Pit Blocks 3D è un gioco rompicapo della stessa famiglia di Tetris, ma con alcune peculiarità: è ambientato nello spazio, la visuale si cambia a piacimento come i blocchi, e vi è una parvenza di storia principale. Ma non è tutto oro quel che luccica
Il genere dei rompicapo da sempre affascina ogni tipo di giocatore: è divertente e demanda al giocatore un minimo di attenzione necessaria al risolvimento del livello affinando le sue abilità. Non a caso Tetris fu il capostipite di quella serie di giochi in cui bisognava inserire dei blocchi negli spazi vuoti, in modo da far combaciare tutti i blocchi che randomicamente scorrevano dall’alto.
Negli anni ci sono state tante rivisitazioni di questo tipo, fino a giungere a Pit Blocks 3D: in tutto e per tutto un rompicapo classico, dove, come il già citato Tetris, bisogna inserire i blocchi all’interno di un campo di gioco.
L’ambientazione di Pit Blocks 3D è il Sistema Solare: siamo dei ricercatori per conto di un’agenzia di ricerca e il nostro compito è analizzare i pianeti che man a mano si avvicendano, avvicinandoci alla nostra meta che è il Sole. Tutto ciò mentre costruiamo figure geometriche non meglio identificate e cerchiamo di riempire la griglia di gioco senza arrivare al Game Over.
Nel caso di Pit Blocks 3D, però, non sempre la realizzazione di questo tipo di giochi è al massimo: segui la recensione per capire il motivo!
Pit Blocks 3D: un’ambientazione spaziale | Recensione
Il contesto in cui è stato inserito il gioco è lo spazio, più precisamente il Sistema Solare. Qui, partendo dal Pianeta più lontano fino ad arrivare al Sole, si svolge la nostra prima avventura: allo scadere di un timer, variabile a seconda della difficoltà e della dimensione del campo da gioco, si viene catapultati alla scoperta del Pianeta successivo con una esaustiva didascalia dello stesso.
Le informazioni collezionate possono essere visualizzate, sotto forma di schede informative, nel menù principale, ma c’è un però: queste schede possono essere collezionate solo ai livelli di difficoltà Avanzato ed Esperto. Niente di troppo complicato: la difficoltà di Pit Blocks 3D risiede in due aspetti maggiori, ma di questo parlerò più avanti.
Una volta giunti al Sole, si potranno scoprire altri Sistemi, questa volta non reali ma di fantasia. Anche qui, ogni Sistema ha i suoi Pianeti e le relative schede da scoprire, mentre i blocchi da sistemare scenderanno ad una velocità sempre maggiore.
Purtroppo, ho notato vistosi cali di frame rate soprattutto muovendo la telecamera verso il Sole, o comunque verso il centro di ogni Sistema, rendendo la mia esperienza di gioco frustrante. Il problema si risolve muovendo la telecamera lontana dalla vista dell’astro, ma il livello conclusivo di ogni stage è ambientato proprio in corrispondenza di tali stelle: il movimento di telecamera sarà inutile e i cali di frame rate, a volte anche 5/6 al secondo, saranno davvero insopportabili.
Pit Blocks 3D: livelli di difficoltà e gameplay | Recensione
In Pit Blocks 3D è possibile, all’inizio di ogni partita, gestire il campo da gioco: renderlo più piccolo influirà sul countdown necessario ad avanzare fra i Pianeti che sarà di pochi secondi, mentre aumentarne le dimensioni renderà le manovre di spostamento dei blocchi più semplici, a dispetto del conto alla rovescia che può raggiungere i diversi minuti.
I blocchi sono di diversa forma e dimensione e possono essere mossi a proprio piacimento per essere ben posizionati dal giocatore. I movimenti avvengono sui piani x,y,z dello spazio di gioco, e a difficoltà maggiori assumono forme più complesse.
Vien da sé che le difficoltà maggiori richiedano attenzioni maggiori da parte dei giocatori, complice anche la velocità con cui i blocchi cadono. Ma sono anche l’unico modo per ottenere le schede riassuntive di ogni Pianeta scoperto, in modo da poter completare la collezione.
I blocchi, inoltre, possono essere capovolti come si vuole: in verticale o in orizzontale, ogni giocatore saprà come posizionarli in modo da completare una superficie. Come in ogni tetris, infatti, il completamento di una linea o, in questo caso, di una superficie di blocchi, permetterà di liberarsi di quest’ultima e di abbassare l’altezza complessiva delle torri costruite.
Purtroppo, e qui ancora uso questo avverbio, lo spostamento dei blocchi stessi risulta macchinoso ed impreciso: i comandi reagiranno dopo qualche frazione di secondo, e nella mia esperienza di gioco mi è capitato anche molte volte che l’input di comando non venisse registrato dal gioco, contribuendo ad accrescere quel senso di frustrazione che, unito ai vistosi cali di frame, non mi permettono di dare a Pit Blocks 3D la sufficienza che si sarebbe meritata.
Pit Blocks 3D: considerazioni finali | Recensione
Pit Blocks 3D non rivoluziona il genere dei rompicapo, ma riesce ad intrattenere il giocatore con un sistema di gioco già da tempo collaudato. L’audio di gioco è composto da sole due tracce che si ripetono in un loop infinito, ma sono piacevoli all’ascolto: rimandano alle colonne sonore di quei giochi del genere sci-fy. Il gioco è completamente in lingua Inglese, ma è abbastanza basilare.
Tutto sommato, se Pit Blocks 3D, che puoi trovare su Steam, non avesse avuto macroscopici e fastidiosissimi cali di frame rate, e se i comandi avessero risposto perfettamente agli input, avrebbe certamente meritato la sufficienza. Se sei alla ricerca di un platform, dai un’occhiata alla recensione di vridniX!
Punti a favore
- Ambientazione spaziale
- È un tetris in tre dimensioni
Punti a sfavore
- Mastodontici cali di frame rate
- I comandi non rispondono prontamente
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