La rivista Nature ha selezionato le migliore fotografie scientifiche del 2019, classificate in base alla loro rilevanza scientifica e per il loro impatto nel mondo della ricerca. Vediamo e commentiamole, tentando di capire che cosa ritraggono
Come ogni anno la rivista Nature ci offre come regalo una piccola “mostra” delle migliori fotografie scientifiche scattate nel corso dell’anno appena passato. Si tratta di immagini che celebrano le grandi scoperte scientifiche del 2019 o semplicemente che mostrano la disarmante bellezza della natura che ci circonda. Vediamo quindi ad una ad una e tentiamo di capire che cosa rappresentano e perchĆ© ĆØ stato cosƬ importante per la scienza.
Le migliori foto scientifiche
In questa prima parte della raccolta presenteremo le più belle foto che raccontano alcuni dei più interessanti studi svolti nel 2019 e selezionati dalla nota rivista Nature.
L’ombra del buco nero
Il trono di più importante fotografia scientifica va ovviamente alla prima immagine di un buco nero mai scattata. Lo “scatto” prodotta da Event Horizon Telescope (EHT) ā un sistema su scala planetaria di otto radiotelescopi terrestri creato grazie ad una collaborazione internazionale ā ĆØ basata sullāinterazione del buco nero con la materia circostante. Si tratta della prima prova visiva diretta del buco nero supermassiccio nel centro della galassia Messier 87 o meglio della sua “ombra”. Lāombra di un buco nero ĆØ la cosa che più ci avvicina a unāimmagine del buco nero stesso, un oggetto completamente oscuro da cui la luce non può sfuggire. In effetti quello che vediamo ritratta nell’immagine ĆØ una nube di gas incandescente che precipita nell’orizzonte degli eventi, il responsabile della cosiddetta ombra scura al centro della foto: tutto quello che accade all’interno dell’orizzonte degli eventi ĆØ un mistero. Per saperne di più su questa incredibile conquista scientifica consultate il nostro articolo di approfondimento.
Rosso sangue
Credit: Benoit Charlot/CNRS/IES Univ. Montpellier/Labex NUMEV
Dall’infinitamente grande, all’infinitamente piccolo: questa foto ritrae un’opera di nanotecnologia realizzata da alcuni ricercatori francesi. Si tratta di un labirinto di camere microfluidiche realizzate su di un wafer di silicio che simula in flusso sanguigno all’interno dei vasi sanguigni più capillari. Grazie a questi dispositivi si può controllare il flusso di liquidi a livello micrometrico e sono offrono la possibilitĆ di emulare in vitro sistemi organici anche molto complessi. Il biofisico BenoĆ®t Charlot dell’UniversitĆ di Montpellier, in Francia, ha catturato questa immagine usando un microscopio elettronico a scansione.
Un mosaico di cellule
Credit: Carly Ziegler, Alex Shalek, Shaina Carroll (MIT) and Leslie Kean, Victor Tkachev and Lucrezia Colonna (Dana-Farber Cancer Institute)/Wellcome Photography Prize 2019
Sembra un quadro di arte moderna, magari di Kandinskij, ma in realtĆ si tratta un agglomerato di cellule di scimmia. Ogni puntino in questo cerchio rappresenta una delle circa 100.000 cellule di scimmie Macaco Rhesus. Le cellule con tratti simili si raggruppano insieme e ogni colore rappresenta tessuti diversi come il timo e i linfonodi (blu) e il midollo osseo (rosso). Lo studio aveva come obiettivo una avanzata mappatura dell’infezione da HIV; infatti il virus tende a “nascondersi” nei linfonodi nella fase latente.
La tromba più piccola della storia
Credit: Dr. Igor Siwanowicz
Sembrano strumenti musica, ma perchĆØ no anche dei tulipani. In realtĆ si tratta di un minuscolo protozoo d’acqua dolce, delle creature monocellulari noti anche come “trumpet animalcules”. Questa immagine ha vinto il secondo premio nel concorso Nikon Small World Photomicrography del 2019 ed ĆØ stata catturata con un ingrandimento di 40 volte dal ricercatore Igor Siwanowicz presso il Janelia Research Campus dell’Howard Hughes Medical Institute di Ashburn, in Virginia. I colori sono stati utilizzati per valorizzare la struttura tridimensionale di queste minuscole creature e gli organuli interni.
