Omega Strike è un classico metroidvania in pixel art sviluppato da Woblyware che, pur non innovando, risulta solido e divertente
Omega Strike è un metroidvania 2D a scorrimento orizzontale sviluppato da Woblyware in pixel art. Il titolo, distribuito inizialmente sul PC tramite la piattaforma Steam, è recentemente arrivato anche su Nintendo Switch ed è proprio quest’ultima versione che ci siamo cimentati a recensire.
La trama è poco più di un pretesto per dare il via all’azione vera e propria. Uno scienziato di nome Omega ha creato un elisir in grado di amplificare le capacità dei soldati ed i vertici militari hanno ben pensato di somministrarlo a gran parte delle forze armate. Poco dopo, i soldati hanno iniziato a trasformarsi in mutanti sotto il controllo del dottor Omega e, grazie a queste forze soverchianti, lo scienziato pazzo ha rapidamente ottenuto il controllo del mondo, che ora domina dalla sua fortezza volante. Solo un esiguo numero di ribelli si oppone ancora al folle dottore.
Omega Strike: gameplay classico ma solido | Recensione
Omega Strike è un metroidvania piuttosto classico per dirla tutta. Il gioco si basa infatti sulla classica e rodata formula di esplorazione, sblocco di nuove abilità in seguito all’uccisione dei boss e conseguente capacità di raggiungere nuove aree. La piccola nota di originalità offerta da Omega Strike consiste nel fatto di avere a nostra disposizione 3 personaggi giocabili e di poterli intercambiare in totale autonomia, sfruttando sempre quello le cui abilità si confanno meglio al momento.
I tre alter-ego che il giocatore può impersonare in Omega Strike si chiamano Sarge, Bear e Dex. Ognuno di questi personaggi dispone di abilità peculiari, che nel corso dell’avventura verranno ulteriormente ampliate. Sarge ha come arma un mitragliatore, che ha il rateo di fuoco e la gittata più alte del trio. Man mano il nostro Sarge imparerà inoltre a rotolare, aggrapparsi a dei tubi e distruggere piccole barriere di roccia. Bear è, come il nome suggerisce, il più forte ed in virtù di ciò può spostare massi. In seguito imparerà anche a piazzare esplosivi per aprire nuove vie. I colpi della sua arma sono diretti verso il basso e sono anche in grado di rimbalzare. Infine abbiamo Dex, che è armato di un potente fucile a pompa la cui gittata è però piuttosto ridotta. Dex può effettuare doppi salti e sbloccherà anche la possibilità di effettuare uno scatto. Capire quando switchare da un personaggio all’altro è fondamentale in Omega strike: scegliere il personaggio giusto ci semplificherà molto l’avanzamento nelle fasi esplorative ed anche gli scontri contro i boss.
Il gioco offre otto aree esplorabili e un buon numero di boss. Nelle zone sono presenti 3 tipi di oggetti nascosti: forzieri che offrono monete, medikit e cubi della vita. Le monete d’oro possono essere usate per comprare potenziamenti del nostro armamentario (quantità di danni e gittata), cure od oggetti che ci permettono di tornare istantaneamente alla base. I cubi della vita possono essere invece scambiati per ottenere un aumento della salute massima. Pur non stravolgendo quindi la formula classica dei metroidvania, Omega Strike riesce a offrire un gameplay sufficientemente variegato, grazie ai tre personaggi, solido e divertente.
Omega Strike: non stupisce ma convince | Recensione
Per quanto riguardo il lato tecnico, abbiamo veramente poco da eccepire ai ragazzi di Woblyware. Omega Strike gira benissimo su Switch: sia in modalità portatile che in modalità docked non abbiamo mai rilevato alcun tipo di difetto grafico o rallentamento. Dal punto di vista artistico la pixel art usata risulta piacevole senza però colpire in modo particolare. Assolutamente adeguato il sonoro che offre musiche orecchiabile che strizzano un occhio al passato del genere.
Buona è anche la longevità del titolo che, in base a quanto deciderete di esplorare a fondo le aree, si attesterà tra le 6 e le 8 ore. Da notare che la difficoltà di alcuni boss ci è parsa tarata un po’ troppo verso il basso giocando a livello normale (le cose cambiano sensibilmente a difficile). Il livello si sfida complessivo del titolo risulta invece assolutamente adeguato.
Omega Strike: i metroidvania come li facevano una volta | Recensione
In definitiva Omega Strike è un gioco che ci ha convinto, soddisfatto e divertito, lasciandoci la voglia di una seconda run dopo essere arrivati ai titoli di coda. Il titolo è un metroidvania piuttosto classico, che non innova di certo il genere e non offre un lato artistico particolarmente ricercato, ma si basa su un gameplay assolutamente solido e ben congegnato che non risulta mai noioso… e questo di gran lunga la cosa più importante per un titolo di questo tipo. Promosso.
E voi cosa ne pensate di Omega Strike? Fatecelo sapere nei commenti e non dimenticate di continuare a seguire la nostra sezione dedicata ai videogames.
Punti a favore
- Gameplay solido e divertente
- Livello di sfida complessivo adeguato
- I nostalgici lo ameranno
Punti a sfavore
- Non osa e non innova
- Un filo di backtracking di troppo
- A “normale” i boss risultano debolucci
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