Il viaggio di Forspoken è lungo è tortuoso, ma non per forza se lo si sa rendere un po’ più rapido: vi spieghiamo come teletrasportarvi
Ora che la nostra recensione di Forspoken è disponibile, se vi siete convinti a giocare con la nostra prima guida di base e le informazioni preliminari sul gioco, potreste essere incuriositi dal viaggio rapido. Per tutti i giocatori, quello del fast travel è un vero cruccio: un mondo grande da esplorare può mettere soggezione, d’altronde. E per quanto l’idea di un open world da setacciare, oggigiorno, da sola valga l’acquisto di un gioco, il confine tra avventura e sfacchinata tende ad essere parecchio labile. In tal senso, una premessa da fare in merito alla viabilità nell’ultima fatica di Square-Enix ce l’avremmo.
Nel caso aveste avuto dei dubbi a riguardo, sì: viaggiare a piedi nel mondo di gioco richiede (con tutto il parkour del caso) parecchio tempo ed altrettanti sforzi. Frey non ha mezzi di trasporto per spostarsi da una zona all’altra. In altre parole il fast travel è un bisogno molto basilare, in quanto può aiutare anche i giocatori con il peggior senso dell’orientamento (presente!) a scandagliare i vari anfratti di Athia. Gli enigmi da risolvere, i Labirinti Sigillati, le città da liberare e gli scrigni da aprire non sono certo pochi. Abbiamo unito ancora una volta le forze con il recensore interessato ed ecco cos’è venuto fuori…
Vi interessa il punto d’interesse – Forspoken, guida al viaggio rapido
Per il viaggio rapido, i giocatori di Forspoken devono sfruttare i Rifugi del Pellegrino sbloccati. Lo stesso vale anche per le Torri Campanarie visibili sulla mappa. Prima di allora, tuttavia, occorre anche aver completato i primi due capitoli della storia. Dopo esservi lasciati alle spalle la città di Cipal nel terzo capitolo, vi ritroverete in un viaggio nella natura. Questa gita consiste ne Le ricerche di suo padre: queste cinque parole vi saranno ben presto familiari, poiché si tratta nientemeno che della quest principale del gioco. Non temete, però: non dovrete intraprendere alcuna missione secondaria.
Nel corso dell’avventura al centro della trama del gioco stesso, Frey incapperà nel suo primo Rifugio del Pellegrino. In questa location, la disorientata protagonista avrà la possibilità di creare strumenti, di migliorare le sue doti magiche, di ripristinare la sua Salute e di potenziare il suo equipaggiamento. Normalmente già questo sarebbe di per sé una buona notizia, ma (in modo simile all’Area Zero di Pokémon Scarlatto e Violetto) ogni rifugio tende ad essere attorniato da strumenti. E voi non vorrete certo lasciare lì degli oggetti, vista la probabilità che possano tornarvi utili, vero?
Dei veri diari, “che Stanford Pines levati proprio” – Forspoken, guida al viaggio rapido
Sappiamo cosa state pensando: avete giocato a Dark Souls e avete ancora un disturbo da stress post-traumatico all’idea di trovare una feature basilare come il fast travel solo a metà dell’avventura. No, non avete nulla da temere: vi basterà imbarcarvi nella quest in… questione (non abbiamo resistito) per arrivare alla tanto agognata funzione. Seguite la missione Le ricerche di suo padre e tutto andrà a gonfie vele. In questa quest (e non l’abbiamo fatto apposta) dovrete lasciare la città di Cipal, trovare i diari del padre di Auden e riportarli a lei. Ma questo è solo il contesto; voi siete qui per la ciccia.
Ebbene, subito dopo aver trovato una Fonte della Benedizione incapperete anche nel vostro primo Rifugio del Pellegrino. La prima vi ricompenserà con uno degli incantesimi che abbiamo già avuto modo di sviscerare tra i nostri consigli. Dal canto suo, il secondo vi frutterà esattamente quello che state cercando. La domanda è: come riconoscerlo? Ogni Rifugio è accessibile entrando nella locanda. Se questa dritta non vi basta, poco male: in ogni caso, la legenda del gioco vuole che ogni icona a forma di casetta sulla mappa corrisponda ad un Rifugio del Pellegrino. Avete fatto tombola!
“Quasi quasi, Quasimodo!”
Applaudiamo per tutti i Ramarri Rosa tra voi che hanno colto la citazione, prima di rispondere alla domanda conclusiva: che ne è delle Torri Campanarie? Per sbloccarne le funzioni di teletrasporto, i campanili richiedono prima che ne si raggiunga il centro. Facendo c’è, l’area circostante verrà scansionata, dando al giocatore anche la posizione dei vari villaggi, Rifugi del Pellegrino, risorse, monumenti, scrigni e Labirinti Sigillati nel raggio della sezione di mappa sbloccata. In altre parole, nulla di troppo dissimile da quanto già visto in The Legend of Zelda: Breath of The Wild, giusto?
Il contesto narrativo, però, è un pizzico diverso. Queste torri erano un tempo punti d’interesse con cui i Pellegrini potevano trovare la via di casa. La campana in cima, a sua volta, serviva per fare un tam tam in caso di pericolo. Ma voi siete qui per altro: funziona per teletrasportarsi? Non se ignorate la torre o se ci passate semplicemente accanto. Al contrario, occorre una scansione con Cuff per sbloccarlo come teletrasporto funzionale. Siate dunque minuziosi quanto basta mentre esplorate Athia: il viaggio rapido premia solo chi è disposto a farsi la scarpinata di rito almeno una volta!
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