Dagli USA, un nuovo sistema per la purifica dell’acqua che utilizza l’energia solare. Un doppio vantaggio ecologico!
Arriva direttamente dagli USA un nuovo sistema, che pare essere veramente efficace in riferimento all’attività di purificazione e di potabilizzazione dell’acqua. Si tratta di un meccanismo del tutto all’avanguardia, dal momento che va a usare direttamente i raggi del sole e, di conseguenza, tale tipo di energia.
Un gruppo di ricercatori che lavora presso l’Università di Rochester ha dato vita a una novità particolarmente interessante. Si tratta di un sistema di potabilizzazione e che consente di purificare l’acqua tramite il sole. Un sistema innovativo, dal momento che offre la possibilità di provvedere all’eliminazione, con alti livelli di efficacia, di tutti quegli agenti patogeni che si trovano nell’acqua, senza dimenticare anche i vari elementi di contaminazione organici e i metalli pesanti.
Tecnologia e innovazione
Un sistema decisamente al passo con i tempi, che è nato grazie all’investimento che è stato fatto da parte dell’Army Research Office degli USA. Grazie a questo finanziamento, ecco che un team di ricerca dell’Università di Rochester ha inventato questo meccanismo. La base di quest’ultimo è rappresentata da un pannello creato in alluminio e si può considerare come una soluzione portatile e dal ridotto impatto ambientale, al punto tale che non ha eguali rispetto ad altri prodotti presenti in commercio.
È importante mettere in evidenza come, fino a questo momento, le diverse tecnologie che hanno come obiettivo la decontaminazione dell’acqua tramite energia solare, soprattutto quelle meno dispendiose, non sono in grado di assicurare un sufficiente livello di efficienza. I sistemi più avanzati, invece, hanno dal canto loro il neo di comportare una spesa fin troppo alta, anche solo in riferimento all’attività di manutenzione.
In questo caso, come spiegato su LettoQuotidiano, invece, si parte da un pannello di alluminio che è stato opportunamente lavorato. In questo modo, ecco che viene reso decisamente più scuro, ma anche migliorato sotto tanti aspetti. Infatti, tale pannello presenta altissimi livelli in riferimento all’assorbenza e alla traspirabilità. Vengono impiegati dei particolarissimi impulsi laser per effettuare delle incisioni sul pannello, realizzando delle vere e proprie scanalature aperte. Mediante tale trattamento, ecco che il pannello diventa nera e si dota anche di proprietà tipicamente idrofile.
Un test davvero incredibile
Questo pannello è stato immerso, ma solo in maniera parziale, nell’acqua. È importante considerare come il lato scuro di tale base debba essere sempre tenuto e orientato verso il sole, in maniera tale da provvedere all’assorbimento del calore. L’acqua, di conseguenza, finisce all’interno del pannello, opportunamente assorbita. A questo punto, segue un percorso interno al pannello, per poi scaldarsi e, infine, evaporare. Tutti i diversi elementi contaminanti che si trovano all’interno dell’acqua, di conseguenza, vengono rimossi del tutto, con il vapore che è oggetto di apposita raccolta e condensazione.
Come è stato perfettamente messo in evidenza da parte di un noto docente che lavora presso l’Università di Rochester. La scelta di puntare su tutti questi elementi offre un netto miglioramento in termini prestazionali. La resa sale al 100% e si tratta di un sistema veramente efficace, durevole e facile da usare, in modo particolare in tutti quei Paesi che si trovano in via di sviluppo.
Il principale punto di forza di tale innovativo sistema è legato al fatto che l’angolo dei pannelli si può regolare in maniera costante. In questo modo, è in grado di adeguarsi alle varie inclinazioni dei raggi solari, cercando di garantire la massimizzazione in relazione all’assorbimento di energia. Insomma, si potrebbe davvero trattare di un’idea notevolmente rivoluzionaria, che non offre solamente di effettuare in maniera semplice e rapida la pulizia rispetto alla presenza di metalli pesanti nell’acqua, ma può davvero diventare in men che non si dica un sistema per affrontare la crisi idrica mondiale.
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