Chrome ha deciso di interrompere il supporto, e dunque gli aggiornamenti, per i sistemi ormai datati di Windows 7 e 8.1, cosa fare adesso?
Non è solo Microsoft a fare la voce grossa e ad invitare l’utenza ad aggiornare il loro sistema. Infatti si è aggiunta anche Chrome, che smetterà nel più breve tempo possibile di fornire supporti e aggiornamenti per le vecchie versioni del sistema operativo.
L’avviso viene esposto in bella mostra, ed invita in maniera esplicita i possessori di Windows 7, 8.1 e Server 2012 R2 a passare alla versione più recente ed aggiornata. Il programma ESU di Windows 7 infatti terminerà a gennaio 2023 e, nello stesso mese, terminerà anche quello di Windows 8.1. Decisamente qualche mese in più concesso agli utilizzatori di Windows Server 2012 R2 che potranno godere di supporto e assistenza fino ad ottobre 2023.
Perché Chrome invita agli aggiornamenti?
Il supporto e gli aggiornamenti semplicemente non saranno più garantiti sulle vecchie versioni del sistema operativo. Motivo per cui, non si riceveranno nemmeno aggiornamenti di sicurezza di emergenza di Chrome che spesso possono salvare da grossi guai. Questo infatti non ha ripercussioni solo a livello di “velocità e funzionalità”, ma soprattutto a livello di sicurezza.
Il modo per aggirare l’ostacolo c’è sempre; per nascondere il messaggio di Chrome basterà aprire il cmd con il tasto destro, cliccando su “esegui come amministratore”. Dopodiché digitare quanto segue:
reg add HKCU\Software\Policies\Google\Chrome /v SuppressUnsupportedOSWarning /t REG_DWORD /d 1 /f
L’idea degli sviluppatori 0patch
Questi sviluppatori covano l’idea di distribuire aggiornamenti per Windows 7 almeno fino al 2025. Si tratta ovviamente di aggiornamenti non ufficiali applicabili in-memory. In questo modo il sistema rimarrà perfettamente funzionante e, durante l’installazione dell’aggiornamento, non sarà nemmeno necessario riavviare il sistema.
Una funzionalità simile è riscontrabile su piattaforma cloud Azure, anche se ancora un po’ acerba. Infatti non permette di installare patch di Windows Server senza riavviare. Inutile che dire che gli aggiornamenti offerti dagli sviluppatori 0patch saranno tutt’altro che gratuiti.
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