Il timore del monopolio scuote la terra di Re Carlo: il Regno Unito mette i bastoni tra le ruote a Microsoft per l’accordo con Activision
Avremmo supposto tutti che l’assorbimento di Activision da parte di Microsoft avrebbe messo alla graticola solo Sony (nonostante le sue molte acquisizioni ed altrettante esclusive), ma a quanto pare l’Autorità della Concorrenza e dei Mercati (CMA in inglese, ndt) ha imposto un altolà dal Regno Unito. Tuttavia, non si tratta tanto della possibilità di vedere Call of Duty, World of Warcaft e Candy Crush vestire solo di verde, quanto di preoccupazioni sul settore del cloud. L’ente infatti vede una minaccia per la libera concorrenza “in questo mercato in grande crescita”. Naturalmente, la risposta del titano di giada non si è fatta attendere.
Ricorso di corsa per Microsoft e Activision dopo lo stop del Regno Unito
“Siamo fermi sulla nostra posizione [circa l’affare Activision] e faremo ricorso”, ha dichiarato in giornata il presidente di Microsoft Brad Smith sullo sgambetto del Regno Unito. “La decisione dell’ente rifiuta un approccio pragmatico alle preoccupazioni sulla concorrenza e scoraggia l’intento di investire nell’innovazione tecnologica del [suo] territorio.” Proseguendo, Smith si è sbottonato sui dettagli salienti dell’acquisizione, parlando di “contratti già stipulati” per portare i titoli del publisher su “150 milioni di dispositivi in più”. Le parole sulla “scarsa comprensione” del mercato cloud sono state particolarmente lapidarie. Ecco il tweet di CMA.
We’ve prevented @Microsoft from purchasing @Activision over concerns the deal would damage competition in the #CloudGaming market, leading to less innovation and choice for UK #gamers. ☁️https://t.co/SdXt1rYAkZ pic.twitter.com/prWcDI7Evt
— Competition & Markets Authority (@CMAgovUK) April 26, 2023
Anche l’editore non ha tardato a dire la propria, definendo l’intoppo come un “disservizio” verso il popolo inglese e facendo appello alla situazione economica d’oltremanica, dal prospetto post-Brexit non particolarmente roseo. Le preoccupazioni dell’ente vertono sulla possibilità di “prezzi più alti, meno scelta e meno innovazione”, per poi dichiarare eccessive le implicazioni dell’accordo vista la già ampia scelta del panorama Xbox. Inoltre, sempre stando al CMA, il cloud renderebbe superfluo l’acquisto di console e PC dedicati, ed è per questo che Microsoft non dovrebbe avere accesso a “una posizione tanto vantaggiosa”. Attendiamo ulteriori sviluppi.
Ora sta a voi dirci la vostra: è davvero solo questione di tempo prima che l’affare vada in porto? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttotek per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Kinguin.
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