Il mese di maggio ci potrebbe offrire un altro spettacolo astronomico. È stata infatti individuata un’altra cometa che, se tutto andrà a nostro favore, potrebbe esibirsi in tutta la sua bellezza. Stiamo parlando della cometa SWAN
Maggio è stato il mese in cui la cometa C/2019 Y4, chiamata anche ATLAS, sarebbe doveva essere un grande spettacolo nel cielo notturno. Purtroppo il suo avvicinamento al Sole ha portato alla sua catastrofica frantumazione, avvenimento catturato di recente dal telescopio spaziale Hubble. Ma sembra che il Sistema solare abbia preparato un altro spettacolo per il piacere dei nostri occhi. La cometa C/2020 F8, o SWAN per gli amici, è stata scoperta poco più di un mese fa. Questa viaggiatrice siderale è appena entrata nel limite di visibilità ad occhio nudo, anche se al momento avremmo bisogno di cieli piuttosto scuri per poterla individuare. Si spera che diventi sempre più luminosa man mano che si avvicina al Sole, nel prossimo mese. E teniamo le dita incrociate che il suo destino non sia avverso come quello di ATLAS.
Naked eye report : Photo taken by Stephen J. O'Meara at Maun, Botswana, of Comet C/2020 F8 (SWAN) on 2020 Apr. 27.3 UT, using a 50mm camera. O'Meara also saw the comet naked eye, and with 8x40mm binoculars. pic.twitter.com/9slCcrNSnM
— Con Stoitsis (@vivstoitsis) April 28, 2020
La cometa al momento si trova a circa 100 milioni di chilometri dalla Terra, in direzione della costellazione dell’Acquario. Continuerà ad avvicinarsi al nostro pianeta fino al 13 maggio, mentre il 27 dello stesso mese la sua posizione rispetto al Sole sarà ai suoi minimi.
Qualche info sulle comete
Si pensa che le comete siano dei residui “avanzati” dalla condensazione della nebulosa dalla quale nacque il nostro Sistema solare. Le zone periferiche di tale nebulosa sarebbero state abbastanza fredde da permettere all’acqua di congelare. È errato definire le comete come asteroidi circondati da ghiaccio, questo perché la natura di questi due corpi celesti è molto differente. Le comete sono spesso descritte come palle di neve sporca. Sono corpi ricchi di ghiaccio, rocce e polvere e quando si avvicinano troppo al Sole, i materiali volatili di cui sono composte, evaporano. Questo rilascio improvviso di gas spesso forma un’atmosfera sfocata intorno alla cometa, nota come chioma, che può estendersi in una lunga coda. La chioma può raggiungere dimensioni notevoli, fino ad oltre 1 milione di km di diametro. Tramite osservazioni nella banda dell’ultravioletto sono state registrare chiome di idrogeno fino a 10 milioni di km di diametro. Solitamente la chioma comincia a formarsi a distanze dal Sole inferiori a quella del pianeta Giove, circa 770 milioni di km, tuttavia sono state osservate anche chiome ad oltre 10 UA (1,5 miliardi di km).
SWAN: primi scatti
In una splendida foto di Gerald Rhemann, selezionata dalla NASA per la sua Astronomy Picture of the Day del 29 aprile, possiamo vedere una visibile e bellissima chioma e una lunga coda. Non ci resta che aspettare e sperare che questo fenomeno diventi uno spettacolo per tutti
Gerald Rhemann, Astronomy Picture of the Day.
La nuova cometa è stata scoperta grazie alle riprese fatte dalla telecamera SWAN il 25 marzo 2020, a bordo del Solar Heliospheric Observatory. Perciò restate sintonizzati sulla nostra sezione per ulteriori aggiornamenti e teniamo i nostri occhi all’insù.
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