Se gli Allenatori novelli non hanno l’occhio allenato, ci pensa il redattore navigato: ecco le differenze tra Pokémon Scarlatto e Violetto
Trovarvi qui vuol dire che non avete ancora tra le vostre mani Pokémon Scarlatto o Violetto: già, non usiamo la congiunzione “e” proprio perché ci sono delle differenze che è bene conoscere. Negli anni, le discrepanze tra le versioni si sono fatte più grandi (e, talvolta, più piccole), quindi è normale che vi stiate chiedendo su quale sia meglio spendere (o meglio, investire) la vostra sessantina di euro. Nessun problema: da queste parti ci siamo allenati nell’arte del rimuginare, e vi indirizzeremo affinché voi siate in grado di giungere a una conclusione. Senza ulteriori indugi, dunque, andiamo a incominciare…
L’accademia – Differenze tra Pokémon Scarlatto e Violetto
La prima delle (più o meno) grandi differenze tra Pokémon Scarlatto e Violetto è la scuola. A seconda della versione in vostro possesso, l’istituto al centro dell’universo narrativo può avere un colore o un altro. Tenendo fede al colore della variante del gioco, potreste vestire d’arancio (ed essere iscritti all’Accademia Arancia) o di viola (Accademia Uva). Quest’uniforme, sebbene meno personalizzabile di quanto avremmo preferito vedere, porta con sé uno stemma: nel multiplayer, compreso il co-op della cerchia, gli studenti dei due istituti possono riconoscersi grazie al simbolo. Facilitando, dunque, ogni trattativa per le creature esclusive.
La professoressa e il professore – Differenze tra Pokémon Scarlatto e Violetto
Allo stesso modo, per la prima volta nella serie il tipo di Professore varia da versione a versione. I possessori di Scarlatto avranno a che fare con l’avvenente (“cchiù selvaggia, cchiù leoness”) Olim, mentre i giocatori di Violetto riceveranno istruzioni dal “gigachad” Turum. Verrebbe da pensare che le ripercussioni sulla trama possano essere enormi, ma in realtà tutto ciò che cambia è che Pepe (spoiler per i primi… dieci minuti di gioco, forse?) chiama lei “mamma” e lui “papà”. La vaga lore della serie ha stabilito in passato che le due versioni sono linee temporali parallele, il che spiega tutto…
Le creature esclusive – Differenze tra Pokémon Scarlatto e Violetto
… e, al tempo stesso, non spiega perché il Pokédex includa anche le creature esclusive. L’idea di game design che c’è dietro dai tardi anni ’90 (a parte vendere più giochi, ma tant’é) è quella di incoraggiare i giocatori ad interagire con altri, nel caso abbiano la stessa versione. Il risultato si traduce nella possibilità di trovare alcuni mostriciattoli in certe zone ed altri, al loro posto, nello stesso luogo a seconda della variante nella propria console. Al posto dell’elenco, preferiremmo una più semplice immagine per aiutarvi a capire su quali bestiole mettervi il cuore in pace. E già che ci siamo…
Passato e futuro
… torniamo ai temi portanti intravisti con i due professori. La convivenza forzata del presente con il proprio coinquilino temporale dipende dalla versione. Olim, e per estensione Koraidon, simboleggia il passato, mentre Turum, legato nel design a Miraidon, va a braccetto con il futuro. Tralasciando le tipologie dei due leggendari di copertina (per le quali vi rimandiamo alla nostra guida ai draghi), la Voragine di Paldea (altresì detta Area Zero) al centro della regione ospita diversi “Pokémon Paradosso” (immagine qui sopra, in basso), ovvero versioni passate di altre creature in Scarlatto e controparti future in Violetto. Ironicamente, ogni versione ospita incarnazioni alternative di mostri esclusivi all’altra!
Ora sta a voi dirci la vostra: avete preso una decisione? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttoteK per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming.
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