Durante il programma GI Live: London, Jim Ryan, CEO di Sony Interactive Entertaiment, esprime le sue mire verso un mercato sempre più grande ed espanso per la console PlayStation
In un’intervista durante l’evento di GameIndustry tenutosi il 7 ottobre, Jim Ryan, colui a capo di PlayStation, esprime come egli punti non a qualche decina di milioni di copie di titoli venduti sulla console, ma a centinaia, fino ad entrare a far parte dei media di intrattenimento più usufruiti. Prende come esempio i film e la musica, che riescono a raggiungere facilmente delle cifre incredibili in tutto il globo. La popolarità di questo settore viene poi messa a confronto con le vendite dei principali titoli sviluppati per PS4 e PS5, considerati dei successi una volta raggiunte le dieci-venti milioni di copie; numeri riduttivi, considerando il lavoro dietro lo sviluppo di un videogioco.
La frustrazione di Jim Ryan verso i titoli PlayStation
Il motivo della sua frustrazione pare risiedere proprio sul sistema console, che costringe gli utenti e i potenziali tali a dover essere forniti di un device specifico per fruire poi dei prodotti annessi, ponendo così un vero e proprio limite verso quella che potrebbe essere ulteriore audience. E sono queste dichiarazioni di Jim Ryan che ci ricordano come PlayStation abbia abbandonato alcune esclusività in favore del rilascio dei giochi su PC e alla creazione del PlayStation Now.
Esso è una misura di contenimento verso l’inesorabile avanzata di Microsoft ed il suo Xbox Game Pass. In questo contesto, PlayStation ha ritrovato altre vie di marketing che hanno dato risvolti positivi, tra cui l’iniziativa Play At Home, nel quale venivano dati giochi in modo gratuito durante il periodo di pandemia caratterizzato da lockdown generali. Jim Ryan, verso la fine dell’intervista, spiega come PlayStation 5 gli ispiri fiducia nel futuro, e la considera la migliore, la più grande console avuta finora.
L’ubiquità visibile in queste generazioni di console, con la presenza sia di vecchi che nuovi giocatori, l’equità di genere, l’aumento della profondità di coinvolgimento, sono tutti fenomeni che per i creatori rappresentano un’enorme espansione di audience. Ryan si dice convinto che non ci sia ragione percui quest’ubiquità non possa essere simile a quella nei film e nella musica, sostenendo che questo passaggio che auspica avverrà, ma con il tempo.
Vedremo se questa idea di Ryan troverà reale compimento. Per nuove notizie sui videogiochi, continuate a seguirci su tuttoteK, mentre per giochi a prezzo scontato, non perdetevi i prezzi di Instant Gaming.
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