Progettata in Cile, questa pelle produce una rigenerazione tramite fotosintesi e può aiutare chi ha subito traumi. Una possibile rivoluzione per la medicina che non si ferma al campo chirurgico in quanto la tecnica può essere utilizzata anche per l’oncologia
Una svolta per la medicina: in Cile è stata progettata un prototipo di pelle a partire dalle alghe. Questa pelle sarebbe in grado di produrre ossigeno e rigenerare le zone traumatiche partendo dalla fotosintesi, il meccanismo con cui le piante producono ossigeno trattenendo anidride carbonica. Il progetto è stato portato avanti dall’università  Cattolica del Cile di Santiago all’interno del progetto HULK (Hyperoxie Unter Licht Konditionierung), e a breve verrà testata nell’ospedale Salvador di Santiago a 20 pazienti che hanno subito gravi traumi.Â
L’ingegnere che ha portato avanti il progetto, Tomas Egana, spiega la durata dell’esperimento e il futuro che questa invenzione potrebbe avere nell’ambito della medicina se la rigenerazione tramite fotosintesi avesse effetto.
Durerà sei mesi e servirà a dimostrare la sicurezza di questa tecnica. Se i risultati saranno positivi, potremo applicarla ad altri tipi di pazienti e malattie, come i trapianti di organo e i tumori.
Rigenerazione pelle con fotosintesi: l’obiettivo
L’obiettivo dell’esperimento è studiare la reazione del corpo in presenza di impianto di alghe geneticamente modificate, se il feedback fosse positivo si potrebbero avere grazie alla fotosintesi enormi innovazioni di alcune terapie mediche. Attualmente esistono infatti molte malattie causate dalla mancanza di ossigeno come emorragie, infarti o grandi ferite che non guariscono proprio perché la scarsità di ossigeno impedisce il processo di cicatrizzazione dei tessuti (che durante la guarigione devono infatti avere abbastanza ossigeno ed essere puliti).Â
In Italia è stata scoperta una nuova cura contro il tumore al seno.
La prima parte dell’esperimento si concentrerà proprio sulla cura delle ferite, che verranno ossigenate grazie a pomate, bende o microsuture contenenti queste alghe, gli step successivi riguarderanno trapianti di organi e addirittura terapie oncologiche.Â
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