Quasi un anno dopo il rilascio ufficiale del gioco base, arriva il secondo DLC di Dark Souls III, The Ringed City. Scopriamone insieme pregi e difetti in questa recensione
The Ringed City, il secondo contenuto aggiuntivo per Dark Souls III, conclude la Lore della saga Dark Souls. Include 2 nuove arene per il PVP e due nuove location con ben 4 boss fight.
La trama di questo DLC si ricollega al precedente Ashes of Ariandel in maniera perfetta, come se i due DLC fossero pensati per essere uno solo. Scopriamo se vale la pena acquistarlo per chiudere il cerchio sulla saga di From Software.
Il contenuto della recensione è ridotto al sostanziale, al fine di evitare la presenza di spoiler.
Le nuove aree di The Ringed City
L’accesso al DLC è collocato  a fine gioco: subito prima del boss finale. Comparirà un falò dopo aver aggrato il boss finale. Da quel falò si verrà teletrasportati in una nuova location con un clima che inizialmente ricorda vagamente Ariandel. Ma sentirsi a casa dura poco, pochi passi e ogni cosa familiare svanirà .
The Ringed City è molto più grande del precedente DLC. Le aree sono collegate in modo differente e non si può sempre tornare indietro. Si ha l’impressione di addentrarsi sempre più nella zona che circonda l’area finale del gioco. Tanti “salti alla cieca” che portano il giocatore a scendere sempre più in una mappa molto ripida e verticale.
I nemici? Sempre presenti e ancora più cattivi. Meccaniche nuove e nessun avversario che sa di già visto.
Fondamentalmente la mappa di gioco si divide in due aree: la prima ricorda vagamente Dark Souls II. Con una serie di nemici che sembrano imbattibili… fino a quando non si capisce il trucco per renderli inoffensivi. Questa prima parte del DLC finisce con una boss fight di coppia. Ma è nella seconda area che questo DLC prende il volo.Â
Proprio la seconda area, a mio avviso, tocca il punto massimo di quanto mai proposto da From Software: ambientazione incantevole, nemici che “sprizzano” Lore da ogni poro e boss stupendi. Oltre a ciò l’area è piena di segreti e tante piccole “chicche” che rendono l’esperienza di gioco coinvolgente ed indimenticabile.
Interessante la dinamica del boss PVP, dove si avrà l’occasione di combattere con altri giocatori. Questo perché il DLC aggiunge un nuovo patto territoriale che mira a non farsi sconfiggere (interpretando i panni di un boss) per difendere l’area finale del DLC.Â
Le nuove arene, armi, set e spell
Fra le tante aggiunte di questo DLC vi sono le nuove armi e le nuove arene.
Sulle arene vi è poco da dire: richiamo forte alle arene PVP di alcuni patti di Dark Souls II. Sanno un po’ di già visto ma, sicuramente, potranno offrire qualcosa di interessante ai giocatori nelle modalità che non siano Duello. Questo perché lo scontro diventa più tattico e meno “rissa da bar”.
Differente invece il discorso sulle aggiunte che riguardano armi, set e spell. Potrebbero rimanere delusi i caster rispetto al numero delle novità introdotte, ma non rispetto alle possibilità di strategie PVP che le nuove aggiunte regalano.
I nuovi set sono tutti molto “fashion Souls”. The Ringed City offre dei set che sono semplicemente realizzati ad arte ed in grado di portare, finalmente, qualche novità su questo fronte.
Le nuove armi invece sono tutte pensate per il PVP. E diremmo anche qui finalmente, visto la tendenza dell’ultimo periodo: set e build sempre uguali. Nelle arene si vedono ora le cose più strane e le combinazioni più “geniali”.
Bisogna ammettere che forse queste nuove aggiunte sono un po’ squilibrate rispetto alle armi del resto del gioco, sicuramente ci sarà un bilanciamento in merito.
Quello che invece poteva essere fatto meglio
Abbiamo poco di cui lamentarci eppure…. l’impossibilità di tornare indietro nella prima mappa del DLC è odiosa. Sembra di essere tornati ai corridoi di Dark Souls II. Una scala o un ascensore che riporta su sarebbe stata cosa ben gradita. Sopratutto in ottica PVP la prima parte del DLC rischia di diventare noiosa.
Altro punto da criticare è la gestione della boss fight opzionale. Questa potenzialmente potrebbe essere annoverata a “miglior scontro” di tutti i Souls, ma non ottiene l’ambito premio per alcuni problemi tecnici: camera che fa quello che vuole, hitbox senza logica precisa e colpi che ricordano il sapore amaro della battaglia al Drago Antico di Dark Souls II. Rischia di diventare frustrante per il giocatore. Giocatore che muore con un solo colpo, senza saperne le motivazioni e senza aver imparato nulla su come affrontare lo scontro evitando gli stessi errori. Ci auguriamo una patch correttiva in merito.
Per il resto, nulla da dire. Il miglior contenuto aggiuntivo che i fan della saga potessero desiderare e che potrebbe, con le dovute correzioni, risultare un piccolo capolavoro degno alla conclusione di una grande serie. Promosso, dunque, quasi a pieni voti!
Punti a favore
- 2 nuove arene...
- 4 boss carismatici...
- Grafica curatissima
- Nuove armi
- Nuovi set
- Molta varietà nelle aree e nei nemici
- Conclude il cerchio in modo perfetto
Punti a sfavore
- ...che sanno di già visto
- ...ma vistosi problemi tecnici che pregiudicano lo scontro con quello che poteva essere definito il boss "migliore"
- Prima mappa senza punti di ritorno
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