Catherine Full Body è finalmente approdato anche su Nintendo Switch, scopriamo insieme con questa nostra recensione se vale la pena acquistarlo anche sull’ibrida Nintendo
Ah, l’Amore. L’Amore, quello con la A maiuscola per l’appunto, è forse il sentimento che più l’essere umano arriva a temere nel corso della sua esistenza. Non parliamo di affetto, di amicizia, di affiatamento. No, l’Amore, associato alla sessualità, è spesso la miccia fin troppo corta che fa esplodere la vita di una persona, stravolgendola sin dalle radici e portandola su nuove strade, che mai si era pensato di calpestare. Cambiamenti così viscerali e profondi da essere terrificanti, specialmente quando si ama chi non si dovrebbe. O chi non si potrebbe. Ah, l’Amore. L’Amore è l’eterna rovina del genere umano.
Se c’è un gioco di settima generazione che chiunque lo abbia giocato lo ricorda con amore, questo è sicuramente Catherine. Sviluppato da Atlus, è arrivato in occidente a circa un anno di distanza dalla sua uscita nipponica, nel lontano 2012. L’azienda, però, decise di portarlo esclusivamente su PlayStation 3, omettendo la versione portatile per PlayStation Vita che tanto avremmo desiderato.
A colmare questa mancanza di “portatilità” per Catherine ci pensa la versione Full Body, che oltre ad aver invaso PlayStation 4 e Xbox One circa un anno fa, è finalmente sbarcato anche su Nintendo Switch il 7 luglio. Scopriamo insieme se vale la pena vivere le disavventure di Vincent anche sull’ibrida nintendo. Benvenuti alla recensione di Catherine Full Body per Nintendo Switch.
Silent Sheep
Vincent è un semplice uomo medio, con un lavoro medio, una vita media. Si divide fra i suoi impegni lavorativi, l’eterna fidanzata Katherine e il ritrovo al bar di sempre, lo Stray Sheep, con gli amici durante le sere. Fosse per Vincent, la sua vita potrebbe continuare così per sempre, in un miscuglio di accidia ed eterna giovinezza, che non lo portano mai ad assumersi le proprie responsabilità. Il disastro però, si sa, è sempre dietro l’angolo e un giorno irrompe nella vita del nostro protagonista Catherine, stavolta con la C, una procace ragazza che lo porterà inevitabilmente sulla via della perdizione.
Inoltre, in città si stanno gradualmente diffondendo voci su alcune morti sospette, tutte nel sonno, e tutte senza una particolare correlazione ad alcuna patologia. L’unica cosa che sembra accomunare tutte le vittime è il “tradimento”, o comunque uno stile di vita per l’appunto accidioso. “Pecore” della società, insomma.
Doors to possibilities – Recensione Catherine Full Body: traditori su Nintendo Switch
Se ciò non bastasse, in Catherine Full Body è stata aggiunta un’ulteriore “route” per il nostro sfortunato Vincent. Qatherine, soprannominata Rin, è una “damsel in distress”, una donzella in difficoltà che Vincent aiuterà proprio nelle fasi iniziali di gioco e a cui rimarrà indelebilmente legato. Full Body risulta quindi essere, se dovessimo proprio dare una definizione, non tanto una Remastered del titolo originale, quando più una vera e propria riedizione. Il contenuto aggiunto è talmente tanto da stravolgere completamente la visione del vecchio Catherine del 2012, fornendo tantissimi spunti di riflessione diversi.
Non vogliamo ulteriormente approfondire trama e tematiche di Catherine Full Body, vi promettiamo uno speciale a riguardo perché c’è davvero molto da analizzare. In questa sede vogliamo concentrarci sulla validità del titolo e sul perché, se non lo avete ancora fatto, dovete necessariamente acquistare Catherine Full Body e dargli una possibilità.
What are your true colours?! – Recensione Catherine Full Body: traditori su Nintendo Switch
Come abbiamo già visto per Persona 5 Royal, Atlus è maestra nel saper fondere generi completamente diversi. Anche in questo caso, Catherine Full Body mescola elementi di Life Simulator con un puzzle platform cervellotico e sicuramente non per tutti. Durante la notte, infatti, Vincent vivrà dei veri e propri incubi nei quali, nei panni di una splendida pecora, dovrà scalare interminabili torri cedevoli fatte di cubi. Proprio questi incubi sono la causa delle scie di morti sospette durante il giorno: cadendo dalla torre e morendo nel sogno, si perderà la vita anche nella realtà.
Vincent dovrà quindi spostare i cubi e sfruttarne le varie proprietà al fine di portare a termine i vari stage, che compongono i macrolivelli da vivere ogni notte. Ad inframezzare le scalate ci saranno delle soste ai “Confessionali”, dove potrete salvare il gioco, parlare con le altre pecore in viaggio verso la salvezza e, in Catherine Full Body, ascoltare la meravigliosa musica angelica di Rin. La nuova aggiunta, infatti, non è funzionale solo ad elementi di trama, ma anche di gameplay. Rin infatti ci aiuterà quando staremo per cadere, rallentando la caduta dei blocchi alla base della torre, suonando il pianoforte.
Temptation – Recensione Catherine Full Body: traditori su Nintendo Switch
I puzzle saranno sempre più complessi ed articolati, in un eterno innalzamento del livello di difficoltà che vi poterà, anche a difficoltà normale, a dover ragionare molto attentamente prima di spostare anche solo un blocco, per evitare di dover ricominciare il livello da capo. Nella versione Full Body, oltre alla selezione del livello di difficoltà (no, non parleremo della difficoltà “Safety”, perché è un affronto al genere umano), è stata anche aggiunta la possibilità di scegliere fra due modalità diverse: Classica o Remix.
