Dopo così tanti anni in sviluppo abbiamo avuto l’occasione di provare in anteprima Aquanox Deep Descent su PC, dove l’umanità cerca un nuovo inizio
Con i suoi ultimi acquisti, THQ Nordic si è ben guadagnata il titolo di negromante dei videogiochi. Sotto la sua ala possiamo infatti trovare nomi videoludici un tempo considerati sull’orlo dell’estinzione. Kingdoms of Amalur: Re-Reckoning ne è un primario esempio, titolo che abbiamo potuto recensire. Ma THQ si è spinta ancora più indietro nel tempo recuperando una serie nata nel 1996. Nel 2014 ha infatti acquisito i diritti della serie AquaNox, e oggi abbiamo potuto analizzare in anteprima una breve porzione del nuovo capitolo: AquaNox: Deep Descent.
Un pezzo di storia
Aquanox Deep Descent è un videogioco in sviluppo da ormai 6 anni, quando ancora il publisher si chiamava Nordic Games. Il gioco ha poi affrontato con successo nel 2015 una campagna kickstarter superando generosamente l’iniziale obiettivo di 75,000 Dollari. Da allora Aquanox Deep Descent è cambiato notevolmente, arrivando ad essere il gioco che oggi abbiamo avuto l’occasione di provare in anteprima.
Tuttavia non siamo riusciti a mettere le mani su due cose. Il gioco integra la possibilità di giocare alla campagna principale in co-op con altri due giocatori, che a detta degli sviluppatori, possono entrare in qualunque momento. Infine sarà presente una modalità pvp online. Ma non tergiversiamo oltre e scopriamo cosa i mari di AquaNox hanno da offrire.
L’ultima speranza per l’uomo – Anteprima Aquanox Deep Descent
Deep Descent riprende fedelmente le basi narrative dal mondo di AquaNox. Molti anni prima degli eventi raccontati nel gioco, il mondo venne colpito da una serie di feroci guerre nucleari, per l’ottenimento delle ultime risorse sulla terra. La vita sulla superficie divenne impossibile, perciò i sopravvissuti decisero di far ripartire la civiltà sotto i mari, sfruttando le notevoli tecnologie avveniristiche in loro possesso.
Questa decisione diede un filo di speranza all’umanità, soluzione che però non poteva essere definitiva. Qui entra in campo il progetto Nammu, in grado di rivoluzionare la vita umana e capitanato dai nostri protagonisti, tra mercenari ed scienziati esperti. Questa breve introduzione non ci viene mostrata con una tipica cinematica, ma grazie a una serie d’illustrazioni animate di pregevole fattura. Alla sua conclusione veniamo immediatamente catapultati nel gioco.
Nemici da tutte le direzioni – Anteprima Aquanox Deep Descent
All’interno del nostro sottomarino la prima cosa che notiamo sono i controlli a metà tra il simulativo e l’arcade. Alla pressione di uno dei tasti WASD acceleriamo, con la posizione del puntatore definiamo una direzione e con Spazio e Ctrl andiamo su e giù. Controlli ai quali bisogna farci un po’ l’abitudine in quanto, essendo sott’acqua, ci sposteremo con una certa lentezza e pesantezza. Tuttavia AquaNox non perde tempo e dopo aver seguito brevemente la nave madre, veniamo attaccati da uno stormo di meduse verdi bioluminescenti.
Ovviamente dovremo attaccarle per sopravvivere e per fortuna la nostra nave è equipaggiata con due armi: al click sinistro disponiamo di una mitraglietta mentre al destro un fucile a pompa. Coppia che ci permette di contrastare l’agguato delle creature verdi e che ci insegna alcune importante lezioni. Tra queste c’è la difficoltà non troppo elevata del gioco e il fatto che per tutta l’esperienza avremo a che fare con un mondo a 360 gradi, in cui i nemici possono arrivare da qualsiasi direzione. Appena dopo aver respinto l’attacco veniamo mandati a distruggere i nidi delle meduse.
La loro ricerca ci porterà a visitare liberamente la mappa di gioco, ma non si tratta di un open world, bensì assomiglia di più a un open map in cui è possibile esplorare liberamente finchè non vengono raggiunti i suoi limiti. A quel punto ci troveremo di fronte a muri di roccia o ad aree tossiche che non possiamo attraversare. Sparsi per la mappa ci sono poi materiali e risorse da ottenere per stimolare la nostra voglia di esplorare. Utili per forgiare nuove munizioni o strumenti curativi.
Un po’ di vita mondana – Anteprima Aquanox Deep Descent
Superata questa fase potremo far visita ad una stazione sottomarina. In questo luogo non saremo più nel nostro abitacolo, ma neanche in controllo del personaggio. La stazione assomiglia più che altro ad un grosso menu interattivo in cui è possibile cambiare e personalizzare il nostro sottomarino, usare il negozio e conoscere nuovi personaggi. In questa anteprima abbiamo potuto provare due navi differenti. Quella iniziale ha statistiche considerabili come standard, mentre l’altra era più piccola e rapida. Entrambi possedevano cockpit con estetiche differenti e presumibilmente ce ne saranno di ancora diversi.
