Una nuova interessante ricerca sottolinea come il proprio stato di salute dipenda anche da come si impara a gestire la felicità
Le prove che legano una vita felice ad una salute migliore aumentano sempre di più col tempo. Una nuova ricerca mostra come le persone che hanno imparato a gestire la propria felicità stiano anche di più in buona salute rispetto a chi non l’ha fatto.
Gestire le emozioni: un percorso strutturato
La ricerca, pubblicata su Association of Psichological Science, ha confrontato due gruppi di pazienti: uno ha seguito un percorso di gestione delle emozioni finalizzato a gestire felicità e stress e l’altro, di controllo, no. Un gruppo di 155 adulti di età compresa tra 25 e 75 anni è stato assegnato in modo casuale a una condizione di controllo o a un percorso psicologico. 77 persone hanno fatto il percorso mentre 78 no. Il percorso di gestione era diviso in 3 fasi, ognuna della durata di 4 settimane. La prima fase, chiamata Core Sefl, serviva a far individuare ai partecipanti i propri punti di forza, i valori e gli obbiettivi. La seconda fase, denominata Experiential Self, era dedicata alla gestione e alla consapevolezza delle proprie emozioni. L’ultima fase, chiamata Social Self, insegnava a gestire e creare relazioni positive con le altre persone e la comunità. Lo scopo del percorso era puramente legato ad emozioni e felicità. Nessuno dei moduli si è concentrato sulla promozione della salute fisica o comportamenti salutari, come il sonno, l’esercizio fisico o la dieta. Ogni modulo prevedeva una lezione di un’ora con informazioni ed esercizi; un compito di scrittura settimanale e una componente comportamentale attiva, come la meditazione guidata. Le persone sono state seguite per 6 mesi allo scopo di monitorare il loro stato di salute.
Felicità e salute: i risultati
Alla fine del percorso, denominato Enduring Happiness and Continued Self-Enhancement (ENHANCE), i ricercatori hanno confrontato le persone trattate con quelle non trattate. Le persone che hanno seguito il percorso hanno mostrato meno giorni di malattia rispetto al controllo. Ma non solo: sono stati indagati altri parametri che indicano un buono stato di salute. Le persone che hanno imparato a gestire la loro felicità hanno mostrato meno giorni di malattia, migliori valori di indice di massa corporea e in generale condizioni fisiche più buone. Inoltre chi ha seguito tutto il percorso ha mostrato risultati migliori rispetto a chi ne ha seguito solo una parte. Per i ricercatori questi risultati sono però solo un inizio. Gli scienziati vogliono capire i meccanismi che inducono una migliore salute. La felicità promuove comportamenti più salutari? O piuttosto scatena meccanismi biochimici che portano a una salute migliore? Sono effetti a lungo o breve termine? Su quali malattie la felicità può influire maggiormente? Domande aperte a cui solo ricerche future potranno rispondere. Per gli studiosi, intanto, questa ricerca può essere d’aiuto alle persone per stimolarle a gestire meglio le proprie emozioni con importanti ripercussioni sulla salute. Insomma, la felicità fa bene sicuramente allo spirito, ma anche al corpo.
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