In questa recensione andremo a conoscere Shadow, il servizio cloud che permette di avere un PC da gaming nella nostra mano
I servizi cloud, fin dalla loro nascita, hanno visto una crescita esponenziale sotto ogni ambito. Sebbene alcuni progetti abbiano una base più solida rispetto ad altri, basti pensare all’Xbox Game Pass e a Google Stadia, tuttavia fino ad oggi hanno dimostrato un limite piuttosto evidente: sono stati creati solamente per giocare. Shadow, pur ispirandosi per certi versi a questi servizi, li rielabora e li implementa donando ai propri utenti non solo un sistema cloud per giocare, ma un intero PC in cloud che permette loro di lavorare, giocare e svagarsi come meglio credono.
Prima di proseguire è giusto precisare che abbiamo avuto modo di provare la versione con il Power Upgrade, l’aggiornamento del servizio pensato anche per i videogiocatori. Iniziamo dunque questa recensione e scopriamo come si è comportato il nostro PC virtuale fornitoci da Shadow.
Scheda tecnica
- CPU: AMD EPYC 7543P con 4 core e 8 tread 2,8 GHz
- GPU: Nvidia RTX A4500, 20 GB VRAM
- RAM: 16 GB, 2.400 MHz
- Storage: 2 HDD da 256 GB
- Sistema operativo: Windows 10 Home
- Connessione: fibra 1 Gbps embedded
- Sistemi supportati: PC (Windows 8.1 o superiore, macOS 10.12.2 o superiore, Ubuntu 18.04), Smartphone e smart TV (Android e Andorid TV 5.0 o superiore, iOS e tvOS 11 o superiore), Oculus Quest 1 e 2
- Supporto a dispositivi esterni
Installazione semplice e grande stabilità | Recensione Shadow
Shadow è un servizio facile e intuitivo da utilizzare a cui tutti possono aderire. Una volta acquistato il pacchetto desiderato, dei costi del servizio ve ne parleremo più avanti in questa recensione, non ci resterà che scaricare il programma sul nostro PC, lo smartphone, la smart TV o, addirittura, su Oculus Quest per iniziare a usufruire del servizio. Installiamo tutto e saremo quasi pronti per sfruttare il nostro nuovo PC virtuale.
Durante il primo avvio, l’applicazione farà un piccolo test della nostra connessione per verificarne i parametri. I requisiti minimi tuttavia non sono per niente elevati e gran parte delle linee internet li soddisfano pienamente al giorno d’oggi. Per funzionare al meglio, infatti, il servizio ha bisogno di:
- una connessione cablata
- velocità di download superiore a 15 Mbps
- velocità di upload superiore a 5 Mbps
- latenza, o ping in base a come volete chiamarlo, inferiore a 20 ms
Tuttavia, il servizio funziona perfettamente anche con connessione Wi-Fi da 5 GHz e una latenza leggermente superiore, sebbene ogni tanto si abbia qualche leggerissimo calo, dovuto all’instabilità di una rete non cablata, o dei piccoli input-lag legati ad una latenza alta. Nonostante questi piccolissimi problemi, che si verificavano molto raramente, la nostra esperienza è stata abbastanza fluida, sia durante l’utilizzo quotidiano che nei giochi più frenetici. Inoltre abbiamo potuto usufruire di una linea addirittura superiore alla nostra. Immaginate quindi chi possiede una fibra che arriva a 100 Mbps che, durante l’utilizzo di Shadow, si ritrova con una fibra da 1 Gbps. Un fattore da non sottovalutare!
Da poco inoltre il software è stato aggiornato con l’aggiunta della lingua italiana, rendendo ancora più semplice la comprensione dei vari parametri e menù che lo compongono. Da qui sarà possibile settare varie impostazioni come ad esempio la velocità della rete, la qualità audio e le impostazioni dello schermo che, in caso di smartphone e tablet, ci permetterà di settare anche la risoluzione dello schermo prima dell’avvio della macchina virtuale.
Una buona macchina ma con piccoli nei | Recensione Shadow
Se l’esperienza virtuale è stata ottima, molto è merito anche della configurazione del PC che ci è dato in dotazione. Diciamocelo, la configurazione non è esattamente quella di un qualsiasi PC top di gamma. La GPU infatti, nonostante l’ampia disponibilità di VRAM, non è propriamente pensata per il gaming, nonostante offra comunque delle buonissime prestazioni. Lo dimostra il fatto che la stessa Nvidia non la cataloga fra quelle che rispecchiano i requisiti minimi per sfruttare al meglio il software GeForce Experience. Sebbene per un esperto questo possa essere solo un particolare, quel software può risultare veramente utile per chi non riesce a ottimizzare i vari giochi da solo.
