Per i possessori di CPU AMD Ryzen e Threadripper 3000 basati su architettura Zen 2, arriva ClockTuner for Ryzen
Dallo sviluppatore “1USMUS“, arriva ClockTuner for Ryzen (CTR), o meglio, diventa finalmente disponibile, ecco i dettagli.
ClockTuner for Ryzen: tira fuori il meglio dalla tua CPU
Se siete possessori di possessori di CPU AMD Ryzen e Threadripper 3000 basati su architettura Zen 2, potrete sfruttare questo software per ottimizzare prestazioni e consumi.
Il tool, creato dallo stesso sviluppatore – Yuri “1usmus” Bubliy – che ha realizzato DRAM Calculator for Ryzen, aveva lanciato questa utility ma non era ancora disponibile al pubblico. La bontà del software però era stata già mostrata da Linus Tech Tips, che sul suo canale youtube era riuscito nell’intento di migliorare sensibilmente le prestazioni e i consumi di un Ryzen Threadripper 3960X, mentre Guru3D, era riuscita ad aumentare le prestazioni di quasi il 7% riducendo il consumo del 9,5%.
Quello che fa il software ClockTuner for Ryzen è semplice. Si occupa in prima linea di eseguire un’analisi della qualità e stabilità di ogni CCX. Per eseguire tale operazione sfrutta vari passaggi per poi determinare la miglior frequenza e tensione, un processo aiutato da sessioni di Prime95. Successivamente, si potranno valutare le prestazioni del processore prima e dopo. Per questo ultimo passaggio il software si avvale di Cinebench R20, integrato nell’utility, e che può essere avviato in ogni momento.
Qui sotto trovate i risultati ottenuti da un test eseguito da “1usmus”. Il test è stato eseguito su un processore Ryzen 9 3900XT, totalizzando 7974 punti in Cinebench R20 dopo il “trattamento”. Nonostante la tensione era impostata a 1,25V con frequenze fino a 4450 MHz per due gruppi di CCX. Davvero un gran risultato, superiore di quasi l’11% rispetto alle prestazioni standard.
Il software cerca dunque di modificare tensioni e frequenze di ogni gruppo di CCX in modo automatico, così da ottenre il miglior compromesso. Le parole di Yuri Bubliy in arte “1usmus”, sono molto chiare in merito al progetto:
L’idea di base è quella di praticare un undervolt di ogni CCX individualmente. Questo permette di avere un processore più veloce e fresco. Allo stesso tempo, tutte le tecnologie di risparmio energetico rimangono attive
Specifichiamo che, al momento non possiede il supporto per tutte le CPU Zen 2, e che per funzionare correttamente il software necessita di determinati prerequisiti. Eccovi l’elenco completo delle specifiche richieste:
- .NET Framework 4.6 (e superiore);
- CPU Voltage – Auto (dal BIOS);
- CPU Multiplier – Auto (dal BIOS);
- Ryzen Master 2.3
- Overclock stabile della RAM o impostazione XMP stabile.
- SVM mode (Virtualzation) – disabilitata (BIOS).
- Windows 10 x64 1909-2004 o più recente
- Processore AMD Ryzen basato su architettura Zen 2 (Renoir momentaneamente non supportato)
- BIOS basato su AGESA Combo AM4 1.0.0.4 (o più recente)
Questi sono ulteriori consigli per quanto riguarda l’impostazione sulla Load Line Calibration di alcune schede madri. Per schede Asus è consigliato un valore da LLC 3 o LLC 4, con impostazione Phase mode – Standard, e Current capability mode – 100%. Per le schede MSI il valore consigliato è LLC 3. Per quanto riguarda Gigabyte può anche essere lasciato in Auto. Per ASRock può andar bene un valore tra Auto e LLC 2. Per le schede Biostar: Level 4+.
Se volete continuare a conoscere le ultime novità dal mondo hardware continuate a seguirci. Un saluto da tuttoteK.
Lascia un commento