Linux deve fare i conti con un nuovo pesante malware chiamato FreakOut. L’Italia compare anche tra i Paesi più colpiti al mondo
La nota società di sicurezza informatica Check Point Research ha scoperto una nuova grave minaccia informatica che colpisce soprattutto i sistemi Linux e ne sfrutta una falla scovata di recente. I ricercatori hanno analizzato e studiato una folta campagna di attacchi informatici, ancora in corso, che sfrutta alcune recenti vulnerabilità che caratterizzano i sistemi Linux creando una botnet infettata da una nuova variante di malware chiamata FreakOut. Questo malware, si è scoperto essere in grado di creare un port scanning per raccogliere informazioni anche riservate ed eseguire attacchi DDoS e flood.
La comunicazione da parte di Check Point Research
Come comunicato da Check Point Research, questa campagna di attacchi informatici è ancora in corso tanto che il team di ricerca ha individuato tale falla proprio osservando degli anomali movimenti nel web. Questo nuovo malware FreakOut è in grado di trasformare un dispositivo infetto in un hotspot per ulteriori attacchi informatici. In questo modo centinaia di sistemi infetti creano una rete potenzialmente invalicabile di navi da guerra da cui far partire attacchi senza controllo.
Pierluigi Torriani, Security Engineering Manager di Check Point, ha dichiarato:
“Abbiamo identificato una campagna pericolosa e ancora in corso, rivolta a specifici utenti Linux. L’hacker dietro questa campagna è molto esperto in materia di criminalità informatica. Il fatto che alcune delle vulnerabilità sfruttate siano state appena pubblicate, fornisce a tutti noi un buon esempio per evidenziare l’importanza della messa in sicurezza della propria rete, su base continuativa installando le patch più recenti e gli ultimi aggiornamenti”.
Linux: sventati 380 tentativi di attacco
La società di cybersecurity ha individuato, al momento della scrittura di questo articolo, 185 sistemi Linux infettati dal malware evitando, a loro volta, 380 tentativi di attacco ad altri sistemi inermi. Sempre attualmente, l’Italia, purtroppo, sembra essere al secondo posto al mondo tra i Paesi più colpiti da questa campagna di attacchi informatici con oltre il 6% di casi totali. Al primo posto, invece, spiccato gli Stati Uniti con oltre il 27% di tentativi di attacco. Non si conosce da chi sia partito il tutto, al momento gli autori vengono chiamati con il nome in codice di Flourite e Freak.
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