La CPU, sebbene sia indicata come un 32 core nelle informazioni del sistema, sfrutta solamente 4 core fisici con una velocitò di 2,8 GHz. Questo durante i test svolti su Cinebench la colloca addirittura sotto l’Intel Core i7-7700K con soli 5.660 punti nel test multi-core. In quello single-core la situazione non migliora di molto, con un punteggio finale di 1.018 punti e 5,56x di MP ratio. Non proprio un dato incoraggiante, ma che nell’uso quotidiano comunque ci permette di vivere una buona esperienza, anche con software di editing e con i giochi. Di questo però ne parleremo più avanti.
Sistema di storage da rivedere, ma hard disk veramente buoni | Recensione Shadow
Un altro piccolo neo, che non possiamo confermare con esattezza, deriva dal sistema di storage scelto. Prima di continuare però dobbiamo spiegare come funziona il pacchetto offerto agli utenti. Il piano base prevede solamente 256 GB di storage, mentre quelli successivi si ottengono pagando un piccolo extra fino a un massimo di 5 TB. Tuttavia, sul nostro PC avevamo due storage da 256 GB l’uno invece di un unico da 512 GB. Questo ci ha limitato parecchio, soprattutto sull’installazione di giochi che richiedono uno spazio importante. Ci sarebbe piaciuto capire se con più GB, ad esempio con 256 GB in più, avremmo trovato un HDD supplementare o se semplicemente ci saremo ritrovati con lo storage principale da 256 GB e un secondo da 512 GB.
Nonostante questo inconveniente però, i dati arrivati con CrystalDiskMark, HD Tune Pro e ATTO Disk Benchmark sono abbastanza buoni e anzi, se si tratta veramente di hard disk e non di SSD, possiamo dire che se la cavano egregiamente. Purtroppo, ma in fin dei conti sono dati che non ci interessano più di tanto, non conosciamo le temperature di questi storage. Ci sarebbe piaciuto capire però come si sarebbero comportati in caso di temperature alte e se queste influiscano sulle prestazioni generali.
Piccoli particolari da tenere in considerazione | Recensione Shadow
Una questione molto importante, e che probabilmente molti di voi si staranno chiedendo, riguarda il funzionamento di dispositivi esterni quali tastiere, mouse, cuffie e controller. Proprio in questo senso nel menù del software è presente una voce che permette di utilizzare i dispositivi USB anche sul PC fornitoci da Shadow. In questo senso sarà possibile sfruttare anche cuffie collegate tramite Bluetooth al dispositivo utilizzato da noi e il controller Xbox tramite connessione wireless. A tal proposito è sconsigliato l’utilizzo di dispositivi audio e microfoni collegati tramite presa USB.
Sebbene sia possibile utilizzare le periferiche esterne, non sarà possibile collegare hard disk esterni, in quanto non saranno rilevati durante il nostro utilizzo. Questa scelta, per quanto giusta con le linee tracciate dalla società che vanno ad avvantaggiare la vendita dello spazio supplementare, può risultare controproducente in quanto non riusciremo a spostare dei file presenti sul PC fornitoci su un altro dispositivo di nostra scelta. L’unico modo per farlo sarà quello di sfruttare un sistema cloud per la gestione dei file.
Come abbiamo detto a inizio recensione, Shadow ha da poco introdotto la lingua italiana nel software. Tuttavia, essendo il PC fornitoci una vera e propria macchina a sé stante, sarà possibile modificare la lingua del sistema e impostare l’italiano per un’esperienza più fluida. Non sarà invece possibile modificare il luogo di geolocalizzazione in quanto, almeno nel nostro caso, il computer fisico fornitoci in dotazione si trovava a Parigi.
Essendo l’avvio del PC gestito interamente tramite app, inoltre, non sarà possibile impostare una password all’avvio né tanto meno potremo entrare nel BIOS e modificare dei parametri per l’overclock o altro. Infine, il sistema operativo non è aggiornabile a Windows 11, il che rende questo servizio un’incognita in futuro vista l’imminente fine del supporto a Windows 10. La società rilascerà in futuro una versione con Windows 11 da pagare a parte o farà in modo che ogni computer fornito sia aggiornato senza costi aggiuntivi?
Come si comporta con i giochi? | Recensione Shadow
Questa è forse la domanda più importante che molti di voi si sono fatti durante tutta questa recensione riguardante il servizio di Shadow. Molti potrebbero pensare che con 20 GB di VRAM sicuramente non ci saranno stati problemi a lanciare tutti i giochi di questo mondo al massimo delle prestazioni. Ovviamente quello non è l’unico parametro che rende buona una scheda video. Fosse così allora una AMD Radeon RX 6800 XT sarebbe migliore di una Nvidia GeForce RTX 3080 Ti, eppure conosciamo bene tutti i benchmark presenti.
