Un sorriso può davvero cambiare l’esito della tua giornata? Scopriamolo insieme in occasione della Giornata Mondiale del Sorriso
“Un giorno senza sorriso è un giorno perso” affermò Charlie Chaplin: e aveva più che ragione. Che sia enigmatica come quello della gioconda o leggera come quella del Buddha, poco importa: a volte, una semplice risata può diventare un’arma efficace contro i mille problemi quotidiani. No, non è la solita leggenda metropolitana: questo fenomeno ha una spiegazione scientifica ben precisa. Scopriamola insieme, in occasione della Giornata Mondiale del Sorriso.
Un sorriso può davvero aiutare?
Traffico, pioggia, check list infinite, timing da rispettare: la vita d’ufficio talvolta può essere dura. Molti lavoratori scelgono la strada della rassegnazione e dell’alienazione, abbandonandosi completamente ai ritmi frenetici della loro routine. Protrarre nel tempo queste condizioni significa aumentare la possibilità di sviluppare disturbi di natura psicosomatica, quali ad esempio insonnia e problemi gastrointestinali. Come evidenziato da Eurodap nel corso di un sondaggio datato 2019, sempre più persone in Italia soffrono di ansia.
Cambiare il proprio approccio alla vita non risolve i casi patologici, ma può sicuramente aiutare a gestirne meglio le dirette conseguenze.
Bambini, Borghetto Nomentano (Roma) circa 1953
Giovanissimo garzone della bottega di un ciclista ripara
allegramente una bicicletta mostrando al fotografo il
tipico sorriso del cambio di dentatura proprio dell’età.
©AndoGilardi/Fototeca Gilardi
Serotonina e Dopamina: la chimica della felicità
Facciamo un rapido ripasso. Nell’ambito della Chimica Organica, esistono due importantissime molecole dalla struttura abbastanza complessa: la Serotonina e la Dopamina. Entrambe sono prodotte dal cervello e fungono da neurotrasmettitori, i quali permettono ai neuroni di interfacciarsi o stimolare determinati gruppi muscolari. La Serotonina discende dal Triptofano (un amminoacido essenziale) e si trasforma successivamente in Melatonina. All’interno del corpo umano ha un ruolo davvero molto importante: regola l’appetito, la motilità e le secrezioni intestinali e controlla la pressione sanguigna. La Dopamina, d’altro canto, è una catecolamina che possiede delle responsabilità altrettanto fondamentali: controlla il movimento, la capacità di prestare attenzione e di provare piacere.
Quando queste due sostanze vengono meno, il corpo mostra dei sintomi piuttosto seri ed evidenti, quali attacchi di panico, depressione e perdita di motivazione. Tali disturbi possono peggiorare notevolmente la qualità di vita di un individuo: può davvero un sorriso migliorare tutto ciò?
Le conseguenze del sorriso sul cervello
Focalizzati per un attimo su un evento positivo già accaduto. Che sia la nascita di un figlio o l’ennesima replica in TV del tuo film preferito, non può non comparire sul tuo volto un sorriso. Le sensazioni scaturite da quest’impercettibile azione sono decisamente piacevoli: i muscoli si rilassano, la pressione arteriosa si stabilizza, il respiro rallenta e il livello di attenzione sale. Tale parvenza di benessere è generata dalla tempesta di Serotonina e Dopamina che sta imperversando nel tuo cervello. Questo meccanismo è anche alla base del funzionamento di alcune classi di farmaci antidepressivi. Essi, infatti, ostacolano la ricaptazione di neurotrasmettitori come la Serotonina, nel tentativo di favorire il prolungamento del segnale positivo.
In conclusione, è chiaro quanto avere un atteggiamento positivo possa aiutare a superare le piccole difficoltà quotidiane e non solo. Alcune ricerche recenti pubblicate sulla rivista Psychological Science dell’Università del Kansas hanno sottolineato la contagiosità di tale pratica. Insomma, non hai più scuse per non sorridere!
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