Se nella versione Classica i cubi saranno esattamente gli stessi dell’originale del 2012, nella versione Remix alcuni di questi saranno colorati e accatastati in forme predefinite, quasi come fossero tetramini. Forme che potrete e dovrete spostare integralmente. E se da una parte in alcuni frangenti potrebbe essere un aiuto, dall’altra il dover spostare file intere di cubi obbligatoriamente preclude la possibilità di intraprendere altre strade. Un ulteriore innalzamento di difficoltà, insomma, o se vogliamo un nuovo modo di vivere Catherine.
Music box of Joy – Recensione Catherine Full Body: traditori su Nintendo Switch
Le sfaccettature morali di Catherine sono ben note a chiunque abbia apprezzato il titolo originale. Ai Confessionali, infatti, dovremo anche rispondere ad alcune domande che influenzeranno pesantemente l’ago della bilancia della vita di Vincent. Nel titolo originale del 2012, la bilancia si spostava esclusivamente in due direzioni: Katherine (lato morigerato) e Catherine (lato peccaminoso). In Full Body, però, sono state aggiunte delle domande specifiche che vi permetteranno di sbloccare la Route di Rin, qualora rispondiate correttamente. Potrete anche decidere di ignorare completamente la nuova aggiunta e rimanere sul percorso originale, la scelta è vostra.
È indubbia una cosa: la route di Rin è completamente diversa, sia nello svolgimento sia nei finali, dalle due route originali di Catherine e Katherine. Ciò non è necessariamente un difetto, anzi, ma i fan hardcore del titolo originale potrebbero storcere un po’ il naso per la dissonanza che Rin, anche solo per tematiche, sembra avere con le altre due ragazze.
Recollection – Recensione Catherine Full Body: traditori su Nintendo Switch
Ad influenzare la bilancia intervengono anche le decisioni che si prendono allo Stray Sheep. Ogni sera prima di andare a dormire, infatti, Vincent si ritroverà al bar con i suoi amici. In questo limitato setting, potrete compiere diverse azioni. Potrete per l’appunto interagire con i vostri amici e gli altri avventori del bar, instaurare nuovi rapporti, bere fino ad ubriacarvi (più sarete ubriachi quando uscirete dal bar, più sarete veloci nella scalata della torre) o affrontare il minigioco di Raperonzolo, una sorta di scalata della torre in stile Arcade.
Ad aumentare ulteriormente la longevità di Full Body, che si attesta mediamente sulle 10-12 ore se giocate a normale e non avete particolari problemi con i puzzle, sono le modalità Babele, in cui dovrete scalare una torre particolarmente ostica, e Colosseum, in cui potrete sfidarvi nelle scalate con un vostro amico. Aggiunta anche la modalità online (grazie Atlus).
Sorrow – Recensione Catherine Full Body: traditori su Nintendo Switch
La versione per Nintendo Switch di Catherine Full Body si comporta discretamente bene sia in modalità portatile sia con la console inserita nel Dock. Stabile il frame rate, fisso sui 30 fps, i modelli, gli effetti di luce e le ombre sono rimasti praticamente gli stessi della versione PlayStation 3. Se questo viene dissimulato sapientemente in versione handled, con la console inserita nel Dock si notano pesantemente gli effetti del tempo. Rimasto immutato l’annoso problema della telecamera che, sebbene non sia così invalidante considerando che parliamo di un puzzle game, rende praticamente una tortura il voler passare dietro i cubi della torre.
Il porting su Switch ha “portato” con sé anche tutti i DLC disponibili per Catherine Full Body uscito su console lo scorso anno. Presenti quindi tutti i personaggi aggiuntivi che potrete giocare in Babele, compreso Joker di Persona 5, e ulteriori doppiaggi aggiuntivi per Catherine (e siamo arrivati a 14 voci differenti). Un’altra piccola aggiunta, sicuramente non proprio di rilievo, ma particolarmente divertente, è il paio di occhiali che potrete trovare all’interno del bagno dello Stray Sheep. Indossateli, non vi diciamo altro.
Un ritorno corposo!
Concludiamo questa nostra recensione di Catherine Full Body per Nintendo Switch con una riflessione. Non esistono, nel mercato videoludico contemporaneo, titoli che hanno osato così tanto dal punto di vista narrativo. Sia nel lontano 2012, quando Atlus sfornò un titolo interamente basato sul tradimento, sia oggi, nel 2020, quando è arrivata a toccare tematiche ancor più scottanti e attuali con Catherine Full Body.
Vi consigliamo assolutamente di approcciarvi al titolo, con la consapevolezza che non è un videogioco facile da digerire. I puzzle sono via via sempre più complessi, non per tutti sicuramente, ma doneranno una sensazione di estrema soddisfazione una volta portati a termine. Se riuscirete a soprassedere a qualche piccolo difetto tecnico, che Catherine si porta dietro da ormai otto anni, potrete entrare in un mondo che vi cambierà nel profondo. Non siate pecore, suvvia.
Punti a favore
- Il ritorno più "corposo" di Catherine
- Narrazione sorprendente, oggi più che mai
- Tematiche profonde e ben gestite
- Gameplay divertente e ingegnoso
- Tante possibilità
Punti a sfavore
- Graficamente troppo datato
- Gestione della camera a tratti frustrante
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