Ritorna su PS4 e PC Ni no Kuni Remastered: il gioco PS3 ritorna senza grandi modifiche ma la solita qualità ; ecco la nostra recensione
Quella di Ni no Kuni è una storia particolare. Il gioco di ruolo, in sviluppo presso Level-5, è nato in una duplice versione: Nintendo DS e PS3. La versione portatile, alla quale è stata data priorità vista la popolarità della piattaforma, non è mai uscita dal Giappone. Poco tempo dopo, è arrivata la versione per console Sony, con rilascio anche in occidente. I due giochi erano leggermente diversi, anche sotto il profilo ludico, essendo la prima fondata sul touch.
Arrivati nella generazione PS4, è stato creato Ni no Kuni 2: Il destino di un regno (recensito qui), che riprende lo stile ma modifica gran parte dell’opera, sopratutto nel gameplay. Il suo principale merito è transitare un’IP rimasta limitata alla sola PS3 su varie altre piattaforme. Arrivati a questo punto, non si poteva non proporre una nuova versione del primo capitolo: Ni no Kuni Remastered, disponibile su PS4 e PC (e su Nintendo Switch in versione porting, non remastered). La nostra recensione si basa sulla versione PS4 del gioco.
Mettiamo subito in chiaro le differenze di Ni no Kuni Remastered: il miglioramento è unicamente grafico, ma non per questo di scarso impatto. Il gioco offre due opzioni grafiche su PS4 Pro: l’opzione 4K/30fps e quella 1440p/60fps. Su PS4 standard ci si deve “accontentare” dei 1080p/60fps, mentre su PC è possibile raggiungere i 4K/60fps. Nel complesso, il lavoro di rimasterizzazione ha reso l’opera più pulita e luminosa, giovando molto al cel-shading, con i suoi colori pieni e le sue animazioni fluide. Ni no Kuni Remasterd è una gioia per gli occhi, pur con quale limite poligonale che denota la sua origine. Per il resto, questa versione non include alcuna novità , se non determinati bonus che nell’originale erano stati dati in caso di preordine.
Come prima, meglio di prima | Recensione Ni no Kuni Remastered
L’opera rimane quindi sé stessa e, nel complesso, è assolutamente un bene. Ni no Kuni è stato realizzato in collaborazione con alcune figure dello Studio Ghibli. Lo stile grafico, ma anche la narrazione ricordano facilmente i lungometraggi di Miyazaki e Takahata. La trama segue infatti le vicende di un bambino, Oliver: il giovane, in seguito a un incidente, perde la madre, ma trova una nuova speranza nella figura di Lucciconio, il Gran Sire delle Fate, che gli chiede di sconfiggere una forza malvagia di un “altro mondo” (questo il significato di “ni no kuni”). Oliver accetta quindi di divenire un mago e di combattere insieme a nuovi alleati per salvare la madre.
Uno dei punti di forza della trama è che, al pari delle migliori opere dello Studio Ghibli, riesce ad essere dolce e semplice, senza mai risultare banale. L’altro mondo, il ni no kuni, è legato al nostro in modo diretto e ogni persona ha un corrispettivo, un doppio: le due versioni di una stessa persona si possono influenzare e, quindi, Oliver dovrà spesso viaggiare dalla propria città fino al mondo magico per risolvere vari problemi. Il viaggio del bambino può quindi essere visto in due modi: una reale avventura in un vero mondo alternativo, oppure una grande fantasia che ha il solo scopo di dargli una speranza e distrarlo dalla sofferenza derivante dalla perdita della madre. In ogni caso, la trama funziona e appassiona: se siete fan Ghibli, non abbiate dubbi, rimarrete incollati fino alla fine. Ogni personaggio e ogni luogo è ben caratterizzato: ogni angolo è pieno di colore e fantasia, in un mix di umani, animali antropomorfi e mostricciatoli.
