Secondo un’indiscrezione i ruoli femminili in Assassin’s Creed avrebbero avuto molto più spazio ma la volontà di Ubisoft avrebbe frenato gli addetti ai lavori
Un numero impressionante di accuse in materia di abusi sessuali ha sconvolto i piani alti di Ubisoft nelle ultime settimane. Alcuni ruoli dirigenziali sono cambiati: il direttore creativo Serge Hascoët, l’amministratore delegato degli studi Ubisoft canadesi Yannis Mallat e la responsabile globale del settore risorse umane, Cécile Cornet.
Tutte queste figure hanno lasciato il colosso francese a seguito delle accuse. Adesso, è appena emersa anche un’indiscrezione che sostiene che molti ruoli femminili nella saga di Assassin’s Creed sarebbero stati ridotti.
Ecco perché i ruoli femminili nella saga di Assassin’s Creed sarebbero stati ridotti
Di recente, un nuovo rapporto è tornato sul tema degli abusi sessuali. Il report si è soffermato su molti altri casi di cattiva condotta sessuale e razziale. Inoltre, nello stesso, si parla di un ambiente di lavoro ostile, improntato al “machismo” che pervaderebbe l’intera azienda francese.
Secondo il giornalista che ha firmato il pezzo, Jason Schreier, la maggior parte di questi problemi era nota al colosso dell’intrattenimento videoludico. Tante le lamentele e le segnalazioni in merito susseguitesi nel corso del tempo. Tuttavia, l’atteggiamento di Ubisoft, sempre secondo Schreier, sarebbe stato quello di insabbiare la faccenda.
Il rapporto continua spiegando che questi problemi, che vari dipendenti Ubisoft hanno descritto come sistematici e radicati, avrebbero influenzato anche le decisioni creative dell’azienda. Ad esempio, i ruoli di diversi importanti personaggi femminili in più giochi della saga Assassin’s Creed di Ubisoft si sarebbero ridimensionati nel corso delle fasi di produzione.
Sarebbero stati il suddetto Serge Hascoët e la divisione marketing della società a spingere in tal senso. I vertici Ubisoft avrebbero motivato come segue le loro scelte: “le protagoniste femminili non vendono“. In un settore con numerosi giochi di successo commerciale e di critica come Horizon Zero Dawn, la serie Tomb Raider e, più recentemente, The Last of Us Part 2 (solo per citarne alcuni), questa suonerebbe come una semplice scusa da parte del colosso francese.
Aya, Evie e Kassandra avrebbero dovuto avere inizialmente molto più spazio nella saga di Assassin’s Creed targata Ubisoft
Il rapporto spiega che una prima build di Assassin’s Creed Syndicate prevedeva lo stesso tempo di impiego per Jacob ed Evie Frye, i due co-protagonisti. Il prodotto finale ha visto ridurre significativamente il ruolo di Evie. La prima bozza della sceneggiatura di Assassin’s Creed Origins stabiliva che Bayek fosse morto o gravemente ferito all’inizio del gioco. I giocatori avrebbero pertanto impersonato la moglie Aya per il resto dell’avventura.
Nel gioco finale, al contrario, Aya è giocabile solo per qualche breve quest. Infine, Assassin’s Creed Odyssey avrebbe inizialmente avuto Kassandra come unica protagonista. Tuttavia anche questa volta qualcosa si interpose tra la volontà del team di sviluppo e il prodotto finale.
Già nel 2014, ai tempi di Assassin’s Creed Unity, molti utenti avevano criticato Ubisoft per non aver incluso personaggi femminili nella modalità cooperativa. La software house, in quell’occasione, si era difesa sostenendo che l’aggiunta di modelli di personaggi femminili, abbigliamento e animazioni avrebbe richiesto troppo lavoro di produzione.
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