La scorpacciata multimiliardaria di Microsoft dovrà attendere: la commissione federale americana frena sull’acquisizione di Activision
Tuonava tracotante il nostro titolone di qualche tempo fa: “Microsoft acquisisce Activision, Blizzard e King”, e sebbene i piani del titano dalle tinte smeraldo siano ancora quelli è la commissione federale americana a mordere il freno. Ci si aspettava in precedenza di vedere l’affare concluso entro fine anno. Ora, con l’ultimo aggiornamento alla tabella di marcia della Federal Trade Commission (abbreviata come FTC), la data (non ancora definitiva) da segnare sul calendario slitta al 2024. Le ultime consultazioni del caso in merito non inizieranno nemmeno fino al 2 agosto 2023, e probabilmente si trascineranno per i mesi a venire.
Come ritardare l’inevitabile: la commissione federale ha deciso, la sinergia tra Microsoft e Activision aspetterà
Nello specifico, il calendario della commissione federale ha stabilito che la conferenza di pre-consultazione (al di fuori dell’avvocatese, trattasi di un evento separato – ndt) finale non inizierà prima del primo di agosto all’una di pomeriggio, ora del pacifico. Questo si tradurrà per noi nelle dieci di sera, secondo il fuso orario nostrano. Che si farà, dunque, in questi mesi di snervante attesa? Il tempo passerà all’insegna dell’analisi per tutto il materiale da prendere in esame, probabilmente comprensivo di prove inerenti alla bufera scandalistica che ha travolto il maschilismo sistemico interno all’azienda.
Microsoft will likely have to wait longer than planned to acquire Activision Blizzard https://t.co/HEWVyohhdS
— GamesRadar+ (@GamesRadar) January 11, 2023
Stando a quanto riportato dalla stampa di settore straniera, si tratterà dunque del mero inizio del processo di acquisizione. Finora la FTC non ha fatto mistero della sua contrarietà alla proposta di Microsoft. All’inizio del mese scorso, infatti, la commissione ha già dichiarato di voler bloccare le trattative in quanto l’accorpamento darebbe al colosso di giada le armi giuste per una concorrenza sleale nei confronti dei rivali di Xbox e di Game Pass. Di tutta risposta, Microsoft ha definito “anticostituzionale” questa presa di posizione, prima di tornare sui suoi passi in merito alla propria. Quel che è certo, al momento, è che ne avremo per un bel po’.
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