Pare proprio che alcuni streamer di Twitch riceveranno un ban a causa dell’infrazione del regolamento della piattaforma per la cattiva condotta in materia sessuale
Twitch sfodera ancora una volta il pugno di ferro. Ebbene si, la popolarissima piattaforma di streaming sta facendo piovere una pioggia di ban sugli account degli streamer accusati di aver violato le norme in merito ai contenuti sessuali. L’iniziativa si è innescata in seguito all’esplosione della questione #Metoo che ha coinvolto alcune alte sfere dell’industria del gaming, Ubisoft in primis.
I ban su Twitch sono riconducibili ad una questione particolarmente scottante che sta interessando il mondo videoludico in generale
La questione è abbastanza spinosa. Dopo essersi abbattuta su influenti personalità dell’ambito gaming accusate di abusi sessuali, l’onda del #Metoo aveva iniziato a travolgere anche alcuni streamer particolarmente popolari. Twitch si è immediatamente attivata ed ecco i primi ban permanenti. I portavoce della popolarissima piattaforma livestream hanno comunque precisato che in molti casi gli atti illeciti si sono verificati al di fuori di Twitch. Per tale motivo è necessario esaminare con cura particolare ciascuna situazione singolarmente.
Non sono mancati neanche i frangenti in cui gli addetti ai lavori si sono trovati costretti a denunciare alcuni utenti alle autorità competenti. Twitch ha comunque esortato tutti coloro che ritengono di aver assistito a comportamenti vietati da parte degli streamer a segnalarlo tempestivamente mediante gli appositi strumenti di reporting. La piattaforma si è pubblicamente dichiarata pronta a migliorare tali strumenti e ad adottare politiche più severe contro chiunque violi ciò che il regolamento stabilisce in materia di condotta sessuali. Â
La notizia arriva pochi giorni dopo che il CEO di Twitch, Emmett Shear, è stato accusato di aver riso delle notizie su comportamenti illeciti di alcuni streamer durante un evento pubblico. Negli ultimi giorni la protesta #Metoo si estesa a molti nomi noti del settore dei videogiochi, come lo scrittore Chris Avellone, accusato di molestie sessuali, e Ashraf Ismail, creative director di Assassin’s Creed Valhalla. Altre accuse di sessismo sono piovute anche su Insomniac Games e Ubisoft in generale.
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