È già iniziata la fase di test per Intel ControlFlag: tecnologia autonoma per la rilevazione automatica di bug nel codice dei software
È già da un po’ in fase di test in casa Intel la soluzione al gravoso problema del debugging dei software. Si chiama Intel ControlFlag e sarà una sistema in grado di rilevare in maniera del tutto autonoma errori nel codice e, quindi, sostenere e velocizzare il lavoro degli sviluppatori in fase di debugging.
Cos’è il debugging?
Per debugging intendiamo il processo che svolge il programmatore durante o dopo il completamento del codice al fine di correggere ed eliminare i problemi dovuti ad eventuali bug. Anche se potrebbe sembrare un compito marginale, posso assicurarvi che, spesso, il debugging fa spendere addirittura più tempo di quello necessario per la scrittura del codice stesso. Le cause chiaramente sono le più disparate; una tra tutte la complessità del software, che rende difficoltosa l’individuazione e la correzione degli errori.
Come funzionerà Intel ControlFlag?
La tecnologia adottata dalla multinazionale statunitense si basa sul “Machine Programming“, fusione quindi di machine learning, metodi formali, linguaggi di programmazione, compilatori e sistemi di calcolo. Intel ControlFlag lavorerà per individuare anomalie nel codice. Il sistema sarà istruito tramite esempi verificati per rilevare e apprendere gli schemi di programmazione comune. La forza di questo sistema sarà inoltre il totale supporto ad ogni linguaggio di programmazione. Non solo, perché Intel ControlFlag sarà in grado di districarsi tra vari stili di programmazione. Infatti sarà in grado di identificare e taggare le varie scelte stilistiche in modo da capire se si tratterà di un errore o di una “deviazione stilistica tra due diversi team di sviluppo”.
Quando sarà a disposizione ControlFlag?
Sappiamo che ControlFlag è già in cantiere, ha già visto la luce ed in fase di test. Questa fase sarà probabilmente lunga, in quanto l’obiettivo che si pone di raggiungere è parecchio complicato. Si tratterebbe di una rivoluzione a tutti gli effetti che non vediamo l’ora di scoprire. Significherebbe concedere ai programmatori più tempo per inventare, con conseguente spostamento di ingenti capitali verso altri target. Non ci resta dunque che attendere e sperare che questa realtà diventi presto concreta e operativa.
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