Per quanto riguarda il tumore della vescica è stata studiata una possibile cura con l’impiego del virus del raffreddore
Lo studio, condotto dai ricercatori dell’University of Surrey, potrebbe essere una soluzione valida per la lotta al tumore della vescica. Nella sperimentazione su un paziente malato a distanza di una settimana dalla terapia, non è stata trovata alcuna traccia della neoplasia. Vediamo tutti i dettagli in questo articolo.
Tumore vescica: vediamo tutti i dettagli di questa nuova cura con il virus del raffreddore | Medicina
Attraverso l’utilizzo del virus del raffreddore su un campione di pazienti affetti da tumore della vescica, il team di ricercatori dell’University of Surrey ha riscontrato dei miglioramenti. Infatti il virus ha agito sul tumore andando ad infettare le cellule cancerose. Come abbiamo detto tra i 15 pazienti trattati in uno, ad una settimana dalla terapia, non è stata trovata alcuna traccia del cancro. Le attuali terapie per sconfiggere il tumore alla vescica sono altamente invasive seguite da diversi effetti collaterali. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Clinical Cancer Research, i ricercatori hanno sottoposto i 15 pazienti ad un nuovo trattamento.
Quest’ultimo consiste nell’iniettare, direttamente nella loro vescica per mezzo di un catetere, il virus del raffreddore che prende il nome di coxsackievirus (CVA21). Bisogna precisare che questa operazione è stata effettuata una settimana prima dell’intervento. Una volta analizzati i campioni di tessuto, i medici hanno riscontrato grandi miglioramenti nei pazienti sottoposti alla cura con il virus del raffreddore.
Come abbiamo detto il virus coxsackievirus ha agito sul cancro andando ad infettare le cellule cancerose. Dall’urinocoltura (esame delle urine) è emerso che CVA21, anche dopo la somministrazione, ha continuato la sua replicazione andando ad attaccare le cellule malate. La ricercatrice Hardev Pandha spiega quanto segue:
Quel che fa il virus è speciale. Penetra nelle cellule tumorali e le uccide azionando una proteina del sistema immunitario del paziente e stimola altre cellule del sistema immunitario ad attaccare il tumore.
La riduzione della massa tumorale e la morte delle cellule malate è stata osservata in tutti i pazienti e appena dopo una settimana dal trattamento il tumore è completamente scomparso in un paziente, mostrando l’enorme potenziale di questa cura.
Inoltre questo trattamento non sembra avere effetti collaterali a differenza delle precedenti terapie dovesi può incorrere nella ricaduta del paziente stesso. Ovviamente saranno necessari ulteriori test per verificare i vari effetti di questa terapia.Â
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