In questa recensione vi parleremo di Cris Tales, il nuovo RPG indipendente che si distingue per la grafica illustrativa e per il gameplay basato sui viaggi nel tempo
Negli ultimi anni si è assistito a un importante fenomeno all’interno del mondo videoludico: in alcune occasione, i giochi sono stati capaci di affermarsi come prodotti artistici. Questo è soprattutto vero nel mondo delle produzioni indipendenti che, essendo meno influenzate dalla necessità economica, sono state in grado di individuare nel connubio tra arte figurativa e giocabilità la propria identità artistica.Â
Il protagonista della nostra recensione, Cris Tales, è un titolo che punta a rientrare proprio tra quelli significanti a livello artistico. Non a caso, è sviluppato in collaborazione da Dreams Uncorporated e SYCK, due realtà del panorama indie. I due team hanno scelto di puntare su di una identità grafica spiccata e sullo sviluppo di un gameplay originale, che si propone di utilizzare in maniera innovativa l’espediente dei viaggi nel tempo. Scopriamo insieme se l’esperimento ha avuto esito positivo.
Conoscere il presente, esplorare il passato e cambiare il futuro
Guardandola in maniera superficiale, la vicenda narrata dal gioco appare piuttosto scontata. La protagonista Crisbell è una giovane orfana, che non ha mai conosciuto i suoi genitori; un giorno, mentre sta lavorando al giardino del suo orfanotrofio, viene avvicinata da una rana parlante di nome Matias, che le rivela la sua natura di maga del tempo. Per imparare a utilizzare i suoi poteri, che gli permettono di vedere il passato e il futuro, la ragazza acconsente a partire insieme all’anfibio per un lungo viaggio.
Le loro ricerche li porteranno a scoprire che un terribile piano è in atto e che il futuro del mondo è in bilico. Essendo una maga del tempo, la nostra protagonista sentirà il dovere di intervenire per assicurare a tutti il miglior domani possibile. Per portare a termine questa difficile missione, Crisbell potrà contare sull’aiuto di altri personaggi, come l’esperto mago del tempo Willhelm e il giovane Cristopher, che si uniranno a lei durante il percorso.
Come si è detto, a un primo sguardo appare tutto abbastanza già visto. A rendere più coinvolgente la trama c’è la buona caratterizzazione dei personaggi, le cui rispettive personalità appaiono sufficientemente sfaccettate. Inoltre, come avremo modo di specificare meglio nella sezione della recensione dedicata al gameplay, la storia di Cris Tales è impreziosita dalla narrazione non lineare del gioco, che ci permette di esplorare senza soluzione di continuità anche il passato e il futuro di posti che si visitano.
Il potere dei maghi del tempo – recensione Cris Tales
Il gameplay è sicuramente l’aspetto che più di ogni altro caratterizza Cris Tales. I riferimenti degli sviluppatori sono sicuramente i classici JRPG, come Final Fantasy e Dragon Quest. Questo è particolarmente evidente nei combattimenti, che sono infatti suddivisi in turni. Al loro interno è però presente anche un po’ di azione in tempo reale: per rendere più efficace un attacco, o per parare quello di un nemico, si dovrà essere in grado di compiere delle azioni in uno specifico momento. Inoltre, è possibile utilizzare delle abilità combo, che vedono due dei protagonisti unire le forze per sferrare un attacco devastante.
L’aspetto più originale del titolo è, invece, alla base del suo sistema di esplorazione: grazie al potere di Crisbell, quando visitiamo gli ambienti del gioco abbiamo la possibilità di vederne in contemporanea il passato, il presente e il futuro. In pratica, la schermata del gioco è divisa in tre sezioni, con quella centrale dedicata all’oggi e le altre due che mostrano gli altri momenti. Non si tratta di un espediente meramente estetico: della situazione nei tre momenti temporali bisogna tenere conto ogni volta che siamo chiamati a fare una scelta. L’osservazione del passato ci può suggerire quale strada è preferibile perseguire, mentre lo sguardo sul futuro ci mostra immediatamente in che modo il nostro agire ha influenzato coloro che sono intorno a noi.
