Di recente il CEO di Ubisoft ha affermato che la società cambierà modello di business in futuro puntando più sui giochi mobile e free to play, a discapito dei AAA
Ormai Ubisoft ci ha abituati ad un certo standard per quanto riguarda le qualità delle loro produzioni. Sin dalla nascita della società , i vertici hanno perseguito l’idea di offrire prodotti ed esperienze di ampio respiro. Non solo Assassin’s Creed ma anche generi diversi tra loro, spaziando tra Ghost Recon, The Division a titoli come Rayman o i due Trials. Tuttavia la società ha previsto per il futuro un grande cambiamento, infatti Ubisoft si concentrerà di più sui free to play e i giochi mobile.
Più giochi mobile e meno AAA per il futuro di UbisoftÂ
La notizia è stata divulgata a partire dalla chiamata della società con gli investitori per fare il punto sulle entrate dell’ultimo trimestre del 2020. Qui il CEO di Ubisoft ha affermato che sono previsti più giochi mobile affiancati alle classiche produzioni “premium” all’interno del catalogo. Non a caso gli sviluppatori francesi sono attualmente al lavoro su un capitolo di Assassin’s Creed per mobile, prodotto in collaborazione con la holding cinese multimiliardaria Tencent. Il Chief Financial Officer (CFO) Frederick Duguet ha dichiarato che la compagnia vuole rilasciare più titoli free to play, specialmente su mobile. Inoltre, è stata espressa la volontà di non fare affidamento solo su titoli AAA in futuro. Nonostante questo la società rimarrà fedele al piano di rilascio di tre o quattro titoli AAA all’anno fino all’anno fiscale 2022.
In particolare la società vuole rilasciare affianco alle classiche produzioni, dei titoli free to play e altre esperienze “premium”. Le motivazioni dietro questo cambiamento nel modello di business, sta nel fatto che le ultime produzioni Ubisoft sono uscite accompagnate da varie polemiche e situazioni infelici per la società . A partire da Ghost Recon Breakpoint, che non ha rispettato le aspettative, sia nelle vendite che nella qualità del titolo stesso. Per finire ai numerosi titoli rinviati nel corso dell’anno, quali Rainbow Six Quarantine e Far Cry 6. A corroborare tutto ciò, non dimentichiamo le critiche rivolte nello specifico al perpetrarsi degli stessi schemi e le stesse idee di game design implementate nelle ultime produzioni di casa Ubisoft.Â
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