Abbiamo potuto provare in anteprima One Punch Man: A Hero Nobody Knows grazie alla closed beta su PS4, l’esordo di Saitama nel mondo dei videogiochi sarà convincente?
Dopo tanto tempo Il franchise di One Punch Man sta per approdare con la sua prima trasposizione videoludica. Il web-manga di ONE, ripreso poi in una seconda versione con i disegni di Yusuke Murata, è uno dei più grandi successi degli ultimi anni. One Punch Man: A Hero Nobody Knows, pubblicato da Bandai Namco Entertainment, porta gli scontri di Saitama e compagni su PS4, Xbox One e PC. Diamo un primo sguardo al titolo ricordando che la closed beta permetteva di provare solamente le sezioni di combattimento. Non erano invece presenti la personalizzazione del proprio avatar né la modalità storia.
Un pugno deludente
Il manga di ONE racconta la storia di un eroe per hobby, divenuto invincibile ed in grado di sconfiggere ogni avversario dopo un solo colpo. Per arrivare a questo livello Saitama (è questo il nome del protagonista) si è sottoposto ad un “duro” allenamento. La genialità dell’autore è proprio quella di riuscire a sfruttare un protagonista invincibile per parodizzare l’intero panorama del fumetto giapponese senza risultare mai banale o scontato.Â
Con queste premesse risulta subito chiara l’ardua impresa di trasporre in forma di videogioco il potere di Saitama senza nulla togliere alla componente di divertimento. La modalità combattimento di One Punch Man: A Hero Nobody Knows presenta delle battaglie 3 vs 3 nella quale far combattere i personaggi più iconici della serie. Nel corso della beta abbiamo potuto provare 9 personaggi, incluso un avatar predefinito tra due disponibili. Le arene disponibili erano 3 (altre 8 erano bloccate suggerendo un totale di 11 arene) e purtroppo tutte quante sono risultate poco ispirate, spoglie e prive di dettagli.
Un protagonista ingombrante – Anteprima One Punch Man: A Hero Nobody Knows
Gli sviluppatori hanno messo a punto due distinte modalità : nella prima non si potrà usare Saitama, mentre nella seconda sarà giocabile con delle limitazioni. Se presente in squadra Saitama interverrà dopo circa 270 secondi (che possono essere ridotti tramite l’uso di parate perfette o combo). Quando il nostro protagonista entrerà in campo sarà completamente invincibile contro tutti, tranne che contro se stesso, e metterà KO tutti gli avversari con un colpo.
Se nei primi incontri questa sembrerà una gimmick interessante, dopo poco tempo vi ritroverete ad odiare l’ingombrante presenza di un personaggio del genere. La meccanica sviluppata dai ragazzi di Spike Chunsoft può diventare facilmente motivo di grossa frustrazione. L’attesa dell’arrivo di Saitama forza il giocatore con un vantaggio di secondi nel conto alla rovescia a giocare in difesa e a perdere tempo. E’ capitato spesso di trovare un avversario che scappa perennemente dallo scontro o rimanga in perenne parata e questo va a compromettere la godibilità del titolo.
Dei comprimari non all’altezza – Anteprima One Punch Man: A Hero Nobody Knows
Al di fuori del protagonista gli altri personaggi non presentano molte novità in termini di profondità di gameplay. Lo schema di comandi pare essere mutuato da quello della serie Dragon Ball Xenoverse. Le combo si effettuano alternando colpi leggeri a colpi pesanti, è presente anche una presa per superare la parata avversaria. Sul fronte difensivo oltre alla già citata parata (la quale può essere “perfetta” se usata con il giusto tempismo e portare a un vantaggio sull’avversario) è disponibile anche la schivata. Le mosse speciali sono 3 per personaggio, oltre a un cambio di forma che può fornire altre mosse speciali o una mossa finale a seconda del personaggio.
Nonostante la semplicità delle meccaniche la fluidità del combattimento è pessima, le animazioni sono poco curate e si legano male l’una con l’altra. Il ritmo di gioco risulta frammentato e non si ha mai la sensazione di avere il controllo. Inoltre le possibilità di azione sono davvero poche e in breve tempo si ha la sensazione di aver visto tutto quello che il combattimento ha da offrirci.
Aria di superficialità – Anteprima One Punch Man: A Hero Nobody Knows
Durante le partite si può notare qualche piccola trovata carina che trasmette le atmosfere del fumetto. Ad esempio all’inizio di ogni combattimento i personaggi diranno delle frasi contestualizzate a seconda dei compagni di squadra o degli avversari. Non mancano le battute tipiche della serie che possono strappare qualche sorriso.
Nel corso degli scontri inoltre è possibile che ci siano degli imprevisti. Proprio come un telegiornale una banda in basso ci avvertirà di quello che sta per succedere e a cosa dobbiamo stare attenti. Se l’idea è buona la realizzazione lo è molto meno. Gli imprevisti si limitano ad un colpo da schivare semplicemente muovendosi nella mappa. La sensazione è quella che gli sviluppatori si siano impegnati per trovare delle idee che strizzassero l’occhio ai fan della serie, senza però riuscire a concretizzarle del tutto all’interno del gioco.
Comparto tecnico da rivedere – Anteprima One Punch Man: A Hero Nobody Knows
Sul fronte tecnico c’è ancora molto da lavorare: le animazioni sono legnose e in generale il comparto tecnico sembra essere davvero indietro con i tempi. I modelli in cel-shading sono la cosa più riuscita del gioco mentre tutto il resto ha bisogno ancora di molte rifiniture. Anche le mosse speciali, che dovrebbero essere le più spettacolari, risultano penalizzate da un livello di dettaglio molto basso. Il doppiaggio invece è impeccabile con i doppiatori originali della serie ad accompagnare le voci dei personaggi.
Altra nota dolente è la telecamera che spesso si posiziona troppo dietro al personaggio che stiamo controllando rendendo confusionaria l’azione. Speriamo che gli sviluppatori possano sistemarla in tempo per l’uscita. Inoltre l’assenza di costumi alternativi rendeva difficile riconoscere il nostro eroe nel caso di due combattenti identici. Confidiamo però che nel gioco finale saranno presenti più costumi per ogni personaggio.
Bisogna lavorare ancora molto
One Punch Man: A Hero Nobody Knows è un prodotto che ha l’arduo compito di riportare in salsa videoludica un’opera che fa dell’anticlimax il suo punto di forza. Purtroppo il titolo di Spike Chunsoft sembra faticare parecchio sotto ogni punto di vista. Allo stato attuale il titolo non è all’altezza delle altre trasposizioni di manga da parte di Bandai Namco (come l’ormai prossimo Dragon Ball Z: Kakaroth). Nel cercare di riportare delle meccaniche che fossero coerenti con la serie si è perso di vista il focus sulla fruibilità e sul divertimento che può offrire il titolo. Speriamo che la personalizzazione del personaggio e la modalità storia possano risollevare le sorti del gioco.
Al momento non si ha notizia di una data di uscita, gli sviluppatori hanno tutto il tempo per migliorare ogni aspetto del titolo che al momento non riesce ad essere convincente anche per un fan del fumetto. Per saperne di più sul gioco e su molto altro nel mondo dei videogiochi, rimanete sulle pagine di tuttoteK!
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