È giusto far presente che ognuna delle decisioni che si prende ha in impatto sulla vicenda, che è caratterizzata dalla presenza di finali multipli. In alcuni casi, come si è detto, avremo modo di vedere subito se le nostre azioni hanno portato al risultato da noi sperato, in altri, invece, il loro risultato sarà decisamente criptico e si deve attendere del tempo per comprenderne tutte le ripercussioni. Infine, a rendere ancora più definitiva ogni nostra scelta c’è lo scarso numero degli slot di salvataggio, che il giocatore dovrà sovrascrivere spesso per non perdere l’avanzamento ottenuto.
Non è difficile intuire come questo meccanismo renda appassionanti anche i più piccoli passaggi di trama. Conferisce infatti la sensazione di avere davvero la possibilità di influire per migliorare il destino di coloro che incontriamo lungo il nostro cammino. Mettendo direttamente in contatto il giocatore con il risultato delle sue azioni, il gioco gli trasmette anche un grande senso di responsabilità , che rende estremamente soddisfacente ogni successo e realmente doloroso ogni fallimento.
Uno splendido mondo illustrato – recensione Cris Tales
Nel precedente paragrafo della recensione, abbiamo affermato che l’aspetto maggiormente caratteristico di Cris Tales è il gameplay. Per quanto non si tratti di un’affermazione sbagliata, rischia di sminuire il contributo che lo stile grafico scelto dal team creativo apporta al titolo. Innanzi tutto, è necessario farne presente l’originalità : nonostante utilizzi la oramai abusata formula del 2.5D (modelli bidimensionali all’interno di ambienti tridimensionali) si distingue grazie allo stile minimale, più illustrativo che cartoonesco.
L’estetica conferisce un senso di artisticità al progetto e, nella sua semplicità , contribuisce a rendere piacevole l’esplorazione degli ambienti. Il lavoro svolto è poi notevole anche per via del fatto che molti degli scenari più ricchi di dettagli sono dinamici. Abbiamo infatti la possibilità di vederli in tre diversi momenti storici e, in seguito ad una nostra azione, di assistere a una loro ulteriore mutazione.
Lo stesso discorso è applicabile al design dei personaggi che, anche se se sono realizzati con lo stesso stile di disegno minimale, sono realizzati secondo gli stilemi del cartone giapponese. Il loro aspetto è significativo perché, nella maggior parte dei casi, è indicativo del loro carattere. Di conseguenza, il vedere come questo cambi con il passare del tempo ci permette di farci un’idea della loro storia e ci mostra l’impatto che il nostro passaggio ha avuto sulle loro vite.
Conclusioni
All’inizio di questa recensione, abbiamo accennato alle ambizioni artistiche di Cris Tales. Dopo averne analizzato nel dettaglio le sue principali caratteristiche, ci sentiamo di affermare che questa è stata pienamente soddisfatta. Questo non perché lo stile di gioco o la grafica siano di per sé bastevoli, ma perché il loro connubio contribuisce alla creazione di una esperienza videoludica che non lascia indifferenti.
L’estetica particolare si eleva grazie alla dinamicità che il gameplay gli conferisce con il suo guardare in contemporanea a tre diversi momenti del tempo. Allo stesso tempo, è la bellezza dello stile grafico a rendere affascinante l’esperienza di gioco. A conferire valore artistico a un videogioco, come si è accennato in precedenza, è l’integrazione delle caratteristiche dell’altre illustrativa e narrativa all’interno dei meccanismi di giocabilità . Nel fare proprio questo, Cris Tales non solo acquisisce una sua personale identità artistica, ma assicura anche al giocatore una esperienza ludica di qualità .
Cris Tales è stato rilasciato lo scorso martedì 20 Luglio; è disponibile per PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Nintendo Switch. Continuate a seguirci su tuttoteK per recensioni, anteprime e approfondimenti sui migliori videogiochi del passato e del presente. Se siete invece interessati ad acquistare questo o un altro titolo, potete farlo utilizzando il portale di Instant Gaming.
Punti a favore
- Grafica accattivante
- Gameplay originale
- Difficoltà ben calibrata
Punti a sfavore
- Trama banale
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