Il fatto che le temperature globali stiano aumentando non è un segreto, lo abbiamo notato tutti. Ma che cosa sappiamo su questi record di calore quasi all’ordine del mese? E come ne sono state colpite le varie zone della Terra?
Le elevate temperature della scorsa estate hanno determinato ben 400 record in tutto il mondo, un risultato che non dovremmo certo festeggiare. Diversi mesi sono stati i più caldi di sempre e pare che questa situazione ci accompagnerà anche durante questo anno. Il Copernicus Climate Change Service (CCCS) dell’Unione Europea conferma che il mese scorso è stato ufficialmente il più caldo mai registrato.
Le variazioni di temperatura rilevate dalla CCCS
Record di calore: le temperature sono in aumento
Con 0,77 °C in più rispetto alla media di gennaio degli anni dal 1981 al 2010, questo primo mese del 2020 è stato più caldo dello stesso mese del 2016, superandolo di 0,3 °C. Ad ogni modo proprio il 2016 detiene il riconoscimento per il record di calore finora registrato, a causa di una combinazione di cambiamenti climatici e di variazioni di El Niño. Il fatto che il 2020 stia già battendo il 2016 è un cupo promemoria dell’impatto che le attività umane stanno avendo sul pianeta. Gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi mai registrati e gli esperti avvertono che questa tendenza è destinata a continuare. Bisogna agire ora ed in modo drastico per ridurre le enormi emissioni di anidride carbonica che stanno riscaldano il pianeta, rompendone il naturale equilibrio. Secondo il CCCS, la maggior parte dell’Europa ha vissuto un gennaio insolitamente caldo quest’anno, in particolare i paesi dell’est e del nord del continente. Alcune nazioni hanno visto anche temperature superiori di oltre 6 °C alla media, insomma un vero record di calore!
Record di calore: non risparmia neanche i paesi del nord
Le nazioni nordiche, note per i loro climi freddi, hanno avuto un gennaio “tostato”. La Norvegia ha registrato il giorno più caldo di questo mese e il suo secondo gennaio più caldo dal 1900. Nel frattempo, la Finlandia ha vissuto il suo gennaio più caldo dal 1961. Il CCCS ha osservato come in Svezia sia i pastori di renne che gli sciatori siano stati influenzati negativamente da questo clima più caldo. Si parla di temperature superiori alla media anche in Russia, in gran parte dell’Asia ed in Giappone. Oltre al caldo anche i valori del mercurio sono aumentati rispetto al solito, sia in Antartide che nel Nuovo Galles del sud dell’Australia, ancora devastata dagli incendi degli ultimi mesi. Se ti interessa qualche informazione in più sulla situazione in Australia ti consiglio questo nostro altro articolo.
Gennaio detiene (mediamente) questo record di calore, ma le temperature non state superiori ovunque. Alcune parti dell’Europa meridionale hanno visto temperature leggermente inferiori alla media, così come la Pianura Pannonica e parti dell’arcipelago delle Isole Svalbard. Al di fuori dell’Europa, come ad esempio nell’Alaska e nel Canada nord-occidentale, le temperature erano al di sotto della media del 1981-2010, stessa la situazione rilevata sull’Isola di Baffin e sull’Isola di Ellesmere.
Le soluzioni esistono
I negazionisti del clima potrebbero usare questo come “prova”, sostenendo che non ci troviamo in una situazione di crisi climatica globale. In realtà tenendo conto di tutte le misurazioni e rilevamenti effettuati, emerge che la Terra molto probabilmente si trasformerà in un mondo più caldo e che diventerà sempre più invivibile, sia per le persone che per gli animali. Solo attraverso importanti ed ormai drastici metodi risolutivi potremo far fronte a questo futuro cupo che sembra farsi sempre più vicino. Dalla sezione scienze è tutto per ora, continuate a seguirci!
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