Nella stazione è possibile cambiare il colore della navicella ed equipaggiarla con nuove armi. Oltre al fucile a pompa e mitragliatore, abbiamo avuto a disposizione un cannone ad energia capace di uccidere con un solo colpo, ed un fucile caricato con proiettili magnetici. Successivamente abbiamo deciso di fare visita al locale del posto. Qui abbiamo fatto avanzare la trama principale con un dialogo automatico e completamente doppiato in inglese.
Sempre nel locale abbiamo avuto l’occasione d’interloquire con un altro avventore. Dialogo che si è rivelato estremamente breve, che però ci ha messo di fronte a una scelta: offrirgli da bere o rispondere a tono al suo atteggiamento passivo-aggressivo. Per nostra fortuna siamo stati gentili e c’è stato offerto in cambio un potenziamento per la nave. Questa è stata l’unica diramazione secondaria e decisione dell’anteprima, speriamo tuttavia che nel gioco definitivo avremo modo di affrontare situazioni più complesse e meno fini a se stesse.
Finale a sorpresa – Anteprima Aquanox Deep Descent
Nella fase successiva siamo usciti dalla stazione e ci siamo diretti verso la mappa successiva attraverso un portale per l’alta velocità. Raggiunta la destinazione abbiamo accompagnato e seguito una nave mineraria, impegnata ad analizzare un sito minerario. Improvvisamente siamo stati attaccati da svariate orde di navi pirata e animali contaminati, che abbiamo abbattuto uno dopo l’altro.
Data la scarsa velocità delle navi subacquee, purtroppo non abbiamo potuto ingaggiarli in spettacoli “combattimenti aerei”, ma si è più che altro tratto di rapidi esercizi di mira, lock-on e individuazione dei nemici sul radar. Ma proprio quando AquaNox iniziava a essere interessante, l’anteprima si è bruscamente interrotta lasciandoci svariati pensieri positvi, ma anche alcuni dubbi sul futuro del gioco che discuteremo alla fine.
Qualche screpolatura – Anteprima Aquanox Deep Descent
L’impatto visivo è sia notevole che piatto. I cockpit delle navi sono curati fino al minimo dettaglio e per quanto gli screenshot possano far intuire diversamente, non disturbano granché la vista. Ciò è dovuto al fatto che hanno una loro effettiva utilità comunicativa in quanto parte integrante dell’interfaccia di gioco. Tuttavia alcuni messaggi si sommeranno uno sopra l’altro, rendendoli per forza illeggibili.
A livello grafico non siamo rimasti del tutto convinti. Gli ambienti, per quanto si percepisca l’intento di trasmettere un sentimento di oppressione e cupezza, finiscono per sembrare poco originali ed esageratamente “nebbiosi”. Ad illuminare le nostre traversate ci sono molte alghe bioluminescenti e piccoli fari, ma che poco servono a valorizzare le aree in cui ci troviamo.
Il comparto audio è di tutto rispetto per quanto riguarda gli effetti sonori, cosa diversa è il doppiaggio. I nostri compagni di squadra, che stanno perlopiù all’interno della base, li sentiremo parlare molto spesso tenendoci compagnia. Il doppiaggio tuttavia non è dei migliori, ma è presente una tale esposizione da B-movie, che l’abbiamo inevitabilmente amato. I pirati subacquei in particolare, vi minacceranno con toni e dialettica da nemici dei cartoni animati della domenica. Per qualche istante ci è parso di sentir riecheggiare dall’oltre spazio un nostalgico “do a barrell roll”, ma è stato solo un miraggio.
Fa ben sperare
In conclusione Aquanox Deep Descent ci ha reso le cose difficili con questa anteprima così breve. Nonostante la lentezza della navicella, la prova non si è spinta oltre le due ore di gioco. I contenuti da analizzare sono stati quindi minimi e lo sguardo generale limitato. Tuttavia si tratta di un videogioco che sta venendo costruito su fondamenta solide. Non abbiamo infatti incontrato alcun problema tecnico e il gioco è rimasto sempre a 60 FPS senza inciampi. Il sistema di dialoghi funziona e speriamo che venga sfruttato a dovere con scelte e diramazioni narrative interessanti. I combattimenti per quanto stagni, sono divertenti ed esprimono a dovere sia la natura arcade che simulativa del gioco.
Il gioco di questa anteprima, Aquanox Deep Descent, dovrebbe uscire nel corso del 2020 su PS4, Xbox One e PC. Per rimanere aggiornati su videogiochi e tecnologia vi consigliamo di continuare a seguirci sulle pagine di tuttoteK.
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