Un velo di ghiaccio
Credit: Florian Ledoux
Si tratta di una veduta aerea del ghiaccio marino nella Groenlandia orientale, scattata dal fotografo Florian Ledoux usando un drone. I bassi livelli di innevamento invernale, ondate di calore in primavera e un’estate soleggiata hanno contribuito a sciogliere in modo significativo la calotta glaciale della Groenlandia nel 2019. Dove prima c’era uno spesso strato di ghiaccio adesso rimane questa ipnotica composizione con i frammenti di ghiaccio che sembrano abbracciare il mare blu dell’Oceano Artico.
Amiche riunite
Credit: Christina Koch/NASA
Questo scatto mozzafiato ĆØ stato realizzato dall’astronauta Christina Koch al veicolo spaziale Soyuz che trasportava la sua collega della NASA Jessica Meir mentre si avvicinava alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il 18 ottobre, questa storica coppia ha eseguito la prima passeggiata spaziale tutta al femminile della storia, per riparare un’unitĆ batteria difettosa sulla ISS. Il modulo che lascia l’atmosfera genera un effetto simile all’aurora boreale. Chissa se ĆØ più emozionante vedere questo effetto dall’oblò della ISS oppure riabbracciare un essere umano.
Cuccioli fluorescenti
Credit: Teresa Zgoda & Teresa Kugler
Un altra perla dai vincitori del concorso di micro-fotografia Nikon Small World del 2019: ĆØ il ritratto fluorescente di un embrione di tartaruga. Le microscopiste Teresa Zgoda e Teresa Kugler hanno assemblato e impilato centinaia di immagini stereo-microscopiche dell’embrione lungo circa 2,5 centimetri per ottenere questa incredibile immagine. La piccola tarturuga ĆØ quasi completamente formata e si possono distinguere tutti i particolari.
Il muro del suono
Credit: NASA
Questa immagine a falsi colori mostra le onde d’urto prodotte da velivoli supersonici T-38 Talon degli Stati Uniti, ed ĆØ stata catturata dal personale della NASA usando una tecnica sperimentale da un aereo che si trova sopra i due che vediamo ritratti: si tratta della strioscopia, tecnica che permette di visualizzare le turbolenze prodotte nell’aria o in altri fluidi quando vengono compressi dal passaggio di un solido. I boom supersonici sono provocati dall’onda d’urto che induce rapidi cambiamenti di pressione nell’atmosfera (ovvero delle onde sonore). Questi dati aiuteranno gli ingegneri aeronautici a progettare aerei supersonici più silenziosi.
Lotta ambientalista
Credit: Brent Stirton/Getty
La fotografia ritrae Petronella Chigumbura , un membro dell’Akashinga, o “coraggiosi”, un’unitĆ anti-bracconaggio per sole donne. Sorvegliano l’area faunistica del Phundundu nello Zimbabwe nella valle dello Zambesi, dove ĆØ frequente il bracconaggio di elefanti. Potremo dire che si tratta di un vero e proprio esercito che combatte per i diritti degli animali nelle savane africane. Si intuisce quale sia l’entitĆ e la crudeltĆ dei bracconieri se ĆØ necessario ricorrere a misure cosƬ drastiche. Ma mostra anche la forza di queste donne che combattono ogni giorno sotto il sole o nelle paludi.
Nemo
Credit: Morgan Bennett-Smith
Ve lo ricordate Nemo? Questo pesce pagliaccio esplora un anemone di mare sbiancato nel Mar Rosso, al largo della costa dell’Arabia Saudita. Come i coralli, gli anemoni formano relazioni simbiotiche con le alghe che si interrompono quando gli oceani si surriscaldano, facendo espellere le alghe e diventare incolore. L’enorme biodiversitĆ e lo splendore dei colori dei mari tropicali potrebbe sparire per sempre a causa del surriscaldamento globale. E questo povero pescolino potrebbe perdere la sua casa.
Fulmini e lipidi
Credit: Stuart J. Williams
Questa microstruttura simile a una rete ĆØ fatta di grassi lasciati dopo che i ricercatori hanno fatto evaporare una goccia da 1 microlitro di whisky bourbon diluito. I grassi si dissolvono nelle bevande ad alto grado alcolico, ma sono responsabili della colorazione opaca di alcuni alcolici quando viene aggiunta acqua.
