Scopriamo nella nostra recensione se Ender Lilies: Quietus of the Knights è davvero un altro valido metroidvania per Nintendo Switch
Scrivere una recensione per Ender Lilies: Quietus of the Knights per Nintendo Switch è stato un vero piacere per un motivo. Dall’umile Xeodrifter di Renegade Kid, che oggi è meglio nota (in parte, almeno) come Atooi, al più blasonato e recente Hollow Knight, viene da chiedersi se quello dei metroidvania non sia un “troppo” che “stroppia”. Siamo lieti di comunicare, così, già all’inizio, che non è affatto così. I platformer a scorrimento laterale votati all’esplorazione di una grande mappa, tra Bloodstained: Ritual of the Night e l’imminente Metroid Dread, stanno vivendo sull’ibrida della Grande N una seconda giovinezza.
Con questo non intendiamo però che il genere sia in esubero, tutt’altro. Semplicemente, non aspettatevi che Ender Lilies reinventi la ruota perché non lo farà. Ciò che il gioco ha da offrire, per motivi che illustreremo meglio più avanti, è “solo” un ottimo esponente del genere. I toni e l’atmosfera la fanno da padrone, ma sotto la scorza dura dell’estetica e della presentazione vige un ancor più austero (ma comunque benvenuto, fino a un certo punto) gameplay fatto di combattimenti ardui e boss veramente duri a morire. E no, ci rifiutiamo di riesumare le battute su Dark Souls: dopo un po’ vengono a noia.
Il mughetto dove lo metto, dove lo metto
In fase di recensione su Nintendo Switch Ender Lilies: Quietus of the Knights ci ha dato le redini, manco a farlo apposta, di Lily, sacerdotessa risvegliatasi nel regno cupo e desolato di Finis. La maledizione chiamata necropioggia ha trasformato la brava gente del regno, da mercanti a cavalieri, in orridi mostri. Starà a Lily, cioè a noi, purificarne e salvarne gli spiriti. Il mondo di Finis, non più in grado di reagire alla presenza degli Impuri, è caduto in rovina, e Lily si risveglia in una chiesa persa tra i ruderi per porre rimedio a questa tragedia. Okay, forse qui un confronto con Dark Souls ci può stare.
Tuttavia, Lily rimane una ragazzina indifesa incapace di difendersi, ma per nostra fortuna sarà un misterioso cavaliere nero a gestire gli scontri sin dai primi istanti di gioco. La cupa figura si materializzerà in tempo per attaccare, restando invisibile durante le fasi di esplorazione. Visivamente, l’effetto si traduce come i vari Persona dell’omonima serie (vedete voi se fare un confronto con l’Arsene di Smash o quello di Persona 5 Strikers). Lo spettro, oltre a comporre l’ossatura dei combattimenti, sarà solo il primo dei tanti spiriti che ci accompagneranno nel corso dell’avventura.
50% Mega Man, 50% Kirby, 100% eroe – Recensione Ender Lilies: Quietus of the Knights per Nintendo Switch
I boss non mancano di certo nel mondo di gioco di Ender Lilies: Quietus of the Knights, ma in fase di recensione nella versione Nintendo Switch abbiamo trovato un incentivo in più per sconfiggerli. Solitamente, la sola ricompensa è il progresso. Tuttavia, in modo non dissimile da Crash Bandicoot 3: Warped o da un Mega Man qualsiasi, in questo caso ne usciremo letteralmente più forti. Per ogni anima purificata (e per ogni boss sconfitto) potremo usarne l’abilità centrale a nostro vantaggio. Che si tratti di un martello, di un corvo con cui attaccare a distanza o del nuoto subacqueo, c’è di tutto.
Per non scadere nel cosiddetto “OP”, però, se ne possono equipaggiare solo sei alla volta, divisi in due gruppi di tre scambiabili alla sola pressione di un pulsante. In pratica si tratta di un combat system molto simile a quanto Koji Igarashi ha riversato in Bloodstained: Ritual of the Night (al cui titolo, così come per Castlevania: Symphony of the Night, questo gioco allude molto chiaramente nel proprio), solo un po’ più immediato. Oseremmo dire infatti che il nostro oggetto di analisi abbia saputo superare le proprie muse con un approccio più facile da personalizzare, e per questo a tratti pure più elegante.
Anime oscure – Recensione Ender Lilies: Quietus of the Knights per Nintendo Switch
Progredendo nel gioco è possibile ottenere alcuni strumenti in modo organico, mentre ci si avventura nelle labirintiche ambientazioni del gioco. Con questi oggetti è possibile potenziare i propri spiriti, aumentandone permanentemente l’efficacia. In aggiunta, si possono ottenere dei benefici tramite delle reliquie, come ad esempio un potere d’attacco maggiore o uno slot aggiuntivo per curarsi. Trovarli non sarà semplice, ma come per ogni metroidvania il progresso facilita l’esplorazione. In aggiunta, senza gli assurdi requisiti di sblocco di Shantae, il viaggio rapido ci sarà di enorme aiuto.
