Recensione Black Clover: Quartet Knights, è tempo di sfogliare i grimori

Il mese di settembre sembra essere il periodo destinato ai videogame tratti dagli anime e manga che hanno costruito la loro fortuna anche grazie al successo avuto in occidente oltre che in oriente. Dopo aver pubblicato Naruto to Boruto: Shinobi Striker, Bandai Namco ha lanciato Black Clover: Quartet Knights, il videogame ambientato nel mondo dei maghi del regno di Clover. Black Clover: Quartet Knights è un fighting game con impostazione in terza persona, dotato di alcune caratteristiche degne di essere approfondite.

Black Clover: Quartet Knights, ricostruire la storia dell’anime con il pad in mano | Recensione

Se vi siete avventurati nella lettura di questa recensione sicuramente conoscerete già il mondo magico di Black Clover, manga ideato da Yūki Tabata e trasposto in anime a partire dallo scorso ottobre. Black Clover: Quartet Knights è un videogioco creato appositamente per gli amanti della serie o meglio, giocare a questo titolo divertirà tutti ma la modalità campagna giocatore singolo è destinata a chi conosce già le avventure di Asta, Yuno e degli altri cavalieri magici.

L’incipit della storia è infatti in medias res, la trama racconta il passato del tanto misterioso quanto devastante Yami, capitano della stramba compagnia di cavalieri magici del Toro Nero. Tramite un espediente narrativo scopriremo il rapporto tra Yami e Karna, una maga misteriosa in combutta con il gruppo di ribelli “Occhio Magico della Notte Bianca”. La storia raccontata convince appieno ed anzi, ho apprezzato molto questo approfondimento di un personaggio del quale ancora è stato svelato poco nell’anime. Unico rimpianto, la durata della campagna, circa 2 ore e 30 che scorrono come se si stesse guardando la serie animata con il plus di avere il controllo dei personaggi più amati.

Black Clover: Quartet Knights, è il momento di salvare il regno di Clover! | Recensione

A conti fatti, l’intera struttura del videogame può essere definita come un dungeon crawler nel quale è necessario ripulire l’area dai minion ed il boss di turno per poter proseguire. La difficoltà di gioco è impostabile secondo la propria abilità e le varie fasi di combattimento si possono sintetizzare con un “difesa e contrattacco” utilizzando tutte la abilità magiche a disposizione (4 per ogni personaggio più una suprema) che compongono un gameplay tipicamente action-shooting. Seppur non sia necessario alcuno studio preventivo della situazione e non siano richieste particolari abilità tattiche, il gioco diverte tanto ed è ciò che più di tutto importa. In realtà ci sarebbe da precisare che per i personaggi che prediligono il combattimento corpo a corpo (17 personaggi totali, suddivisi in “aggressore”, “guaritore”, “tiratore” e “supporto”), è necessario essere particolarmente cauti ed aver acquisito molta dimestichezza con la telecamera poiché per questi, a differenza dei tiratori, non è previsto un sistema di agganciamento automatico dei nemici.

Oltre alla modalità single player è presente una modalità multiplayer molto simile a quanto già visto in Naruto to Boruto: Shinobi Striker. Due squadre da 4 giocatori ognuna si sfidano all’interno di un dungeon in tre modalità differenti: Treasure Hunt (in cui le squadre devono impegnarsi a trovare una chiave prima di poter aprire un forziere ed aggiudicarsi la vittoria), Zone Control (un classico cattura la zona) e Crystal Carry (in cui è necessario scortare un cristallo da un punto A ad un punto B).

Purtroppo, come spesso accade in questi casi, i server online risultano poco popolati. In particolare, nella versione PC che ho avuto modo di recensire, sono riuscito a trovare solo 5-6 giocatori reali in un intero pomeriggio di ricerca. Fortunatamente esiste il completamento automatico delle squadre con personaggi gestiti dalla CPU.

Black Clover: Quartet Knights, tanto colore e cura nei disegni | Recensione

Il comparto grafico è caratterizzato da un buon cel-shading che va in parte a scontrarsi con una resa delle superfici dei tessuti che compongono le divise dei personaggi non all’altezza dell’impatto generale. Gli scenari sono molto ben realizzati, ricchi di colori dalle tonalità pastello e molto definiti anche nei meandri più reconditi.  Ciò che più si lascia apprezzare è la qualità e quantità di effetti luminosi utilizzati per ricreare le magie. Le varie scene di intermezzo sono realizzate in tre modi differenti, un ottimo espediente per evitare cali di ritmo nella narrazione: alcuni sono intermezzi narrativi testuali con illustrazioni bidimensionali dei personaggi, altri sono video realizzati con il motore in-game ed altri ancora, apprezzatissimi, sono dei veri e propri filmati anime realizzati con la stessa cura della serie animata. Il tutto risulta sempre molto fluido e privo di bug o cali di frame fastidiosi, i quali si assestano su 60fps costanti anche a dettagli massimi.

Il comparto sonoro è perfettamente calzante con l’atmosfera di Black Clover e va a ricalcare le melodie già apprezzate nell’anime. Il doppiaggio giapponese è un must, considerando soprattutto quanto lo stesso contribuisca alla caratterizzazione dei personaggi.

Black Clover: Quartet Knights, come fare il compitino ma farlo bene | Recensione

Black Clover: Quartet Knights è un titolo moderno che ripropone una formula ormai quasi in disuso tra i videogame distribuiti dai grandi editori, senza per questo sfigurare. L’approfondimento sul personaggio di Yami nella campagna in giocatore singolo obbliga all’acquisto tutti i fan della serie che si troveranno ad avere a che fare con un titolo divertente seppur privo di innovazioni.

Black Clover: Quartet Knights è disponibile per PS4 e PC.

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