Quanti da piccoli sognavano di diventare astronauti? Scopriamo in questa recensione Kerbal Space Program, il simulatore spaziale che potrà avverare i vostri sogni
La luna, le stelle e tutti i corpi celesti presenti nell’universo hanno da sempre attratto l’uomo verso l’ignoto. La voglia di scoprire nuove forme di vita e un altro pianeta abitabile sono solo alcuni degli obiettivi attuali che NASA e altre agenzie aerospaziali si sono prefissati in questi anni. Ma cosa succederebbe se, al posto del nostro sistema solare, ce ne fosse uno abitato da curiosi omini verdi? Kerbal Space Program è quel mondo, il nostro visto da occhi diversi, ma con gli stessi obiettivi. Scopriamolo insieme in questa nostra recensione.
Kerbal Space Program: quando laurearsi in ingegneria spaziale risulta utile | Recensione
Se state pensando a un giochino semplice sol perché al posto delle persone troviamo dei curiosi Kerbal verdi, allora vi state pienamente sbagliando. Kerbal Space Program infatti vi metterà al posto di comando di un centro spaziale, ma non vi semplificherà il compito di mandarla avanti. Dovrete mettere tutto il vostro ingegno, la vostra precisione e il vostro impegno per riuscire ad andare avanti nel vostro programma aerospaziale.
La nostra base
La vostra base sarà composta da diverse strutture che torneranno utili durante tutto il vostro percorso. Quella sicuramente più importante di tutte è l’Edificio Assemblaggio Veicoli (EAV), nel quale dovrete mettervi alla prova e costruire dei razzi sempre più complessi per viaggi sempre più lunghi e impegnativi. Mantenere un buon baricentro costruendo un razzo stabile, ma che allo stesso tempo sia sicuro e ben strutturato per uscire dall’atmosfera e tornare sul pianeta non è propriamente facile. Fortunatamente in nostro soccorso arriveranno dei comandi che ci permetteranno di posizionare i pezzi simmetricamente, controllare il baricentro e quant’altro durante i vari stadi.
All’inizio della nostra avventura avremo solo i pezzi necessari per costruire un razzo basilare che ci permetta di compiere le missioni più semplici. Ogni missione ci porterà una certa quantità di soldi e scienza. I primi ci permetteranno di costruire razzi sempre più potenti e costosi, mentre i punti scienza saranno utili per sbloccare nuovi componenti da utilizzare nell’EAV. Nell’edificio Ricerca & Sviluppo infatti sarà presente un albero tecnologico utilizzabile proprio per questo scopo.
La nostra base sarà composta da altre strutture come ad esempio il complesso degli astronauti, l’hangar degli spazioplani e la relativa pista. Inoltre ci saranno edifici logistici come il centro controllo missione, l’edificio amministrativo e la stazione di tracciamento. A concludere il tutto troviamo la piattaforma di lancio dalla quale partiranno tutte le nostre missioni.
Costruzione e sistema di pilotaggio
Come abbiamo accennato poc’anzi nella recensione, la costruzione di un razzo in Kerbal Space Program è un punto cruciale del gioco. Un piccolo errore e, oltre a perdere i nostri piccoli astronauti, rischieremo anche di mandare in fumo tantissimi soldi, senza possibilità di poter rimediare. In questa fase, oltre a dare forma al razzo, dobbiamo anche impostare tutti i vari parametri che ci permetteranno di eseguire un volo in tutta tranquillità.
Tuttavia, questi parametri da soli non bastano. Ad ogni lancio saremo costretti ad eseguire piccole manovre che ci permetteranno di volare nell’atmosfera o fuori dalla stessa, a seconda del nostro scopo. In aiuto arriva il SAS, il sistema di pilotaggio automatico che ci permetterà di mantenere il nostro razzo lungo una rotta prefissata senza il pericolo di perderne il controllo.
Il bello però arriva una volta superata l’atmosfera. È proprio in questo caso che ogni piccola manovra sarà importantissima alla riuscita della missione. Volare nell’orbita del pianeta, di un satellite o eseguire una qualsiasi manovra di avvicinamento a un corpo infatti, richiederà molta attenzione da parte nostra. Sarà possibile programmare il tutto grazie a ai nodi di manovra, particolari punti impostati da noi lungo la traiettoria, che ci permetteranno di vedere i risultati della stessa prima di procedere. Cambiare orbita, la sua eccentricità oppure la sua inclinazione sarà quindi più semplice, così come avvicinarsi o allontanarsi da un corpo celeste.
