Tra ieri e oggi sono comparsi online alcuni rumors provenienti da casa Blizzard. A quanto pare, la software house sembra aver cancellato più volte lo sviluppo di uno Starcraft fps per dare priorità ai sequel di Diablo e Overwatch
Secondo quanto riportano PCGamer e Kotaku, Blizzard sta puntando tutto su un sequel del franchise di Diablo e un Overwatch 2 a discapito dello shooter di Starcraft, più volte cancellato per dare priorità agli altri due. Tuttavia nulla è ancora ufficiale, e sottolineo che tutto ciò che verrà riportato all’interno di questa notizia sono solo rumors provenienti da fonti anonime che hanno rivelato a Kotaku dello sviluppo di Overwatch 2, il quale verrà (nel caso) annunciato al Blizzcon 2019.
Blizzard cancella ripetutamente lo sviluppo dello shooter di Starcraft
Molteplici fonti hanno rivelato che Blizzard abbia spesso cancellato lo sviluppo di un fps basato sul franchise di Starcraft, descritto come un “Battlefield nell’universo di Starcraft”. Il progetto, il cui nome in codice è Ares, è stato in sviluppo per due anni e gli sviluppatori avevano già in programma dei prototipi di gioco, in cui i giocatori potevano attaccare Zergs nei panni di un Terran Marine. Una delle fonti, però, ha rivelato che lo sviluppo è andato a rilento ultimamente, mentre altre fonti confermano che si trattava di un bel progetto e che la sua cancellazione è stata di grande shock per lo staff stesso.
Non sarebbe la prima volta che Blizzard abbia tentato, e poi fallito, di creare un fps sci-fi. Già nell’ormai lontano 2002 uno shooter in terza persona chiamato Starcraft Ghost fu annunciato e rimasto in ballo per circa 4 anni. Solo nel 2014 Blizzard annunciò in un’intervista con Polygon che il progetto fu ufficialmente cancellato.
Allo stesso modo, Blizzard non ha mai ammesso che il “nuovo” Starcraft era in produzione, né che lo abbia cancellato, ma in una dichiarazione mandata alla redazione di Kotaku, Blizzard ha confermato di avere diversi progetti in ballo che non ha ancora rivelato al pubblico poiché “tutto può succedere durante lo sviluppo“.
“Come è già successo numerose volte in passato, può capitare che durante lo sviluppo venga presa la decisione di non proseguire con il progetto in corso. Annunciare qualcosa prima che sia pronto, comporta il rischio di generare frustrazione e delusione, sia per i fan che per noi, senza contare l’aggiunta di distrazione e pressione per i nostri team di sviluppo“, aggiunge Blizzard.
“In questo lavoro, ci mettiamo anima e corpo, ed essendo noi stessi dei giocatori, sappiamo quanto è emozionante venire a conoscenza con certezza dell’uscita di un nuovo progetto. Essere consapevoli che le delusioni fanno parte del nostro lavoro non rende meno doloroso la notizia che un progetto non è andato come previsto. Prendiamo decisioni come questa continuamente, e indipendentemente dal risultato finale o da come verranno interpretate certe cose, basandoci sui nostri valori, ciò che interessa a noi e ciò che speriamo è che i nostri giocatori apprezzeranno [il risultato]. Il lavoro che c’è dietro questi progetti, andati a buon fine o meno, è di enorme valore. Spesso porta a grandi cose e incoraggia a sperimentare ancora.”
Ma che si tratti di una coincidenza o meno, quello che è stato senior animator di Blizzard per 4 anni, David Gibson, ha annunciato su Twitter la sua volontà di lasciare il suo posto a Blizzard dopo 2 anni di sviluppo di un progetto che non vedrà mai la luce. La sua pagina LinkedIn indica, infatti, che ha passato gli ultimi due anni su un progetto Blizzard non ancora annunciato, a conferma della notizia riportata da Kotaku, anche se nulla ci indica che si tratti proprio dello shooter di Starcraft.
Tutta questa storia ha qualcosa che puzza, ma ci sono alcuni dettagli che sembrano fare luce sulla questione. Lo staff di Blizzard ha svelato a Kotaku che nessuno verrà licenziato a causa della cancellazione di Starcraft, e che molte delle persone che ci stavano lavorando saranno poi indirizzate sugli sviluppi di Diablo 4 e Overwatch 2.
Overwatch 2 e Diablo 4 in sviluppo?
Anche in questo caso, le fonti con cui Kotaku ha avuto occasione di parlare hanno rivelato interessanti dettagli sulla questione. A quanto pare, Overwatch 2 includerebbe una modalità PvE che in qualche modo ricorda Left 4 Dead. Tutto ciò è ancora poco chiaro e assolutamente non ufficiale, ma considerando la popolarità degli eventi stagionali di Overwatch, che spesso includono delle modalità PvE, forse non c’è da stupirsi. Dopotutto, Overwatch originariamente doveva essere un MMO prima che Blizzard lo modificasse radicalmente facendolo diventare un fps competitivo.
Ma cosa significa tutto ciò per lo scenario competitivo di Overwatch? Difficile a dirsi. Di solito, i videogiochi competitivi come League of Legends e Rainbow Six Siege non hanno dei sequel in modo che la software house si assicuri i propri giocatori e fan sotto lo stesso tetto. A proposito di R6S, il brand director di Ubisoft, Alexandre Remy, ha recentemente rivelato a Daily Star che, al posto di creare un sequel, si concentreranno sulla portabilità di R6S sulle console di nuova generazione. “La ragione dietro questa scelta sta nel fatto che non vogliamo disgregare la community tra le diverse piattaforme. In un domani ideale, ci piacerebbe vedere i giocatori di ogni piattaforma giocare tutti insieme. Stiamo cercando di avvicinarci alle console di nuova generazione con questo spirito.”
Se Blizzard sta davvero lavorando su Overwatch 2, significa che molti giocatori e fan del brand migreranno sulla nuova versione non appena sarà rilasciata, mentre altri rimarranno sull’attuale Overwatch. Ma che cosa comporterà questo per lo scenario competitivo e per il brand stesso? Difficile a dirsi.
Blizzard ha quindi parecchi segreti, ma non tutto di quanto rivelato è vero e da tenere in seria considerazione. Possiamo solo augurarci che le notizie più positive e interessanti le conservi per il futuro e per il Blizzcon 2019 che si terrà a novembre.
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