Il senatore Josh Hawley ha proposto un disegno di legge al governo americano che prevede il bando del cosiddetto metodo pay-to-win e delle loot box nei videogiochi per bambini
Il dibattito sulle loot box continua. Il senatore americano Josh Hawley ha recentemente affermato di voler introdurre una legge che proibisca ai publisher di utilizzare meccaniche di sfruttamento nei giochi i cui target sono i bambini. Il senatore ha inoltre aggiunto di voler proibire ai suddetti bambini di accedere ai giochi dal target più adulto.
Legge americana vuole fermare il fenomeno loot box e microtransazioni
La legge Protecting Children from Abusive Games Act proibirebbe l’offerta ai giocatori di premi random ottenibili tramite microtransazioni, così come l’incoraggiamento, attraverso la progressione nel gioco, ai giocatori nello spendere ulteriori soldi e, infine, proibirebbe a coloro che acquistano microtransazioni di ottenere vantaggi competitivi. La Federal Trade Commission sarebbe responsabile di rinforzare queste regole, considerando l’utilizzo di queste meccaniche una pratica ingiusta. Ciascun stato americano sarebbe però in grado di citare in giudizio le aziende che si ritenga violino questa legge, in modo da proteggere ulteriormente i propri cittadini. Il senatore Hawley, sostiene:
I social media e i videogiochi non aspettano altro che l’assuefazione degli utenti al loro utilizzo, deviando l’attenzione dei più giovani dal mondo reale e traendo profitti dall’incoraggiamento di queste abitudini compulsive,” Non importa che questo modello di business avvantaggi l’industria tecnologica: non ci sono scuse per approfittarsi di bambini tramite queste manovre. Se un videogioco è pensato per un target di bambini, agli sviluppatori non dovrebbe essere permesso monetizzare sull’assuefazione da questi giochi. E quando i più piccoli giocano a giochi indirizzati agli adulti, non dovrebbero essere messi alle strette dall’acquisto compulsivo di microtransazioni. Gli sviluppatori che coscientemente si approfittano dei bambini dovrebbero subire conseguenze legali.
Hawley porta avanti il caso di Candy Crush Saga come un noto esempio di un gioco dove è facile cadere nella tentazione di acquistare bonus con soldi reali. Nello specifico, Hawley cita il “Luscious Bundle” (del costo di 150 dollari) che offre ai giocatori moneta virtuale da spendere sul gioco, oggetti e bonus che facilitino le meccaniche di gioco e 24 ore di vite illimitate. Inoltre, aggiunge il senatore, questo bundle viene pubblicizzato con tanto di etichetta che reca la scritta “Best Value” (miglior prezzo).
Il dibattito sulle loot box e le microtransazioni è sempre più all’ordine del giorno, anche negli States. La critica maggiore che si viene fatta alle software house e sviluppatori di videogiochi che propongono questo genere di pratiche di monetizzazione, è stata portata avanti anche dai senatori dell’ala democratica, che hanno spinto la Federal Trade Commission a investigare ulteriormente.
È stata interrogata anche la Entertainment Software Association, il cui CEO, Stanley Pierre-Louis, risponde:
Diversi paesi, inclusi Irlanda, Germania, Svezia, Danimarca, Australia, Nuova Zelanda e il Regno Unito sono determinati a fermare il fenomeno delle loot box prima che si trasformi in un vero e proprio gioco d’azzardo. Insieme al senatore Hawley, aspettiamo di condividere gli strumenti e le informazioni che le aziende ci hanno già fornito e che fanno mantenere il controllo delle micro-transazioni in-game ai genitori. Infatti, i genitori hanno già la possibilità di limitare o proibire gli acquisti in-game con un semplice utilizzo dei servizi di parental control.
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