Le ultime novità non mettono in buona luce il nuovo titolo per next gen Kena Bridge of Spirits, le accuse di un ex dipendente gettano ombre sulla casa di sviluppo
Kena Bridge of Spirits fu una delle novità mostrate alla conferenza di presentazione di Playstation 5, fin dal suo annuncio ha riscosso dei giudizi piuttosto positivi. Gli elementi che hanno fatto presa sul pubblico ci sono tutti: ambientazione fantasy, un ottimo comparto tecnico, dei personaggi originali, tanta magia e un gameplay alquanto promettente.
Novità non positive per il futuro di Kena Bridge of Spirits
Tra le esclusive PS5 più attese, accanto a titoli di calibro maggiore quali Ratchet and Clank Rift Apart e Horizon Forbidden West, c’è sicuramente Kena Bridge of Spirits, nuova IP del team Ember Lab, che si presenta come un collettivo di artisti con particolari competenze nell’ambito dell’animazione 3d, questo si nota in modo esplicito per la cura posta nella modellazione, animazione e illuminazione del titolo vista nel trailer.
Tuttavia non è tutto oro quel che luccica. Le ultime notizie riguardano le affermazioni dell’ex dipendente Brandon Popovich, il quale accusa l’azienda di averlo allontanato ingiustamente dopo il lungo lavoro svolto. Il designer e sviluppatore ha infatti affermato di aver contribuito alla realizzazione del 95 percento del codice del gioco.
L’azienda dal canto suo si è difesa sostenendo che le accuse di Brandon sono infondate, aggiungendo che gran parte degli asset, dei personaggi, nonché il prototipo del motore di gioco sono stati realizzati prima del suo arrivo nel team. Infine le sue accuse non fanno che gettare ingiustamente ombre sul progetto. Oltre a questa situazione non di certo gradevole per l’azienda, c’è stato anche il rinvio del titolo, atteso ufficialmente per la fine del 2020 e spostato per il 2021.
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