È stato ricavato dalle cellule staminali il primo ‘baby embrione’ impiantabile, quest’ultimo sarà utile per studiare fertilità e rigenerazione
Grazie all’utilizzo delle cellule staminali è stato ottenuto in provetta il primo ‘baby’ embrione impiantabile. Stiamo parlando di una serie di cellule tridimensionali che imita la blastocisti, la primissima fase di sviluppo dell’embrione. Vediamo i dettagli.
Cellule staminali: vediamo i dettagli sul risultato ottenuto | Biologia
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Stem Cell Reports dai ricercatori giapponesi dell’Istituto Riken insieme agli statunitensi dei Gladstone Institutes. Questo baby embrione è stato trasferito nell’utero di una femmina di topo in cui era stata simulata la gravidanza. Dopo l’impianto ha dimostrato di continuare a svilupparsi almeno per qualche tempo prima di essere riassorbito dai tessuti circostanti, aprendo nuovi scenari per la medicina rigenerativa e la cura dell’infertilità.
Questo studio rappresenta un grandissimo passo avanti nello studio delle cellule staminali totipotenti, ovvero capaci di differenziarsi in ogni tipo di tessuto. Le cellule staminali totipotenti sono presenti solo nelle primissime fasi della fecondazione della cellule uovo, nel precursore della blastocisti.
Ad ora non sono mai state riprodotte in laboratorio attraverso la riprogrammazione di cellule adulte, infatti la replicazione in laboratorio attuale permette di riportare indietro le lancette solo fino allo stadio di staminali pluripotenti ( staminali capaci di differenziarsi in diversi tipi di tessuti ma non in tutti).
Attraverso questo studio i ricercatori statunitensi e giapponesi sono riusciti a sviluppare delle blastocisti artificiali che, prima di raggiungere la completa maturazione, presentano cellule con accesi alcuni geni della totipotenza. Anche se è solo l’inizio i segnali sono più che incoraggianti, questo studio potrebbe essere un grande passo avanti nella lotta all’infertilità. E voi cosa ne pensate a riguardo?
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