Proprio questi ultimi ricoprono un ruolo fondamentale in Ni no Kuni Remastered. Ogni personaggio della squadra può combattere in prima persona, ma è consigliabile servirsi dell’aiuto di un famiglio, una creatura del mondo di gioco resa amichevole. Si tratta di una struttura alla Pokémon, se volete un confronto facile da capire, anche se le dinamiche sono molto diverse. Per iniziare, non si tratta di un gioco di ruolo a turni: il combattimento avviene in tempo reale, anche se non si tratta di un action.
Ogni personaggio ha accesso a una serie di opzioni tramite un menù nel quale navigare in tempo reale, come ad esempio l’attacco, la difesa e varie abilità speciali che consumano MP. Selezionando un’opzione, il personaggio la esegue per un certo lasso di tempo (manciate di secondi), per poi ridarci il controllo. Il giocatore controlla solo un PG alla volta, mentre gli altri sono lasciati all’IA, non molto precisa (ma è possibile impostare delle tattiche, sopratutto nelle fasi più avanzate). Ogni creatura, però, può rimanere in campo al massimo per trenta secondi, prima di riposarsi: è obbligatorio, nelle battaglie più lunghe, sostituirle più volte, facendo attenzione a sfruttare, di volta in volta, le giuste abilità per arrivare alla vittoria.
Ni no Kuni Remastered, al pari dell’originale, non è un titolo complesso: ci sono rari picchi di difficoltà , sopratutto nelle primissime fasi, ma in generale anche a difficoltà “Normale” (quella massima) un giocatore con un minimo di esperienza non avrà problemi. Se pensate di far giocare Ni no Kuni a un bambino inesperto, potete optare per la modalità “Facile”, invece, così potrà godersi la storia senza preoccuparsi troppo di allenare la squadra o fare attenzione alle fasi del combattimento più complesse.
Un altro ritmo, un’altra profonditÃ
Ni no Kuni Remasterd, come molti giochi di ruolo, richiede un po’ di pazienza, in particolar modo nelle fasi iniziali, dove approccia la trama e, sopratutto, gli elementi ludici con molto lentezza. Sono necessarie varie ore per poter iniziare a catturare i mostri, ottenere il team e sbloccare tutte le meccaniche di combattimento. Superata tale fase, però, si apre un mondo magico bellissimo da esplorare.
Le missioni secondarie sono perlopiù fetch quest, ma sono inserite in un ampio insieme di ricompense che le rende sempre molto utili (denaro, oggetti vari e punti speciali che sbloccano capacità extra, come camminata più veloce, più cure in combattimento, maggiore furtività per cogliere alle spalle i nemici e iniziare lo scontro con un vantaggio, etc). Anche il sistema di potenziamento dei mostri non si basa solo sui classici punti esperienza, ma richiede di prendersene cura con diversi cibi, per influenzare le statistiche in vario modo. Nella sua semplicità , Ni no Kuni Remastered, al pari dell’originale, rimane sempre interessante e divertente. Si tratta inoltre di un’opera longeva, che supera facilmente il centinaio di ore per il completamente massimo.
Infine, il doppiaggio è sempre inglese o giapponese, con i soliti sottotitoli italiani che sfruttano il dialetto romano per caratterizzare Lucciconio (il quale in originale usa uno specifico dialetto giapponese): come nel caso di Final Fantasy IX, può piacere o meno (a noi piace, per quanto non avvezzi a tale parlata). Se siete amanti di Ni no Kuni 2 e state cercando di capire se il primo capitolo fa per voi, dovete solo sapere che avrete tra le mani un’avventura con un ritmo più pacato ma con personaggi e trama meglio gestiti e approfonditi; questa remastered fa (solo) quello che doveva: proporre una grafica pulita e adeguata a questa generazione.
- Grafica rimasterizzata – Grafica e performance migliorate rispetto alla versione originale
Punti a favore
- Miglioramenti grafici utili
- Il solito ottimo gioco
Punti a sfavore
- Nessuna novitÃ
- Costo forse leggermente alto
- Le lentezze iniziali potrebbero scoraggiare chi è abituato al secondo capitolo
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