Tra “lo siento” e “aisumasen” il tesoro dell’Area Zero parte da Nordivia: ecco la (prima) recensione del DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto
L’ultima volta che ci siamo ritrovati a dedicare una recensione a Pokémon Scarlatto e Violetto, ci siamo lasciati pensando a quanti dei problemi del gioco di base un DLC avrebbe potuto porre rimedio. Ed è questa, o meglio lo sarà nel corso dell’autunno e dell’inverno, la missione de Il Tesoro dell’Area Zero. Quella che prendiamo in esame oggi, la Maschera Turchese, è la prima metà dell’espansione del gioco di base. E, parlandone al termine del Pokémon Presents, ci siamo chiesti se fosse possibile incappare nelle stesse trappole viste tre anni fa, nel pieno della pandemia, a Galar.
Se ben ricordate, il Pass di Espansione di Pokémon Spada e Scudo è stato anch’esso rilasciato a scaglioni. La sua prima metà, L’Isola solitaria dell’Armatura, consisteva in una rivisitazione in salsa Poké dell’Isola di Mann, con poca sostanza in favore di qualche aiuto immediato ai giocatori più competitivi. I contenuti più succosi sono stati tenuti da parte per Le terre innevate della corona, un episodio comprensivo di modalità co-op più corposa, espansione della lore e, semplicemente, più creature di quante se ne fossero viste nel gioco di base. Mero antipasto anche stavolta, sintomatico delle aggiunte “poche ma significative” delle terze versioni? Scopriamolo insieme.
Teatro kabuki | Recensione DLC Pokémon Scarlatto e Violetto: la Maschera Turchese
Come impone la burocrazia della serie Pokémon, il DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto apre le danze non appena carichiamo la partita. Con una telefonata, il professor Zim ci convoca subito all’Accademia Arancia/Uva. La coordinatrice (da Unima, quindi “Bianco e Nero confermati!”), Rea, ci porta in gita scolastica alla lontana Nordivia. Si tratta di una (mini-)regione dall’ispirazione nipponica, dove tra i contadini delle risaie spera di trovare risposte: sia sul Libro Scarlatto/Violetto scritto dal suo antenato Calligaris, che sulla possibilità di replicare il fenomeno Teracristal anche al di fuori di Paldea.
Tralasciando l’eventualità di avere, una volta tanto, una feature di gameplay forse destinata a rimanere nel battle system, non vogliamo fare spoiler sulla piccola trama cucita su misura per questo primo DLC. Ci limitiamo a dire che abbiamo notato con molto piacere il piccolo slancio di ambizione a livello narrativo: là dove la storia principale parla, in termini accessibili, anche di bullismo e di traumi infantili per la perdita dei propri cari, qui trova posto un’allegoria similarmente edulcorata del fanatismo religioso. Insomma, da questo punto di vista c’è ben poco da eccepire.
GAME FREAK torna su Hisui passi | Recensione DLC Pokémon Scarlatto e Violetto: la Maschera Turchese
In parallelo con la storia principale, il contenuto scaricabile ci propone anche il personaggio di Litha (con un taglio degli occhi probabilmente ereditato da Damon). La quest secondaria ci vede come assistenti personali di questa fotografa, e durante la digressione (premettendo di aver prima ottenuto 150 dei 200 Pokémon presenti a Nordivia) ci verrà proposta anche una parentesi ispirata a Pokémon Snap. Tuttavia, è solo una volta fotografate le dieci creature richieste che la sottotrama entrerà nel vivo, sebbene il personaggio in sé sparirà tanto quanto i fratelli Riben e Rubra una volta concluso questo primo episodio.
Probabilmente il nome dell’antenato menzionato qui sopra avrà acceso una lampadina per chiunque tra voi abbia giocato a Leggende Pokémon: Arceus, ma nel caso vi togliamo ogni dubbio. La quest secondaria, prevedibilmente, trabocca di fanservice per chiunque abbia supportato uno dei più coraggiosi (e riusciti, aggiungeremmo) esperimenti di GAME FREAK. Le ricompense, sia in fatto di contenuti che a livello uditivo, per quanto simboliche non mancano. Potrete portarvi a casa un paio di creature di Hisui, ma a parte qualche generoso raid vi consiglieremmo comunque di recuperare il gioco in sé.
Gioie e dolori da condividere | Recensione DLC Pokémon Scarlatto e Violetto: la Maschera Turchese
A tal proposito, parliamo di cosa comporta quest’espansione per il metagame. Anche non avendo il DLC, la vostra copia del gioco di base riceverà un aggiornamento per essere compatibile con chiunque vostro amico sia in possesso dei contenuti scaricabili. Per farla breve, ci sono lati positivi ed altri meno. Partiamo dalla nota dolente: se vi aspettate di poter permettere a qualche amico di giocare il DLC “a scrocco”, la risposta è no. La cerchia amici riporterà, poco cerimoniosamente a dire il vero, tutti quanti in un Centro Pokémon di Paldea. Chi è nella cerchia può tornare a Nordivia (dove appaiono i cristalli dei raid degli altri giocatori!) senza interrompere nulla, ma i tempi di Team Kirby Clash Deluxe su Nintendo 3DS sono finiti.