Le migliori foto scientifiche: la selezione dello staff di Nature
Questa sezione invece raccoglie alcuni scatti che hanno particolarmente colpito alcuni membri della redazione di Nature durante il loro lavoro nel corso dell’anno che sta per concludersi. Ecco i loro commenti e le storie legate a queste magnifiche immagini.Ā
Il sonnellino
Credit: Ralf Schneider
“Sleeping like a Weddell” ĆØ stata la mia immagine preferita del concorso Wildlife Photographer of the Year di quest’anno, organizzato dal Natural History Museum di Londra. Dopo aver visto migliaia di immagini strazianti di cambiamenti climatici, distruzione e devastazione quest’anno, scoprire questa foto di un sigillo di Weddell (Leptonychotes weddellii) – un’immagine che ha catturato la pace e l’innocenza – ĆØ stata una boccata d’aria fresca. Ha radicato e riacceso la mia passione per il nostro mondo naturale.
Jessica Hallett (Associate media editor)
Cacciatori di miele
Credit: Kevin Frayer/Getty
Questa incredibile immagine di cacciatori di miele selvatico che penzolano precariamente dal bordo di una scogliera, circondati da api e fumo, ha catturato la mia attenzione quest’anno. I raccoglitori, che vivono nel sud della Cina e appartengono all’etnia Lisu, rischiano la vita per raccogliere il prezioso miele dagli alveari delle api Apis Dorsata. Anche se sono attenti a non raccogliere troppo miele in una volta sola, questa pratica tradizionale ĆØ minacciata dal calo delle popolazioni di api, dovuto al pesante uso di pesticidi e al riscaldamento globale.
Lizzy Brown (Managing media editor)
L’infortunio
Credit: Sumatran Orangutan Conservation via ZUMA
Questa radiografia mostra un cucciolo di orangotango di Sumatra (Pongo abelii) con un braccio fratturato. Gli addetti alla conservazione hanno salvato l’animale, di nome Brenda, da un villaggio dell’isola indonesiana dove sarebbe stato tenuto illegalmente come animale domestico. Come redattori, vediamo molte fotografie di conservazione, ma questa immagine mi ha colpito per molti motivi: l’ “umanitĆ ” della forma di Brenda, la sua innocenza e la dedizione del centro di conservazione, che ha fatto venire un chirurgo per operare l’animale. Gli oranghi di Sumatra sono criticamente in pericolo e sono minacciati dall’espansione delle piantagioni di palma da olio.
Nisha Gaind (Bureau chief, Europe)
L’albero di fuoco
Credit: Philip Pacheco/AFP/Getty
Questa fotografia a lunga esposizione ritrae la pioggia di braci di un albero scheletrico devastato dagli incendi che in ottobre hanno imperversato in tutta la California. L’effetto visivo conferisce alla distruzione una bellezza astratta, che mi ricorda le incredibili foto del vulcano islandese Eyjafjallajƶkull, avvolto da un fulmine quando eruttò nel 2010.
Tom Houghton (Media editor)
La prigione delle balene
Credit: ITAR-TASS News Agency/Alamy
Quando la fauna selvatica viene portata in cattivitĆ , il risultato ĆØ spesso triste. Questi beluga (Delphinapterus leucas) e orche, scoperti da filmati di droni in Russia nel 2018, erano destinati ad essere venduti ad acquari da intrattenimento in Cina, dove la loro durata naturale della vita sarebbe stata probabilmente ridotta. Le immagini hanno suscitato un appello internazionale per la liberazione degli animali e hanno attirato l’attenzione dei più alti livelli del governo russo. Nel novembre 2019, gli ultimi animali sono stati liberati dalle loro “prigioni di balene” e rilasciati in mare dopo essere stati esaminati da specialisti. Per anni ho visto immagini di contrabbando di animali, distruzione dell’habitat e estinzione di specie, ma questa storia mi ha dato la speranza che il cambiamento possa avvenire.
Amelia Hennighausen (US Media editor)
Pulizia nanostrutturata
Credit: Navesh Chitrakar/Reuters
Questa immagine di una rana su una foglia di loto a Lalitpur, Nepal, ĆØ un esempio sorprendente dell’ “effetto loto”. Si riferisce alle proprietĆ autopulenti delle foglie di loto, che derivano dalle loro proprietĆ idrorepellenti. Le particelle di sporco – o, in questo caso, una rana intera – vengono catturate da goccioline, che si formano a causa della nanostruttura della superficie. Gli scienziati hanno descritto per la prima volta l’effetto loto negli anni ’70, e da allora ĆØ stato utilizzato in molte applicazioni. Per me, l’immagine illustra che, ancora una volta, imitare la natura ĆØ una delle migliori strategie dell’umanitĆ per il progresso.
Agnese Abrusci (Media editor)
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