All’interno delle ossa è stato scoperto un nuovo motore della crescita composto da cellule staminali ed è proprio da qui che si apre la strada a nuove terapie
È stato identificato un nuovo motore che promuove l’allungamento delle ossa. Questo motore è scoperto nei topi, composto da cellule staminali garantisce un continuo rinnovamento di cellule progenitrici del tessuto osseo, proprio come accade per quelle emopoietiche, del sangue, e per quelle della pelle. Scopriamo meglio di cosa si tratta.
Biologia: vediamo più nel dettaglio questa ricerca
Se la presenza di questo motore venisse confermata anche nell’uomo, potrebbe spiegare molti fenomeni incomprensibili , come ad esempio la crescita smisurata delle ossa in alcune persone portatrici di specifiche mutazioni genetiche, ma soprattutto potrebbe aprire la strada a nuove terapie per i bambini con disturbi della crescita.
Questo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature eseguito dal gruppo internazionale coordinato dal Karolinska Institutet in Svezia. I risultati che sono venuti alla luce potrebbero cambiare radicalmente lo studio del meccanismo di crescita delle ossa lunghe come il femore e tibia. Questo processo di allungamento avviene in due aree chiamate cartilagini o fisi di accrescimento, ovvero il fronte di crescita dell’epifisi sul versante diafisario, che sono vicine all’estremità dell’osso.
Al loro interno vi sono dei condrociti , delle cellule cartilaginee derivanti da cellule progenitrici simili a quelle staminali, che hanno il compito di formare una sorta di struttura di supporto alla crescita di nuovo tessuto osseo. Finora si pensava che il numero di cellule progenitrici che si vengono a formare durante lo sviluppo dell’embrione fosse finito e che il loro esaurimento determinasse l’interruzione del processo di crescita.
Questi ricercatori svedesi, invece, hanno dimostrato che nelle fisi di accrescimento si conservano, anche dopo la nascita, delle nicchie in cui cellule progenitrici simili a staminali sono in grado continuamente di rigenerarsi. Quando questo ambiente viene danneggiato o nel peggiore dei casi distrutto ci saranno delle ripercussioni negative sull’osso e quindi un impoverimento di cellule progenitrici.
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