Mei, il personaggio di origine cinese di Overwatch, su Twitter sta diventando un vero e proprio simbolo delle proteste di Hong Kong
Hong Kong e le proteste che la attraversano non smettono di far parlare di sé. Nei giorni scorsi le notizie riguardanti le manifestazioni hanno raggiunto anche le pagine delle riviste e dei siti specializzati in videogiochi. La Blizzard ha infatti sospeso da ogni evento ufficiale un giocatore professionista di Hearthstone, Blitzchung. Ma l’utenza non ha perdonato questa decisione alla software house.
Mei di Overwatch dalla parte dei manifestanti di Hong Kong
Proprio da un gioco di casa Blizzard gli utenti di Twitter hanno tratto una figura da prendere come simbolo delle proteste di Hong Kong. Mei-Ling Zhou, più conosciuta semplicemente come Mei, fa parte del roster degli eroi di Overwatch. Da qualche giorno a questa parte su Twitter sono comparse numerose fanart e fotomontaggi che ritraggono il personaggio in mezzo ai manifestanti o in atteggiamenti provocatori verso il governo cinese. Anche su Reddit la community si è scatenata, inondando il social network di numerose immagini che potrebbero disturbare sia Blizzard che la Cina.
Blizzard banned pro Hearthstone winner for supporting free Hong Kong and took away his prize money. It would be SUCH A SHAME if Mei became a symbol of Hong Kong democracy and got #Overwatch banned in China like Pooh did
#FreeHongKong #MeiWithHongKong #MeiSupportsHongKong pic.twitter.com/yPum1ZTQqH
— Wenqing Yan (@Yuumei_Art) October 9, 2019
Ed è proprio questo l’intento di chi divulga queste immagini. L’utenza non ha infatti perdonato a Blizzard i provvedimenti presi contro Blitzchung, allontanato da ogni evento ufficiale di Hearthstone solo per aver appoggiato i manifestanti di Hong Kong. Ecco allora che la community si è scatenata, andando a prendere proprio Mei, un personaggio di casa Blizzard, per mostrare la propria vicinanza alle milioni di persone che in questi mesi stanno occupando le strade della metropoli. C’è addirittura chi su Reddit spera che questo possa portare ad una censura di Overwatch in Cina.
Sarebbe davvero una vergogna se Mei diventasse un simbolo pro-democrazia e faccia così bandire tutti i giochi Blizzard dalla Cina.
Sub-reddit come questo e tutte le risposte che questi generano, non lasciano adito a dubbi. La community dei gamers non sta perdonando Blizzard e le sue prese di posizione nei confronti della Cina e della situazione ad Hong Kong.
La situazione ad Hong Kong: perché anche Blizzard interviene?
L’ondata di proteste che stanno ormai da mesi attraversando Hong Kong nascono tutte da una legge per l’estradizione che è stata fatta approvare sul territorio della metropoli. La città infatti è un territorio formalmente indipendente dal resto della Cina. Sono tuttavia anni che la popolazione e i giornalisti lamentano una sempre maggiore ingerenza del colosso asiatico nella politica e nella vita della città. Quest’estate, alla notizia di una legge che avrebbe consentito l’estradizione di persone ricercate dal governo cinese, milioni di individui avevano occupato le strade di Hong Kong.
Ma come mai Blizzard è intervenuta attivamente sulla questione? La software house non è l’unica ad aver adottato provvedimenti contro persone che gravitano nella loro orbita che si fossero espresse sulla situazione di Hong Kong, mostrandosi solidali con i manifestanti. Questo è dovuto al fatto che la Cina, tramite compagnie finanziarie e commerciali, ha acquistato i diritti di numerose aziende occidentali. Uno degli azionisti di minoranza di Blizzard è Tencent, una compagnia cinese. Il peso economico della Nazione asiatica e il potere che da questo ne deriva si fanno sentire ed emergono proprio in occasioni di fatti come quello di Blitzchung.
Make Mei the new symbol of Hong Kong's resistance. Or atleast meme it until China bans blizzard products. Share this shit out. pic.twitter.com/jX8RSbnC2f
— TraceySketshit (@Casey_Case18) October 9, 2019
Mei al fianco dei manifestanti di Hong Kong: qualcosa potrebbe cambiare?
La community non ha perdonato a Blizzard le azioni dei giorni scorsi. L’ondata di protesta e le proposte di boicottaggio che sono emerse nelle scorse ore sono la dimostrazione che l’utenza non voglia questo tipo di prese di posizione da parte della software house. In questo momento, ad Hong Kong, ci sono in gioco moltissimi fattori vitali per la popolazione, a partire dalla tenuta della democrazia stessa.
Utilizzare personaggi iconici come Mei, che provengono da giochi di successo (anche e specialmente in Asia) come Overwatch per propagandare gli ideali dei manifestanti, potrebbe portare la Blizzard a riguardare la sua condotta nei confronti di Hong Kong. Un’associazione del genere potrebbe infatti portare ad una censura per i titoli della software house. Questo scenario è chiaramente indesiderabile per Blizzard.
E voi cosa ne pensate di questa delicata situazione? Questo tipo di protesta può sbloccare in qualche modo la situazione? Continuate a seguirci per rimanere informati sulla questione e sul mondo dei videogames.
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