Una dirigente di Bungie si è dimessa a seguito delle gravi accuse di gestione tossica e sessismo di altri suoi colleghi della stessa azienda
Una settimana dopo un importante rapporto di IGN che descriveva in dettaglio le preoccupanti accuse di abusi, cultura avversa all’accettazione delle diversità, tossicità e pratiche di assunzione controverse all’interno di Bungie, la dirigente della sezione risorse umane dello studio si è dimessa dal suo ruolo. Vediamo tutti i dettagli al riguardo nelle prossime righe di questo articolo.
Bungie: quanto evidenziato dalla dirigente Gayle d’Hondt ricorda quanto già avvenuto presso altri due noti publisher videoludici
In un’e-mail aziendale pubblicata dal sito IGN in giornata odierna, la dirigente Gayle d’Hondt dimissionaria, che lavorava presso Bungie dal 2007, afferma che affinché Bungie possa superare i problemi che l’hanno afflitta da anni, avrà bisogno di farlo con il suo team delle risorse umane “composto in gran parte da persone nuove per la software house”:
“Farò tutto ciò che è possibile per assicurarmi che quanti lavorano qui lo facciano un ambiente sicuro, accogliente e di supporto”, riporta parte dell’e-mail, prima di aggiungere che la propria esperienza in Bungie era stata punteggiato con “conflitti interpersonali molto impegnativi“, fino al licenziamento di colleghi per “prestazioni, cattivo comportamento e per discriminazione, razzismo e molestie sessuali“.
In modo allarmante, d’Hondt menziona anche nell’e-mail aziendale le sue esperienze, individuando gli abusi che aveva subito da “un uomo, un dirigente e qualcuno che pensavo fosse mio amico in Bungie, il che ha portato l’azienda a licenziarlo”. d’Hondt conclude l’e-mail con:
Sono orgogliosa del lavoro che ho svolto in questa azienda. Credo di aver fatto raccomandazioni che erano nel migliore interesse dei nostri dipendenti e al servizio dell’azienda che vogliamo diventare. Credo anche che abbiamo commesso degli errori e che per diventare la versione migliore di noi stessi – l’azienda che sappiamo di poter diventare – dobbiamo riconoscerli e affrontarli, in buona fede, e crescere insieme.
Il rapporto originale ha evidenziato particolari problemi di crisi all’interno del team narrativo di Bungie e storie di “fallimenti strutturali con un gruppo di manager che sono diventati noti per aver rimproverato i dipendenti, incoraggiato il crunch e costantemente espresso commenti razzisti e sessisti“. Il tutto sembra essere purtroppo simile a quanto già riportato riguardo altri due colossi del settore: Ubisoft e Activision Blizzard.
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