Sperimentare con i vari set di spiriti è sicuramente incoraggiato, poiché Ender Lilies: Quietus of the Knights di certo non ci va piano con la difficoltà. Pur astenendoci strenuamente dai confronti con Dark Souls a livello superficiale, un’anima Souls-like nel combattimento è più che presente. Mentre un nemico da solo non è certo una minaccia, una moltitudine può causare seri problemi a Lily se non giocate d’astuzia con le abilità degli spiriti. Correre e martellare il tasto di attacco serve a ben poco, mentre la cautela riposta nell’attesa di un’occasione per contrattaccare è la chiave per vincere.
Okay, mentivamo, è proprio come Dark Souls – Recensione Ender Lilies: Quietus of the Knights per Nintendo Switch
Negli scontri con i boss di Ender Lilies: Quietus of the Knights, in fase di recensione su Nintendo Switch, abbiamo scoperto che questi ultimi seguono un chiaro pattern nei loro attacchi. Tuttavia, man mano che la loro salute cala, la loro forza aumenta, potenziandone il potere d’attacco e influendo anche sulla varietà di mosse a loro disposizione. Schivare è assolutamente vitale per sopravvivere, e fortunatamente il gioco non manca di fornirvi un punto di salvataggio prima di ogni scontro. Abbiamo parlato di sperimentazione, ed ogni punto di ristoro vi consente di farlo dopo ogni sconfitta.
Non è solo il combattimento a prendere spunto da Dark Souls, però. Anche il modo in cui le stesse ambientazioni e le lettere sparse in giro per il mondo di gioco ci raccontano la trama col contagocce risulta molto similare al classico di From Software. Per essere chiari, però, è un confronto che una volta tanto eleva il titolo di cui stiamo parlando e anche di parecchio. L’esplorazione, se non per gli oggetti, è quanto mai incoraggiabile per chi tra voi voglia costruire l’intricato puzzle della trama. Gli spizzichi e i bocconi da raccogliere sono parecchi, ma possiamo garantirvi che ne vale la pena.
Dal software con amore (e armonia) – Recensione Ender Lilies: Quietus of the Knights per Nintendo Switch
La cura certosina di Ender Lilies: Quietus of the Knights ci porta a parlarne bene nelle battute finali di questa recensione della versione Nintendo Switch. Partendo dalla grafica, per quanto il gameplay sia a scorrimento laterale va tutto a beneficio della direzione artistica fenomenale visibile su schermo. Tutto, dal design intimidatorio dei nemici al tenue bagliore della fauna, è stato curato con un’attenzione ai dettagli che rasenta il maniacale. Se consideriamo lo stato in cui Bloodstained ha raggiunto l’ibrida della Grande N, al confronto questo titolo si piazza più di due spanne sopra.
In modo analogo e complementare all’immersione, la colonna sonora è semplicemente stellare nella sua varietà di brani strumentali, dal sobrio pianoforte a pezzi orchestrali che non sarebbero fuori posto in un concerto degli Earthbound Papas. Alcuni brani, in particolar modo, non hanno proprio voluto saperne di uscire dalle nostre teste anche dopo aver finito di testare il gioco. E siccome il canale Topic ufficiale del team di sviluppo è disponibile, abbiamo pensato bene di condividere con voi questa piacevole “tortura”, così avrete anche voi un assaggio di ciò che vi attende.
Considerazioni conclusive
Non è che il titolo sia esattamente esente da piccoli cali di framerate; in molti punti del gioco ne abbiamo trovati. Non si tratta mai di problemi gravi, ma in confronto ai meravigliosi sessanta fotogrammi al secondo i cali in questione sono quasi un pugno in un occhio. Però, con quanto abbiamo detto finora, sembra più una pignoleria che altro. Il gioco rimane un’autentica delizia in fatto di grafica e audio, con un gameplay eccellente che lega insieme l’intera esperienza. Si tratta di uno dei migliori metroidvania su Switch? Non solo, è anche uno dei migliori del 2021, nonché uno degli esponenti più curati sulla console.
Ender Lilies: Quietus of the Knights passa a pieni voti il test della nostra recensione su Nintendo Switch. L’eccellente motore grafico, con colori spenti ma anche accesi dove serve, unito alla colonna sonora vi terrà per mano in un’esperienza memorabile. Il gameplay è un ottimo collante, specie visto l’alto potenziale garantito dalla sperimentazione. Si tratta di un titolo talvolta tosto, tuttavia solo gli occasionali cali di framerate lo separano dal dieci con bacio accademico. Per venticinque euro e un minimo di quindici ore per portarlo a termine, vale decisamente la pena di ridestare i cavalieri dal loro silenzio.
Questo era ciò che pensavamo noi. Voi però di che opinione siete? Ditecelo qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttoteK per leggere altre recensioni ed avere tutte le notizie più importanti sulla sfera videoludica e non solo. Per i vostri bisogni da gamer, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming.
Punti a favore
- Gameplay vario ed efficace, con spazio alla personalizzazione
- Visivamente eccellente e sempre d’atmosfera
- Colonna sonora fuori parametro, non lo ripeteremo mai abbastanza
- Ottimo rapporto tra tempo di gioco e prezzo
Punti a sfavore
- La difficoltà potrebbe essere frustrante, specie a fine gioco
- Alcuni cali di framerate spezzano l’incantesimo
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