La community di Fallout 76 richiede a gran voce l’introduzione di server privati per giocare e Bethesda sembra aver accolto la richiesta, assicurando che verrà implementata nel gioco tra qualche tempo
Ci sono sempre state diverse richieste dalla community di Fallout 76, incluse quelle circa nuove feature e sistemi da aggiungere al gioco. Alcune di queste sono state presentate alla tavola rotonda del QuakeCon 2019, tenutosi dal 25 luglio e conclusosi ieri. Una delle richieste più insistenti riguardava la possibilità di poter giocare su server privati, cosa che Bethesda originariamente ha detto che avrebbe aggiunto dopo il lancio del gioco.
Bethesda promette l’implementazione di server privati per Fallout 76
Durante il QuakeCon, il development director Chris Mayer e il project lead Jeff Gardiner hanno assicurato che i server privati verranno aggiunti, prima di quanto pensiamo. I fan, però, non si sono accontentati di questa risposta e hanno avanzato altre richieste.
Tra queste, anche la possibilità di utilizzare questi server privati, una volta introdotti, per ulteriori test in modo da non incorrere in problemi con le patch più recenti. Tuttavia, il panel a quest’ultima richiesta ha messo subito le mani avanti, spiegando che un PTS non è ufficialmente confermato. Bethesda però rassicura i fan spiegando come anche questo rientri nei suoi piani volti al miglioramento della gestione degli aggiornamenti.
Gardiner, infatti, ha aggiunto:
Stiamo attivamente adottando diverse misure per assicurare che le build che vi vengono fornite siano della massima qualità. Ovviamente, un PTS rientra tra queste.
Non è un caso che venga fatta questa richiesta. Proprio lo scorso 17 luglio è stato rilasciato un aggiornamento di Fallout 76 che è stato ampiamente criticato a causa di una serie di problematiche nuove che avrebbe provocato.
Patch 11 e nuovi bug
L’aggiornamento in questione, la patch 11, apportava una serie di cambiamenti e migliorie al gioco, sì, ma ha comunque generato alcuni bug e nuove delusioni nei fan. Tra le varie segnalazioni, infatti, risaltano bug all’area di Whitesprings dove pare che si muoia automaticamente soltanto entrandovi. Un altro, invece, prevede la decapitazione del personaggio non appena questo si toglie la Power Armor.
Per non parlare di tutta una serie di delusioni che Bethesda ha creato nei suoi consumatori. Partendo dalla particolare attenzione che Bethesda sembra porre nel sistema di microtransazioni presenti all’interno di Fallout 76 fino ad arrivare alla presenza di nemici leggendari che non rilasciano mai oggetti leggendari, ad esempio.
Se voleste rimanere aggiornati sulle ultime novità di Fallout 76 annunciate da Bethesda all‘E3 2019, vi consigliamo di visitare il nostro articolo a questo indirizzo.
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