Come detto precedentemente, questa scheda video non è ottimizzata per il gioco. Tuttavia, le prestazioni della RTX A4500, per quanto riguarda il lato gaming, si avvicinano a quelle di una 3070. Potremo quindi lanciare una varietà di giochi con risoluzioni elevate e godere di una buona quantità di fps sebbene la stabilità sia inferiore rispetto a quella delle schede da gaming.
Più nello specifico abbiamo testato questa configurazione con titoli di ogni tipo, dagli strategici come Humankind a giochi di corse come Forza Horizon 5, passando per gli FPS (in particolare Call of Duty: Warzone), gli action RPG (Assassin’s Creed: Valhalla) e i giochi sportivi come FIFA 23. In tutti questi titoli, come in tutti gli altri, abbiamo giocato anche con una risoluzione 2K QHD e settaggi al massimo, mantenendo una media di fps di molto superiore ai 60. Tuttavia, a causa dell’instabilità a volte abbiamo avuto picchi (minimi e massimi) che variavano dai 35 ai 128 in base al titolo in questione.
Quest’ultimo dato è un po’ deludente per certi aspetti, sebbene comunque l’esperienza generale sia stata veramente buona. A questo punto però una domanda sorge spontanea, non sarebbe stato più conveniente, in fatto di prestazioni, fornire una scheda grafica interamente dedicata al comparto gaming piuttosto che una Quadro RTX?
Conclusioni
Siamo giunti ormai alla fine di questa recensione dedicata al servizio cloud di Shadow ed è quindi arrivato il momento di tirare un po’ le somme. Avere un PC a portata di mano, ovunque noi siamo, è sicuramente un fattore non di poco conto. Se poi consideriamo il fatto che possiamo giocare ai titoli più recenti con una qualità elevata o addirittura editare video e quant’altro anche su un PC risalente a 10-15 anni fa, allora possiamo dire che finalmente siamo arrivati a un punto di svolta.
In questa prova abbiamo riesumato un vecchio DELL sprovvisto di scheda video dedicata. Era quindi impossibile lanciare giochi “vecchiotti” come Skyrim, figuriamoci Cyberpunk 2077 o Elden Ring. Eppure grazie al servizio abbiamo potuto giocarci tranquillamente senza neanche uno dei problemi principali dei notebook: il surriscaldamento. Sotto questo punto di vista quindi è veramente il servizio perfetto, considerando che tali titoli sono stati giocati anche su smartphone. Tuttavia i problemi ci sono possono essere alquanto fastidiosi in un certo senso.
Tralasciando una GPU non progettata per il gaming e una CPU non propriamente performante, il punto che più di tutti ha creato dei problemi sono i due storage da 256 GB. Mettendo da parte il fatto che 512 GB non sono poi tanti visto il peso di alcuni videogiochi odierni, è proprio la suddivisione di questi ultimi a creare dei problemi. Consideriamo ad esempio un gioco di 50 GB e che sui ogni disco ci siano solo 45 GB liberi; questo implica che su nessuno dei due possiamo installare il gioco, sebbene nel sistema vi siano 90 GB ancora liberi.
Vi è poi l’impossibilità di trasferire file attraverso storage esterni, poiché il computer virtuale non li supporta. Sebbene sia una scelta per vendere più spazio possibile, non vedo che male avrebbe potuto fare utilizzare una chiavetta USB di pochi GB per spostare video, canzoni o semplici foto. Buono invece è l’utilizzo di periferiche esterne, incluse cuffiette Bluetooth e controller wireless, con una reattività pressoché immediata. Il tutto è disponibile con un abbonamento mensile che parte da quasi 45 € per il piano base e il Power Upgrade. A questi si aggiungono poi 2,99 € per ogni 256 GB in più. Un prezzo non proprio alla portata di tutti effettivamente, ma che con meno di 50 € al mese (per il piano base) può regalarci un PC performante e perfettamente funzionante.
Resta solo da capire come evolverà successivamente il servizio visto che la fine del supporto a Windows 10 si avvicina e non è possibile eseguire un upgrade a Windows 11 direttamente dal nostro computer virtuale. Per questa recensione sul servizio di Shadow è ormai tutto. Per non perdervi future recensioni relative all’universo del PC gaming, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
Punti a favore
- Requisiti minimi di rete
- Buona stabilità e reattività
- Possibilità di poter sfruttare una banda maggiore
- Usufruibile su PC, smartphone, tablet, smart TV
- Ottime prestazioni lato gaming...
Punti a sfavore
- Sistema dello storage
- Costo abbonamento non accessibile a tutti mensilmente
- Impossibile passare file su storage esterni
- ...sebbene la stabilità della GPU non sia ideale
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