Scopriamo insieme, in questa recensione dedicata di Coffee Talk Episode 2: Hibiscus & Butterfly, se e come Toge Productions è riuscita ad espandere un primo capitolo interessante
Il primo episodio di Coffee Talk lo abbiamo recuperato in colpevole ritardo, considerando la mole di titoli di grande spessore arrivati nel 2020 in piena pandemia di COVID-19 (fra i più celebri Persona 5 Royal e Final Fantasy VII Remake). Colpevolissimo, oseremmo dire, ritardo, perché è indescrivibile la sensazione di rilassamento, familiarità e intimità che il titolo di Toge Productions, piccolo studio di sviluppo indipendente indonesiano, è riuscito a trasmetterci. Ve ne abbiamo parlato, in una non-recensione, che potete trovare cliccando qui.
E recentemente, i ragazzi di Toge hanno rilasciato anche il secondo capitolo del brand, intitolato Coffee Talk Episode 2: Hibiscus & Butterfly. Un vero e proprio sequel che si pone circa tre anni dopo gli eventi che abbiamo vissuto nella prima parte e che ne riprende personaggi, meccaniche e concept, sviluppandone ogni aspetto e creando una nuova chilling experience degna dei pomeriggi più piovosi e lunghi che potete immaginare. Sì, ci è piaciuto, ma vi parliamo meglio di Coffee Talk Episode 2 in questa recensione dedicata. Se non fosse maggio inoltrato, una bella tisana calda ci starebbe proprio bene.
Learn from Mistakes
Ci ritroviamo nuovamente a Seattle, la pandemia che ha sconvolto il nostro mondo e quello dell’originale Coffee Talk si è conclusa e siamo dunque arrivati nell’anno 2023. Sebbene sembra essere tutto diverso, in realtà nella società nulla è cambiato davvero. Le problematiche esposte nelle circa sei ore che abbiamo impiegato a completare la campagna sono praticamente le stesse che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle: l’immigrazione, il lavoro mal retribuito, il sessismo dilagante e un senso di generale svilimento di tutta la popolazione. Che questa sia composta da soli esseri umani o che veda ingarbugliarsi un groviglio composto da lupi mannari, vampiri, extraterrestri e, perché no, satiri e banshee.
Se, in linea generale, queste tematiche erano presenti anche nel primo episodio di Coffee Talk, in questo sequel troviamo una maggiore attenzione riposta sul ruolo dei social network, delle vite virtuali di ciascuno di noi. Come gestirle senza farci sopraffare e come imparare a convivere con una sempre più imperante tecnologia, da cui è drammaticamente difficile rifuggire oramai, è ciò che i personaggi di Butterfly & Hibiscus discutono molto spesso, interrompendosi solo per bere una tazza di pregiato caffè o, perché no, di infusi di Ibisco o Butterfly Pea (sì, esattamente, da qui il sottotitolo di questo Episodio 2).
Feeling Better | Recensione Coffee Talk Episode 2: Hibiscus & Butterfly
Dopo un inizio un po’ troppo compassato, caratteristico anche del prequel, Coffee Talk 2 inanella situazioni di vita quotidiana a nuove amicizie e rapporti romantici, accompagnando il tutto con l’ottima ironia del nostro Barista, unico e vero presentatore delle varie vicende che i personaggi pongono sul bancone. Un ascoltatore provetto, in grado di fornire consigli praticamente perfetti in ogni circostanza, che si parli di lutti, diatribe amorose, vampiri depressi e lupi mannari in preda all’invecchiamento.
Il cast di personaggi originali torna in grande stile, sebbene non sia stato fatto alcun tipo di redesign che, considerando il tempo passato, forse sarebbe stato gradevole specialmente per i personaggi umani e con una lifespan inferiore all’immortalità. Insomma, ci sarebbe piaciuto veder invecchiato Jorgji, ad esempio, o modificati, perlomeno nell’aspetto, Bailey e Lua, Aqua e Myrtle e tutti gli altri protagonisti. Il cast non è però rimasto completamente invariato e ha potuto contare su alcune nuove aggiunte gradevoli.
