Arrivano nuovi indizi che sembrano confermare uno scenario da guerra fredda per il nuovo capitolo 2020 di CoD
Questa volta non si tratta di leak, dataminer esperti o insider bene informati: i segnali che il prossimo Call of Duty possa essere un Black Ops ambientato in scenari di guerra fredda, vengono dal gioco stesso. Si stanno moltiplicando infatti le segnalazioni di indizi ed accenni allo spin-off di Black Ops nella mappa di gioco di Warzone. Segno che ci stiamo avvicinando sempre di più al reveal ufficiale del prossimo capitolo della saga?
La rivelazione di CoD 2020 in un bunker da guerra fredda in Warzone
Qualche giorno fa era stato osservato che, in alcuni bunker sparsi nella mappa di Warzone, una volta sbloccato l’accesso, vi fossero dettagli riguardanti il periodo della guerra fredda. All’undicesimo bunker, ci si è trovati quindi di fronte ad un riferimento netto alla saga di Black Ops, ovvero un prototipo di RCXD. Questa è in sostanza una macchina radiocomandata dal design tipico degli anni ’70-’80, già utilizzata dagli sviluppatori in Black Ops come killstreak (dispositivi che provocano una serie di uccisioni nemiche).
L’attinenza di questo elemento con l’idea di un presunto CoD 2020 ambientato nel periodo della guerra fredda, fa il paio inoltre con i gadget inseriti dallo sviluppatore in riferimento a Treyarch. Dopo l’ultimo aggiornamento del gioco infatti, nei file sono stati introdotti un biglietto da visita e uno spray con il logo del noto team di sviluppo, che in passato ha firmato altri capitoli B.O. del franchise Activision.
In sostanza, che il titolo definitivo del prossimo Call of Duty si chiami Vietnam o Cold War, la sua presentazione ufficiale sembra davvero imminente. Rimangono alcuni nodi, forse anche più importanti da sciogliere, riguardo al periodo esatto di pubblicazione e alla sua collocazione rispetto alle potenzialità next-gen. Cose che ovviamente tuttoteK non mancherà di farvi sapere col solito tempismo. Here we are!
Lascia un commento