Kerbal Space Program: analizziamo il comparto tecnico | Recensione
Come c’era da aspettarsi, la grafica non è per nulla realistica, né tanto meno molto dettagliata. Tuttavia, proprio per questo motivo il gioco risulta essere più leggero ed è quindi dotato di una fluidità che ci permetterà di eseguire ogni singola manovra al momento giusto, senza piccoli lag dovuti a sovraccarico di GPU e CPU. Di notevole importanza è inoltre il sistema audio. Sebbene i dialoghi siano appena accentuati, i rumori d’ambiente sono ben curati in ogni dettaglio, rendendo ancora più immersiva la nostra esperienza. L’unica nota negativa deriva dal volume che risulta essere troppo alto anche con tutti i parametri al minimo.
Paragrafo a parte in questa recensione merita il comparto dei comandi di Kerbal Space Program. Sebbene governare una nave non sia poi una passeggiata, la distribuzione dei comandi su mouse e tastiera permette di compiere manovre impegnative senza il minimo sforzo. La suddivisione fra comandi di pilotaggio del razzo (sulla tastiera) e comandi a schermo relativi alla camera, nodi di manovra e tutto ciò che riguarda l’HUD del gioco (sul mouse) infatti risulta essere ben organizzata, garantendo ottimi risultati e una precisione al millimetro in ogni singola manovra.
Kerbal Space Program: conclusioni finali sul simulatore spaziale | Recensione
Siamo ormai giunti alla fine di questa recensione ed è arrivato il momento di tirare un po’ le somme su Kerbal Space Program. Sebbene il gioco voglia risultare leggero, il sistema che vi è dietro è tutto tranne che un gioco per bambini. Essendo un gioco di nicchia, riservato soprattutto ad appassionati del genere, non sarà semplice, almeno nelle prime ore di gioco, riuscire a completare ogni singola missione. Ecco perché, a differenza di molti titoli, è consigliatissimo giocare prima tutto il tutorial che spiegherà a grandi linee tutte le manovre base da eseguire per iniziare a giocare.
Il tutorial infatti risulta essere ben dettagliato, fornendoci anche una spiegazione scientifica del perché sia consigliabile eseguire alcune azioni. Gli imprevisti comunque non mancheranno anche dopo svariate ore di gioco. Un minimo errore nel progettare il razzo potrebbe infatti costarvi tantissimo, specialmente con livelli di difficoltà abbastanza elevati.
Per questa recensione su Kerbal Space Program è ormai tutto. Per non perdervi future news sul mondo dei videogiochi, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
Update sul DLC
Kerbal Space Program: Breaking Ground Expansion | Recensione
Con questo nuovo DLC il simulatore spaziale si amplia ancora di più, con nuove caratteristiche e dettagli che prima non c’erano. Le funzioni che saltano subito all’occhio e che sono state molto apprezzate riguardano l’introduzione di nuovi componenti robotici (snodi, pistoni, rotori, servomeccanismi e altro) che permettono di ampliare ulteriormente i nostri veicoli. Sarà possibile trasportare diversi dispositivi scientifici grazie ai contenitori di stoccaggio, permettendoci di svolgere ricerche scientifiche più approfondite anche sui corpi celesti più distanti da noi.
Proprio questi ultimi infatti presentano delle nuove texture e modelli. La loro superficie infatti sarà costellata da impatti con meteoriti, crateri, affioramenti rocciosi e tanto altro ancora, rendendo i nostri viaggi ancora più emozionanti. Se per elementi piccoli basterà il nostro equipaggio, per esplorare più a fondo il pianeta avremo bisogno di rover o di veicoli senza pilota, magari dotati di una o più parti robotiche introdotte proprio con questa espansione.
Punti a favore
- Ottimo livello di difficoltà...
- Fisicamente ben strutturato
Punti a sfavore
- ...un po' troppo elevato per chi è alle prime armi
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