Ciò detto, se del DLC tutto ciò che interessa ai giocatori sono (abbastanza comprensibilmente) i Pokémon stessi, il discorso diventa molto più positivo. Naturalmente, partecipando a un raid di Victreebel, Ludicolo, Kommo-o e simili avrete la possibilità di rendere l’esperienza co-op accessibile anche agli altri condividendo la password del raid come avete sempre fatto. Tuttavia, la bacheca dei Raid Teracristal sul Poképortale (pur limitandosi ai soliti otto raid per volta) include anche quelli di Nordivia, a prescindere dall’aver acquistato o meno il DLC. E anche senza essere fisionomisti, basta guardare dietro alla silhouette: al posto dello stemma accademico, è possibile scorgere la Poké Ball “cornuta” dell’espansione.
Ogerpon mondo | Recensione DLC Pokémon Scarlatto e Violetto: la Maschera Turchese
Il folklore di Nordivia comprende anche un minigioco (anche multiplayer) a tema: la “Caccia all’Orco”. La leggenda viene replicata in un’attività extra, durante la quale dovrete far esplodere i palloncini colorati ispirati all’orco e ai cosiddetti “beniamici”. I contenuti delle pignatte andranno poi riportati in un punto specifico, dove saranno esposti al saccheggio da parte dei Pokémon selvatici che dovremo tornare spesso a scacciare con Koraidon o Miraidon. Insomma, il classico minigioco “ansiogeno” in cui lasciare sguarnito un punto A per tornarci occasionalmente mentre ci occupiamo del punto B.
Al di là dei punteggi da record, la ricompensa per la nostra performance sono i vari Mochi. Si tratta di strumenti con i quali, ahinoi, migliorare una determinata statistica di uno dei nostri Pokémon. Speravamo che la cosa si fermasse ai Funghimax (con annessa Zuppamax) nel Pass di Espansione di Spada e Scudo, ma purtroppo è successo di nuovo: riecco i vantaggi competitivi (compreso un “Esperienzamuleto” dal nome autoesplicativo che lascia poco spazio a dubbi) esclusivi agli acquirenti del DLC. “Siamo alle solite, Calimero.” Manco a farlo apposta, questa limitazione contenutistica è stata introdotta nella prima metà dei contenuti scaricabili, esattamente come avvenne tre anni fa.
“Una Poké Ball? Ma il mio falegname a Hisui te la fa meglio!” | Recensione DLC Pokémon Scarlatto e Violetto: la Maschera Turchese
Non ci resta altro da fare, se non valutare tecnicamente il tutto. Partiamo dall’aspetto grafico: apprezziamo la fedeltà all’estetica del Giappone rurale, tra le risaie, i festival folcloristici, le maschere e i tralicci di legno, ma le note positive si fermano qui. Per quanto piacevoli siano i vari “vecchi ma nuovi” come Hoothoot con le texture realistiche introdotte in nona generazione, questo aggiornamento ha bruciato una preziosa occasione per ristabilire l’ordine nella performance tecnica. Nessun fan Nintendo degno di questo nome si è mai rivelato schizzinoso su framerate ed altri tecnicismi, ma i singhiozzi qui continuano ad essere numerosi. E Nordivia è più piccola dell’isola di Fortnite!
Se da una parte c’è ancora del lavoro da fare, però, dall’altra è pur vero che il sonoro resta ancora a livelli altissimi. Nonostante le melodie siano forse meno marcatamente memorabili di quelle che i vari andirivieni per Paldea hanno scolpito nel nostro cervello, gli highlights non mancano, uno su tutti il Lago Cristallìo che riprende a piene mani le sonorità astratte dell’Area Zero nella Voragine del gioco principale. Quando la subquest di Litha prende in prestito dal distillato nipponico che è Leggende Pokémon: Arceus, poi, si toccano vette altissime. Per pochi minuti di gameplay, ma si toccano.
Considerazioni conclusive
Il rapporto di qualità/prezzo per questo DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto non è dei più lusinghieri, ma ad onor del vero condannare a priori i 35 euro richiesti in fase di recensione può essere prematuro. Quel che abbiamo appreso con la regione di Galar è che per ogni Isola solitaria dell’Armatura a fare da antipasto (con dessert anticipato per i giocatori competitivi), ci sono anche Le terre innevate della Corona a dimostrarsi in seguito degne del biglietto d’ingresso. Quindi vi invitiamo a prendere la valutazione qui sotto con un doveroso paio di pinze: del resto, stiamo pur sempre parlando della prima metà di un DLC rilasciato a scaglioni come se fosse venduto singolarmente.
D’altro canto, però, la cosa non ci impedisce di estrapolare Nordivia dal suo contesto corale e di giudicarla per i suoi meriti. Voi potete riservarvi il diritto di fare una media con il voto che daremo in seguito a Il disco indaco, quando uscirà tra due o tre mesi (probabilmente). Noi ci avvaliamo del dovere di recensori, che ci impedisce di glissare sulla modestia contenutistica del suddetto antipasto in quanto in parte più ricco di quanto visto a Galar tre anni or sono. Certo, oltre metà Pokédex locale è condiviso con il gioco principale. Motivo in più per ricordare che la prova del nove, su rapporto qualità/prezzo e valore generale del season pass, è solo rimandata. Nel bene, si spera. O nel male, se sarà.
Questo era ciò che pensavamo noi. Voi però di che opinione siete? Ditecelo qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttotek.it per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming.
Punti a favore
- Contenuti condivisibili col gioco di base (Raid)...
- Ottima la presentazione a livello uditivo...
- Nordivia è tanto fascinosa nella sua storia...
- Gradevole il fanservice su Leggende Pokémon: Arceus
Punti a sfavore
- ... ed altri tristemente esclusivi (Mochi, Esperienzamuleto)
- ... ma in fatto di performance non ci siamo ancora
- ... quanto misera nei punti di interesse
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