In mezzo al caos, generato dal  Covid-19, che ha sconvolto gli umani, sembra che il pianeta abbia trovato un po’ di pace. Molti ambienti naturali hanno registrato delle riprese dai nostri danni, ma questo non è comunque sufficiente per parlare di una vera guarigione. Cosa è stato annunciato durante la Giornata della Terra 2020?
Siamo giunti al 50° anniversario della Giornata della Terra. Sin dai suoi inizi, in America nel 1970, milioni di persone sono scese in strada promuovendo campagne per la protezione del nostro pianeta. Sebbene quest’anno la mobilitazione sia stata fatta online, il messaggio resta chiaro: “i cambiamenti climatici rappresentano ancora la più grande sfida per il futuro dell’umanità e tutti devono continuare a chiedere e attuare maggiori attenzioni per il globo”. Certo, il presente è tutt’altro che normale. Con un buona parte dell’umanità “bloccata” nel tentativo di fermare la diffusione di Covid-19 e con rapporti che ne mostrano gli effetti sull’ambiente. In Cina e in Italia, grazie alle immagini satellitari, sono state osservate drastiche riduzioni del biossido di azoto, un inquinante dell’aria. Diverse proiezioni mostrano il più grande calo delle emissioni di biossido di carbonio dalla seconda guerra mondiale. Le vette himalayane sono visibili per la prima volta da decenni, in alcune parti dell’India. I canali di Venezia sono diventati più limpidi e le tartarughe marine in via di estinzione sono state in grado di nidificare in pace sulle spiagge deserte in tutto il mondo.
Canali di Venezia limpidi come non mai.
Giornata della Terra: serve più impegno
Tuttavia, questi cambiamenti sono avvenuti in circostanze straordinarie, che gli ambientalisti hanno descritto come “il peggior modo possibile di sperimentare un miglioramento ambientale”. Ma anche in questo caso non si riusciranno a raggiungere gli obiettivi necessari per soddisfare l’ambizioso obiettivo dell’Accordo di Parigi. Il suo scopo principale è quello di contenere e limitare l’incremento globale della temperatura di massimo 1,5 °C entro il 2030.
La dottoressa Anna Jones, climatologia del British Antarctic Survey, ha dichiarato:
La riduzione dell’attività industriale e degli spostamenti ha indubbiamente ridotto le emissioni globali di gas a effetto serra. Questo ha dato al clima una breve tregua, ma solo breve. Per attuare una cura più efficacie e mantenere un clima salubre nel futuro, abbiamo bisogno di riduzioni rapide, importanti e sostenute delle emissioni di gas serra.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, nelle sue osservazioni per la Giornata della Terra 2020, ha scritto:
L’impatto del coronavirus è stato immediato e terribile. Ma c’è un’altra profonda emergenza: la crisi ambientale in atto nel pianeta. Dobbiamo agire con decisione per proteggere il nostro pianeta sia dal coronavirus che dalla minaccia di sconvolgimento del clima. L’attuale crisi è un campanello d’allarme senza precedenti.
Monti dell’Himalaya visibili dall’India.
La crisi ambientale non è risolta
Durante questo periodo ci sono stati forti richiami sull’impatto che il cambiamento climatico può avere non solo sull’umanità , ma anche sulle altre creature che abitano il pianeta. Dalla peggior grande siccità di 1.200 anni che ha colpito gli Stati Uniti occidentali, all’evento di sbiancamento più diffuso nella Grande barriera corallina.
Come ha riassunto il professor Dave Reay, presidente del Carbon Management e direttore esecutivo del Centre for Carbon Innovation, Università di Edimburgo:
I cambiamenti climatici non sono svaniti, il più grande moltiplicatore di minacce sulla Terra, rimane. Ma se i nostri leader mostreranno un grammo del coraggio che viene attualmente dimostrato dai nostri operatori sanitari, solo allora la Giornata della Terra potrebbe diventare una celebrazione piuttosto che un amaro rimpianto.
Cerchiamo tutti di dare il nostro contributo per il pianeta, anche perché è ovvio ricordare che se sta male lui poi ne pagheremo le conseguenze, noi e tutti gli altri esseri viventi. Restate sintonizzati sulla nostra sezione.
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