Abbandonate ogni speranza di raziocinio, voi che entrate: i fan si stanno appigliando ad ogni indizio che colleghi Hideo Kojima ad Abandoned
Non lasciatevi soggiogare dalle teorie di complotto messe insieme dai fan di Hideo Kojima: fino a prova contraria no, Abandoned continua a non essere roba sua. Però, per garantire a tutti un po’ di sanità mentale, abbiamo pensato di mettere insieme le varie coincidenze che i giocatori stanno trovando (un po’ a forza) per quanto riguarda l’esclusiva del team di sviluppo olandese BlueBox Game Studios previsto su PS5 in esclusiva. Ce n’è veramente per tutti i gusti, e abbiamo pensato bene di riassumere questo macello.
Abandoned: un gioco di Hideo Kojima… ma anche no
Partiamo dai “fiocchi di neve insanguinati” a cui allude BlueBlox Game Studios tra le feature di Abandoned nel proprio profilo Twitter, e di come si legano ad Hideo Kojima. A suo tempo, il regista Guillermo Del Toro ha usato questa espressione inusuale per definire l’ormai defunto progetto Silent Hills. Il revival di Konami è poi stato, a conti fatti, abbandonato. Tra le altre coincidenze (che restano tali) sbuca il nome di uno degli sviluppatori, Hasan Kahraman. Le iniziali sono identiche, e il cognome si traduce in giapponese con “Hideo”. Questo dovrebbe rendere quello di Kahraman uno pseudonimo agli occhi dei fan.
Alright after several hours going down the rabbit hole I am no longer 100% convinced it’s Kojima (could very well be someone crafting all these coincidences to build buzz) but no matter what happens this will remain one of the most entertaining video game stories of the year
— Jason Schreier (@jasonschreier) June 18, 2021
Il delirio prosegue con l’amicizia tra Kojima e Geoff “The Game Awards” Keighley. Quest’ultimo ha iniziato di recente a seguire l’account di BlueBox Game Studios, sospettosamente ancora privo di sito ufficiale. Il fatto che Keighley abbia condiviso pubblicamente il messaggio privato di Kahraman in cui quest’ultimo gli chiedeva di gestire il reveal ufficiale del gioco ha convinto il giornalista Jason Schreier ad appoggiare la teoria. Schreier ha poi smentito il suo appoggio nel tweet che trovate qui sopra. Non sappiamo se la bandiera olandese o la tuta blu (Blue) di Sam Porter nella scatola (Box) durante il reveal di Death Stranding: Director’s Cut siano ulteriori “indizi”. Però riportare questo trip allucinogeno è stato divertente.
Ora sta a voi dirci la vostra: cosa pensate di tutta questa faccenda? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttoteK per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming.
Lascia un commento