Last Call | Recensione Coffee Talk Episode 2: Hibiscus & Butterfly
Gradevoli, ma non eccezionali. Purtroppo, considerando la forte affezione sviluppata con i protagonisti del primo Coffee Talk, le nuove aggiunte al cast (il satiro Lucas e la banshee Riona, ad esempio), non riescono a brillare particolarmente. Non siamo riusciti ad entrare in empatia con loro tanto quanto già fatto con gli altri, specialmente anche a causa di un tempo a schermo non troppo elevato e diametralmente sproporzionato se consideriamo la quantità di personaggi importati dal primo episodio. Tranne uno, e vi lasciamo l’amarezza di scoprire chi!
Per il resto, tra narrazione inizialmente troppo compassata e new entry non particolarmente entusiasmanti, Coffee Talk Episode 2 mantiene il suo livello narrativo sullo standard del prequel, prediligendo un mood molto rilassato, che accompagna il giocatore per mano, con garbo e discreta intimità, verso i titoli di coda. Titoli di coda che ci hanno lasciato la voglia di giocare un (molto probabile) Episode 3.
Shimmering Hearts | Recensione Coffee Talk Episode 2: Hibiscus & Butterfly
Dal punto di vista del gameplay, Coffee Talk Episode 2: Hibiscus & Butterfly riprende a piene mani il comparto da Visual Novel del primo capitolo, intervallando i lunghi muri di testo con la preparazione delle varie bevande che i vari clienti ci chiederanno. In questo secondo episodio è stata aggiunta la possibilità di mettere sul vassoio su cui posizioneremo la bevanda completata anche oggetti di vario tipo, sebbene il dimenticarsi o l’assegnare un oggetto alla persona sbagliata non abbia poi chissà quale impatto narrativo (sì, ovviamente sugli obiettivi ne ha).
Approfondita l’app di Tomodachill, il social network di Coffee Talk, con la quale questa volta potremo interagire con i post e le foto dei nostri amici, mettendo like, oltre che visionare il loro profilo. Torna anche il giornale di The Evening Whispers e la possibilità di cambiare la musica di sottofondo con lo Shuffld, ma nulla di nuovo sotto questo fronte. Infine, nella Endless Mode, oltre che la modalità Free Brew già presente nel primo episodio è stata aggiunta la Challenge Mode, nella quale dovremo soddisfare il maggior numero di richieste nel tempo dettato dal gioco. Sicuramente già più interessante della semplice modalità libera, che abbiamo sfruttato esclusivamente per completare il ricettario.
Per quel che riguarda il comparto tecnico ed estetico, il tutto si mantiene sugli stessi livelli del primo capitolo. Sia l’ambientazione del Cafè sia gli sprite dei personaggi sono deliziosi alla vista, particolareggiati e curati maniacalmente. Anche sul sonoro nulla da dire, il tono chill viene ampiamente gratificata dalla soundtrack lo-fi che caratterizza tutto il gioco, con tracce intime, godibili e soprattutto d’atmosfera. Manca, come nel prequel, la traduzione in lingua italiana, ma vi assicuriamo che il testo inglese non è difficile da capire e, potendo scegliere la velocità di passaggio dei dialoghi, potrete tranquillamente godervi il gioco anche se non siete particolarmente avvezzi alla lingua anglofona.
Moving on
Per concludere questa veloce recensione di Coffee Talk Episode 2: Hibiscus and Butterfly, possiamo tranquillamente ammettere che questo nuovo brand avviato da Toge Productions ci soddisfa in maniera particolare. Se tralasciamo la narrazione troppo lenta nelle prime battute e dei nuovi arrivi nel cast che vengono troppo oscurati dai membri storici, Episode 2 rappresenta sicuramente un qualcosa di imperdibile per chi cerca un videogioco da vivere in un piovoso pomeriggio, magari con una copertina e una tisana accanto. Un’esperienza rilassata e rilassante, con un’atmosfera che difficilmente riusciremo a dimenticare. Please, take a seat.
Coffee Talk Episode 2: Hibiscus & Butterfly è ora disponibile su PS4, PS5, Xbox Series X | S e Nintendo Switch, ed è giocabile interamente per gli abbonati ad Xbox Game Pass. Fateci sapere che cosa ne pensate voi qua sotto nei commenti, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di Kinguin!
Punti a favore
- Atmosfera ripresa a piene mani dall'ottimo primo capitolo
- Narrazione sempre intima e delicata...
- La dannata colonna sonora
- Un bar videoludico per tutti
Punti a sfavore
- ... e sempre lenta all'inizio
- New entry del cast non proprio valorizzate
- Poche novità a livello di gameplay
Lascia un commento