Abbiamo avuto il piacere di provare in anteprima Remothered: Broken Porcelain, la nuova avventura horror di Darril Arts e di Stormind Games. Sarà questo nuovo capitolo all’altezza del suo predecessore?
Dopo il buon successo di Remothered: Tormented Fathers, gli studi italiani Darril Arts e di Stormind Games stanno per tornare con un nuovo capitolo della serie. Tormented Fahters è stata una delle sorprese degli ultimi anni, sia per il mercato italiano sia per quello internazionale, guadagnandosi un posticino nel già affollato catalogo horror videoludico. Facendo dell’esperienza un tesoro, con Remothered: Broken Porcelain lo studio tenta di replicare il successo del primo capitolo, migliorando e ampliando l’esperienza di gioco. Sarà questo secondo capitolo all’altezza?
Shining? Sei tu?
Remothered: Broken Porcelain parla delle disavventure della piccola Jennifer, una ragazza (presumibilmente) orfana che lavora presso l’Ashmann Inn, contesto del gioco. Infatti, grazie ad una cutscene introduttiva, scopriamo che dopo essere stata espulsa dal Flemmington Girls Institute in seguito ad un “incidente”, Jen è stata assunta dal direttore dell’albergo in questione. Peccato che l’anima oscura dell’hotel, in pienissimo stile Shining, non sembri apprezzare la presenza della giovane.
All’inizio del gioco troviamo un breve prologo, in cui incontriamo per la prima volta Porcelain, l’antagonista del gioco. Porcelain appare come il tipico cacciatore implacabile e invincibile dalla quale possiamo solo fuggire e nasconderci, ricordando molto il buon vecchio Chris Walker di Outlast (e compagnia). Completate il prologo, ci troviamo nell’ufficio del direttore che ha convocato Jen per uno strano incidente in cui è coinvolta anche Lindsay, un’altra dipendente dell’hotel. Dopo le redarguizioni del direttore, veniamo riaccompagnati alle nostre faccende da Andrea Massino, braccio destro del direttore. Dopo una discussione con Lindsey prendiamo finalmente il controllo di Jen, per iniziare il gioco.
Puoi nasconderti, ma non puoi fuggire – Anteprima Remothered: Broken Porcelain
Remothered: Broken Porcelain si presenta, sulla scia del primo, come un purissimo survival horror nel quale bisogna sopravvivere e completare delle task per progredire. Nonostante (come già detto) lo stampo del gioco è riconducibile a predecessori esemplari del genere come Silent Hill o i più recenti Outlast, in questo capitolo troviamo elementi di Tormented Fathers migliorati e alcune interessanti aggiunte. Come nei giochi citati, l’ambiente è pieno di cassetti e armadi da aprire, casse in cui nascondersi e oggetti da raccogliere. Stavolta, però, è stato introdotto un modo molto più strategico di utilizzare gli oggetti collezionati. Oltre alle classiche chiavi, qui è stata aggiunta la possibilità di combinare gli oggetti trovati per creare situazioni più articolate e interessanti.
Se in precedenza bisognava scappare e nascondersi dal proprio inseguitore, stavolta è possibile distrarlo con carillon e bambole parlanti, adescarlo in trappole e altro ancora. Con questa scelta di gameplay gli studi concedono al gioco una buona elasticità, deragliando dai tipici binari del survival puro per parare a qualcosa di più vario e interessante. Questo approccio rende Broken Porcelain un survival a sfondo stealth più strategico e ragionato, che potrebbe alla fine rivelarsi il fattore chiave per il funzionamento del gioco.
Tecnicamente… – Anteprima Remothered: Broken Porcelain
Partiamo dal presupposto che il gioco provato è ancora in fase di beta. Ciò significa che stiamo basando la nostra anteprima su un gioco incompleto e ancora profondamente da rifinire. Nonostante ciò, tecnicamente Remothered: Broken Porcelain appare come un gran salto in avanti rispetto al primo capitolo. La grafica è decisamente più curata e gli ambienti appaiono ricchi e ben dettagliati. La fotografia convince e le luci regalano un’angosciante atmosfera di tutto rispetto per il genere. Anche i personaggi e le animazioni sono ben costruiti, nonostante le interazioni con gli oggetti siano ancora da migliorare.
Note dolenti (ribadendo che si tratta di un gioco ancora in beta) alcuni bug relativi all’audio e ai modelli. In particolare, in alcuni punti l’audio scompare completamente o restano soltanto alcui elementi di sound design, le musiche vanno e vengono e i volumi salgono e scendono un po’ a caso. Da notare anche i bug relativi alla treccia di Jennifer, che ogni tanto si esibisce inspiegabilmente in acrobazie decisamente troppo anarchiche.
Fuga dall’Ashmann Inn
In conclusione, Remothered: Broken Porcelain ci ha fatto un’ottima impressione, con le dovute riserve del caso. Nonostante il gioco sia ancora in beta lo stampo e l’esperienza positiva del primo capitolo si rispecchiano in questa nuova avventura, che convince già dai primi minuti di gioco. Le cose da migliorare sono tante e il gioco appare ancora un po’ macchinoso, ma confidiamo nel talento di Darril Arts e di Stormind Games. Resta l’incognita di un gioco molto simile al suo predecessore, ma considerando le aggiunte al gameplay di cui abbiamo parlato in precedenza non dovremmo correre il rischio.
Remothered: Broken Porcelain sarà disponibile dal 20 Ottobre 2020 per Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows. Come sempre vi auguriamo un buon gaming e vi invitiamo a restare sintonizzati su tuttoteK per ulteriori news, aggiornamenti, recensioni e tanto altro dal mondo dei videogiochi. Ciao!
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