimenti sono suddivisi in due ondate di difficoltà crescente, ognuna delle quali ci darà una ricompensa. Con la prima ondata potremo potenziare il nostro Martello delle Sentinelle, mentre con la seconda avremo un oggetto estetico equipaggiabile dal menù. Tuttavia non sarà obbligatorio combattere due volte consecutivamente. Dopo aver sconfitto la prima ondata quindi potremo proseguire tranquillamente la nostra avventura.
Rispondete alla chiamata e unitevi al Doomguy
Siamo giunti alla fine di questa recensione su The Ancient Gods Part 2 di Doom Eternal ed è quindi giunto il momento di tirare un po’ le somme. Questa seconda espansione del gioco porta con se tantissime novità che vanno a modificare nel profondo il gameplay dei suoi predecessori, partendo dai tanti demoni introdotti per finire ai Punti di aggancio e allo stesso Martello delle Sentinelle.
Tutte queste novità, contrariamente a quanto ci si potesse aspettare, hanno portato a combattimenti ancora più frenetici e impegnativi. Gli sviluppatori di id Software possono quindi ritenersi soddisfatti perché sono riusciti a migliorare qualcosa che si credeva già ottimo. Hanno osato mettendo tanta carne al fuoco, riuscendo a creare un’ottima grigliata mista che metterebbe acquolina anche ai palati più sopraffini.
Tuttavia, il combattimento con il Signore Oscuro rischia di minare tanta perfezione. La prima cosa che fa storcere il naso è la differenza di difficoltà fra le prime due fasi e le ultime due. Non vi è una difficoltà crescente, ma un vero e proprio balzo inspiegabile. A mio parere, non ha senso creare quattro fasi uguali a due a due e con un aumento di difficoltà quantizzato come in questo caso. Sarebbe stato meglio mettere quattro fasi ognuna più complessa delle altre oppure solamente due con un gradino meno elevato.
Insomma, non è propriamente il combattimento che noi giocatori ci aspettavamo. Per questa recensione su The Ancient Gods Part 2 di Doom Eternal è ormai tutto. Voi cosa ne pensate di questa espansione? Ci avete già giocato oppure siete prossimi all’acquisto? Fateci sapere la vostra nei commenti. Vi ricordo che potete trovare il gioco in offerta su Instant Gaming. Per non perdervi ulteriori news e recensioni dal mondo dei videogiochi, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
Punti a favore
- Tante novità
- Combattimenti ancora più frenetici
- Buon grado di difficoltà
Punti a sfavore
- Boss-fight con il Signore Oscuro
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