Dopo aver fatto parte per diversi anni nell’industria videoludica, il director Guillermo del Toro riafferma la volontà di non voler creare nuovi giochi, parlando anche del trascorso con Konami
Il nome del regista Guillermo del Toro è sbucato diverse volte all’interno del mondo dei videogiochi. Nonostante il suo talento artistico sia stato usato spesso nella realizzazione di opere cinematografiche, ciò non gli ha certamente impedito di sperimentare anche nell’ambito dei videogiochi. Tuttavia, ogni volta che egli ha tentato di creare qualcosa che gli appartenesse, spesso è sorto qualche problema che alla fine non ha consentito di portare a compimento nulla di troppo concreto. Dopo aver già voluto chiudere ogni possibilità inerente alla creazione di nuovi giochi nel 2015, un’altra dichiarazione di Guillermo del Toro torna a confermare la decisione di non voler creare nuovi giochi in futuro, oltre a fare riferimento anche al progetto iniziato sotto Konami con Hideo Kojima.
Dopo la vicenda Konami Guillermo del Toro non creerà nuovi giochi
Le dichiarazioni del regista sono state effettate in un podcast, dove confermava come egli non stesse lavorando a nuovi giochi o progetti inerenti la celebre serie horror di Silent Hill. Questo chiarimento avviene dopo che egli è apparso ai The Game Awards 2021, presentando uno dei premi per un gioco candidato all’evento. All’interno del discorso di Guillermo del Toro era stata lanciata una frecciatina piuttosto esplicita verso Konami, la casa videoludica che portò alla cancellazione di un progetto in collaborazione con Hideo Kojima, nonostante il successo ottenuto con la demo P.T. Nel podcast, il director sembra essersi legato al dito questo fatto, e tutt’oggi ritiene che la cancellazione del progetto non abbia ancora alcun senso.
FUCK KONAMI https://t.co/YRl5uXQlO6
— Guillermo del Toro (@RealGDT) December 2, 2016
Tra gli scorsi fallimenti videoludici di Del Toro ricordiamo anche Insane, un altro gioco horror cancellato nel 2012: si sarebbe trattato di un’opera episodica e con ambizioni troppo elevate, non supportabili economicamente da THQ, che di lì a poco dovette anche dichiarare bancarotta. Del Toro cercò di inserirsi in questo ambiente sin dal 2006, e in quindici anni è stato quasi come perseguitato dalla sfortuna, non riuscendo infine a generare alcunché. Pare dunque che la sua carriera in questo ramo dell’intrattenimento si trovi tutt’ora al capolinea, e che l’unico modo per avere il suo nome all’interno di un videogioco sia attraverso l’interpretazione di un ruolo com’è stato con Death Stranding, l’ultima opera di Hideo Kojima.
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